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Albertina Grey per Dagospia - Italian showbiz visto dalla City
Allarme rosso. Qui a Londra si spettegola su David Beckham, icona maschile, padre modello, marito capace di assecondare e sopportare le bizze di Victoria, sportivo integerrimo e figo pazzesco. Tutto questo sta entrando in crisi. Colpa di un video che trovate sul suo profilo Instagram. Roba da mettere in discussione il primato del vostro Gianluca Vacchi come venerabile maestro del mondo metrosexual che aspira all’ostentazione del lusso.
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La voce è che dietro la coppia di ferro David-Victoria, stracitata in questi giorni di separazione dei Brangelina, come una delle più longeve dello showbiz planetario, ci sia l’accettazione dell’omosessualità di lui e del lesbismo di lei. Niente di drammatico, solo nuove frontiere dell’esplorazione sessuale. Ma per Beckham questo video è sembrato un tacito desiderio di coming out.
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La scusa è la campagna promossa da Guy Ritchie a favore dei soldati veterani americani che, in numero di 22 al giorno, si toglierebbero vita negli Usa per incapacità di tornare alla quotidiana vita normale dopo aver combattuto in mezzo mondo il terrorismo. Per solidarizzare con l’iniziativa ti devi fare un video in cui saluti Ritchie e fai 22 flessioni. Fin qui niente di assurdo. Solo due anni fa ci facevamo tutti tirare secchi di acqua gelata in testa per solidarizzare contro la Sla.
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Peccato che Beckham esegua il rito di partecipazione alla campagna charity in mutande, su un pianoforte a coda, a tarda notte, con luci soffuse mentre un suo amico spiritato suona il suddetto piano sul quale compaiono bicchieri di vino pregiato e due bottiglie vuote. Ah, l’amico è in accappatoio. Ragazze una scenetta da post coito totale.
Roba tipo, adesso che abbiamo scopato che si fa? Ma sì dai, facciamoci un video e lo mandiamo via Instagram a Guy che sono settimane che ci spacca il cazzo con le sue mail per farci aderire al suo progetto. Infondo il vecchio Guy è una brava persona, ogni tanto corriamo insieme, mi voleva pure in un suo film, insomma: perché no?
Perché caro David, per esempio, queste flessioni potevi sparartele a Hyde Park con la tua tuta H&M addosso. Invece, tesorino, hai scelto la penombra di una suite d’albergo e la compagnia dell’amico visibilmente alticcio che strimpella note. Fosse passato di lì Oscar Wilde avrebbe coniato un aforisma tutto per voi. A proposito il mio amico Rupert Everett ha iniziato a lavorare a ‘’The Happy Prince’’ il film sul finale della vita di Wilde, che diventerà un cult frocione.
Ma veniamo a un po’ di pettegolezzo italico. Nei giorni scorsi ho chiamato la Roby, la mia amica spiona che si aggira nell’ambiente romano di Mediaset. Pare che sia in corso una guerra fredda tra gli autori di Ilary Blasi e il clan di Alfonsino la pazza. Scontro tra titani sulle rovine del Grande Fratello Vip che come unico bene ha quello di aver liberato il talento insospettabile di Lady Totti.
belen rodriguez michelle hunziker
Certo, son problemi. Intanto però i personaggi questo reality sono alla frutta. Notare bene, tutta gente che nessuno in Italia si sognerebbe di mettere su una copertina nemmeno della rivista di gossip da 50 centesimi. Gente bollita che ha raccontato mille volte ogni pelo della propria vita, mischiati con le solite scappate di casa sudamericane, presunte modelle, che in realtà vengono tutte dall’agenzia di una nota fornitrice di aspiranti soubrette che puntano a entrare in Mediaset.
michelle hunziker belen rodriguez 3
Questa signorina sono anni che fa soldi piazzando sconosciute nei programmi del Biscione. In cambio, alla bisogna, presenta giovani ragazze al potente di turno. In più è venuta a sapere della relazione proibita di un presunto gay molto potente a Cologno Monzese, con un manager, che sembra venuto fuori dallo studio di chirurgo plastico per checche californiane. Ma andiamo avanti.
belen rodriguez michelle hunziker
Pare che tra Michelle Hunziker e Belen Rodriguez, altra geniale accoppiata studiata per sollazzare gli italiani dal bancone di Striscia la Notizia, non corra buon sangue. L’argentina le ha provate tutte per diventare amica della svizzerotta. Ma niente, la bionda non molla. Soffre per il fatto di sembrare una puffetta davanti alle gambe chilometriche di Belen. Così, per cercare di sembrar più sexy della rivale, sfoggia il petto al vento con profonde scollature. Peccato che si vedano troppo le protesi e la cosa stia irritando il maritino Tomaso Trussardi.
NICOLA PORRO E PIERO CHIAMBRETTI - MATRIX 4
A proposito di Striscia, ma come mai tra Gianluigi Nuzzi e Antonio Ricci non scorre buon sangue? Ultima chicca da Mediaset: Piero Chiambretti, l’unico che mi è rimasto simpatico delle mie reminiscenze di lavoro nella tv italica, sta per arrivare a 'Matrix'. Compito: far fare a Nicola Porro il suo lavoro di giornalista politico-economico e portare un po’ di cazzeggio per pompare gli ascolti in crescita.
In ogni caso la notizia che si è ormai sparsa nell’impero berlusconiano è che Don Silvio ha finito la grana. Non ne vuol sapere di spendere. Tagli a Mediaset, tagli a Forza Italia, tagli alle rendite delle ex amanti che promettono vendetta. Prova provata ne è che per festeggiare i suoi 80 anni si è fatto immortalare con i nipoti con delle foto che nemmeno il re dei Rom del campo in via del Riposo, alla periferia della mia adorata Napoli, avrebbe potuto immaginare.
LA FAMIGLIA BERLUSCONI SU CHI MARINA PIERSILVIO ELEONORA LUIGI SENZA BARBARA
Le mie amiche che hanno i nipotini nelle scuole chic di Londra, tutti divise e mocassini, sono sbiancate davanti alla visioni di questi poveri innocenti, agghindati come la pubblicità di una Onlus. Naturalmente la sveglia Barbara B. ha mandato i pargoli, ma si è guardata bene dal partecipare al rito del fotone, visto che è incazzata nera per essere stata esclusa dalle stanze del potere di famiglia.
Gongolava invece Marina, che ha lo stesso concetto di eleganza della cameriera libanese di Kim Kardashian (peraltro bravissima a riordinare il guardaroba). Sulla povera Eleonora, che di tanto in tanto sbircio qui a Londra, stendo un velo pietoso: si era lasciata persino la pinza nei capelli sporchi.
SILVIO BERLUSCONI CON I NIPOTI SU CHI
Comunque in gran finale, ho pronti per voi i miei indovinelli.
- Chi è quel direttore che da mesi sta fracassando gli zebedei all’entourage di Matteo Renzi per ottenere un’intervista di copertina? Ormai a Palazzo Chigi lo chiamano “il minchia”. Nello staff si rimpallano le sue richieste e nessuno ha il coraggio di dirgli di smetterla di scrivere e telefonare. Lui promette foto patinate e una copertina propagandistica, ma il Premier ha capito che il suo magazine non porta voti.
- Chi è quella giovane ereditiera italiana, che un giorno possederà una fortuna, che proprio non riesce a trovare uno straccio di fidanzato? Lei è bella, giovane, spiritosa, eppure nessuno se la piglia? Quale è la sua magagna? Pare sia anche ninfomane. Eppure... forse che tutti temono il potente padre padrone, un tipo abituato a prendersi cura degli altri?
- Chi è quel rampollo variopinto che ci è ricascato nudamente? Il vizietto non lo molla. Ma la nuova fiamma non lo capisce. Solo una certa cugina veneziana poteva tollerare certe scorribande. Anche perché lei si procacciava di rimando amiche intime. Così ora il golden boy rischia il crack amoroso e soprattutto anche finanziario.
- Chi è quella procacciatrice di amichette per potenti danarosi e vogliosi che lavora tra Dubai, Milano e ogni piazza in cui sposta il jet-set di puttanieri? Ora sta instradando alla professione più vecchia del mondo la figlia giovanissima di un suo amico che gioca a fare il playboy ma ha le ore contate, proprio come la storica azienda di famiglia.