I-PHONE INTERRUPTUS - TUTTI PRONTI PER APPLE NUMERO 5, INVECE ARRIVA L’IPHONE 4 POTENZIATO: COMANDI VOCALI CHE GESTISCONO TUTTO, DAGLI APPUNTAMENTI A INTERNET ALLA SCRITTURA DI SMS ED EMAIL - IL NUOVO CEO TIM COOK, MENO VISIONARIO DI JOBS, E’ PIÙ ATTENTO A COME SPREMERE IL MERCATO FINO IN FONDO - UNA STRATEGIA PERICOLOSA PERCHÉ RISCHIA DI CREARE UN VUOTO IN CUI POTREBBE INFILARSI ANDROID…

1 - ECCO PERCHÉ AL NUOVO CEO DELLA APPLE NON IMPORTA COSA SPERAVANO DI VEDERE I FAN DELL'IPHONE

Dagoreport da Mashable.Com - http://on.mash.to/oTy7RE

All'indomani del lancio dell'ultimo iPhone sono decine le analisi sul perché la Apple non abbia presentato la versione numero 5 del Melafonino come tutti si aspettavano, limitandosi a un upgrade dell'iPhone4 (l'iPhone 4S). Secondo Mashable, uno dei siti più specializzati del settore, la decisione è perfettamente in linea con l'indole del nuovo Ceo di Cupertino Tim Cook, meno visionario e apparentemente meno geniale di Steve Jobs ma più pragmatico e attento alle dinamiche del mercato.

Per un iPhone 5, in altre parole, era ancora presto: un iPhone 4 notevolmente potenziato e con comandi vocali avanzati attrarrà chi oggi possiede ancora l'iPhone 3GS e nuovi curiosi. L'iPhone 5, di cui esiste certamente già un prototipo, arriverà al momento opportuno per essere comprato da chi oggi possiede la prima versione del 4. A Cook non interessa cosa si aspettassero di vedere i melamaniaci, guarda ai cicli commerciali di prodotti. Una strategia rischiosa? Sì, perché rischia di creare un vuoto in cui potrebbe cercare di infilarsi Android.

Cook è convinto della fedeltà dei fan, ma almeno un accenno scherzoso e furbastro alle aspettative montate intorno all'iPhone 5 avrebbe potuto farlo. La sensazione è che Steve Jobs lo avrebbe fatto. Ma Cook non è Steve Jobs, ha un altro stile. Meglio abituarcisi.


2 - TU FAI UNA DOMANDA E L'IPHONE TI RISPONDE
Bruno Ruffilli per "la Stampa"

C' era un posto vuoto ieri nell'auditorium dove Tim Cook presentava il nuovo iPhone 4S. Steve Jobs, il fondatore di Apple, il guru, il profeta dell'informatica per tutti, non si è visto. Alcuni ci speravano, e forse quel posto era davvero riservato per lui.

Il nuovo a.d. ha condotto la presentazione alternandosi con gli altri vicepresidenti di Apple, percorrendo l'unica via possibile per inaugurare il dopo-Jobs: ridisegnare l'azienda come un'entità collettiva. Vestito con dei Levi's 501 e una camicia grigio scuro, Cook non si è risparmiato qualche battuta per i pochissimi giornalisti invitati, che non erano allo Yerba Buena Center di San Francisco, ma al campus di Cupertino (e a Londra, nell'Apple Store di Covent Garden).

Altro assente l'iPhone 5, che pure alla vigilia era dato come possibile da siti di rumors e anticipazioni devoti al culto della Mela. E chissà che non sia stata questa la causa del calo in Borsa di Apple di ben 5 punti percentuali. È arrivato invece l'iPhone 4S, identico esteriormente al modello attuale, ma con il processore A5 dell'iPad. Migliore la fotocamera, potenziata la batteria, più veloce il download e la navigazione sul web, com'è lecito aspettarsi da un apparecchio che viene lanciato a sedici mesi dall'iPhone 4.

Ma la vera novità è un'altra: il nuovo smartphone Apple si può comandare interamente con la voce. Google con Android offre già da qualche mese funzioni di ricerca vocale sugli smartphone (anche in italiano), però la soluzione di Apple è più matura ed elaborata, e raccoglie il frutto di lunghe ricerche condotte dal governo statunitense sull'intelligenza artificiale.

«Per decenni - ha osservato Phil Schiller - la tecnologia ci ha illuso con la possibilità di parlare ai computer, un sogno che non si è mai realizzato». Adesso diventa realtà con Siri, e a provarla dal vivo la tecnologia di Apple è davvero inquietante. Basta chiedere: «Mi servirà un ombrello oggi?» E l'iPhone risponde con una dolce voce femminile: «Sembra proprio che pioverà tra qualche ora».

Con l'assistente personale si possono fissare appuntamenti, scrivere mail e prendere appunti che si attiveranno in determinati luoghi (passando accanto al fioraio, ad esempio, il diabolico apparecchio segnalerà che è il caso di comprare le orchidee per la suocera). Non c'è bisogno di imparare una lista di comandi, Siri comprende il linguaggio naturale e risponde come farebbe la migliore delle segretarie: ottimo, ad esempio, quando si guida.

Dopo oltre 130 milioni di iPhone venduti, Apple ha scelto la strada dell'evoluzione e molte delle funzioni del nuovo sistema operativo saranno disponibili anche sul vecchio iPhone 4 e sull'iPad. Non Siri, ma ci sarà ad esempio iCloud, il sistema di cloud computing di Apple: una nuvola dove sono immagazzinati canzoni, film, ebook, programmi, documenti, tutto sincronizzato istantaneamente, senza nemmeno premere un tasto.

Così, per la musica, se vogliamo ascoltare proprio quella canzone che non abbiamo copiato sull'iPhone, è la nuvola a scaricarla con iTunes Match. Se abbiamo già acquistato un'app sull'iPad, subito sarà disponibile anche sull'iPod Touch. Si può addirittura cominciare a scrivere un file di testo su un apparecchio e continuare sull'altro. Idem per le foto, che, appena scattate, si possono vedere sul pc di casa.

Il servizio iCloud parte il 12 ottobre, insieme con l'aggiornamento del sistema operativo. L'iPhone 4S sarà in vendita invece il 28 ottobre, e potrebbe aprire una nuova era per i gadget elettronici, dopo quella del touchscreen: in futuro parleremo sempre più al telefonino, ma sempre meno per comunicare con altri esseri umani. Sempre che Siri sia disponibile anche in italiano.

 

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