Spumante e panettone al secondo piano della palazzina G2 di Saxa Rubra. Flavio Mucciante fa gli auguri di Natale e anno nuovo alla sua redazione annunciando che Radio1 Rai sarà la rete degli Europei di calcio di Parigi. Ma è nebbia fitta, invece, sui diritti tv, dopo che la prima offerta di viale Mazzini era stata ritenuta insufficiente. Gongola per gli ascolti in aumento, il direttore, con percentuali tra il 6 e il 9 percento nell’ultimo anno. Ma un avversario da battere si profila all’orizzonte: il gruppo Mediaset, entrato prepotentemente nel mercato radiofonico con l'acquisizione di R101 e di importanti quote del gruppo Finelco.
Per Mucciante il campo di battaglia sarà "l'informazione sportiva con il network del Biscione che punta ad insidiare il primato di Tutto il calcio minuto per minuto". Mediaset vuole trasformare R101 in una all news sportiva: "Mandare in onda alla radio l'audio di una cronaca dalla TV ha poco a che fare con la multimedialità e tradisce l'essenza stessa della radio, che proprio nel linguaggio ha la sua caratteristica forza espressiva - ha attaccato Mucciante, annunciando una nuova offensiva nella programmazione sportiva: 1400 ore di trasmissione nel prossimo palinsesto, la "fresca" chiusura dell'accordo come radio ufficiale della lega basket e un'offerta unica per le Olimpiadi di Rio e gli Europei di calcio, che Radio1 ( mentre la tv Rai e' ancora in alto mare nella trattativa sui diritti) seguirà "minuto per minuto".
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Perché Radio1 e' una moderna all news con ascolti da rete generalista – ha proseguito Mucciante di fronte a una folta pattuglia dei suoi giornalisti - gli ascoltatori sono ormai stabilmente attestati a quota 4 milioni 200mila nel giorno medio, gli inserzionisti pubblicitari mostrano un rinnovato interesse per la rete, oggi in linea con gli standard dei grandi network internazionali, ha sottolineato ricordando la performance di Radio1 durante i recenti attentati di Parigi, seguiti con oltre 100 ore di diretta, segnate da esclusive e produzione di materiali originali, ripresi da media italiani ed esteri. Nel processo di trasformazione della Rai da broadcaster a media company - ha spiegato Mucciante - la radio può essere uno dei motori del rinnovamento''. Ma sulla multimedialità a Viale Mazzini, c’è ancora molto da fare.