1. IL LIBRO-BOMBA SI APRE CON LA QUATTORDICENNE JOHANNA CHE SI MASTURBA MENTRE IL FRATELLINO DI SEI ANNI DORME LÌ ACCANTO... INTERVISTA A CAITLIN MORAN SUL SUO ROMANZO “HOW TO BUILD A GIRL”, L’ANTI-“CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO” CHE RIVENDICA SESSO E ORGASMI FEMMINILI, SENZA CHE ARRIVI IL CAZZONE DI TURNO A FARE IL SAPIENTONE 2. ''SE LE DONNE GESTISSERO L’INDUSTRIA DEL PORNO, IL PORNO SAREBBE COMPLETAMENTE DIVERSO. LA SCOPATA STANDARD DEI FILM PER ADULTI È: UNA DONNA A CARPONI, IL CULO IN PRIMO PIANO E UNA EIACULAZIONE SULLA SCHIENA. LA DONNA NON VIENE MAI...” 3. ‘’IL FEMMINISMO NON È UNA SERIE DI REGOLE, È UNA MENTALITÀ. UNA VOLTA CHE HANNO GLI STRUMENTI PER ANALIZZARE LE COSE, LE DONNE IMPARERANNO DA SOLE”
Caitlin Moran è editorialista del “Times”, scrittrice del libro di successo “How to Be a Woman”, ora pronta al lancio del suo primo romanzo “How to Build a Girl”. Non ha peli sulla lingua, parla tranquillamente di mestruo, masturbazione e sesso, ma non è gradita ai circoli femministi.
Nel 2012 fece un’intervista a Lena Dunham delle serie “Girls” e qualcuno su “Twitter” le chiese: «Perché nell’intervista non ha domandato come mai in “Girls” non ci sono ragazze di colore?». La Moran rispose: «Non l’ho chiesto perché non me ne frega letteralmente un cazzo».
Leggendo i suoi libri, sembra che lei conosca bene le lettrici...
«Le donne tendono a non parlare del proprio corpo, a meno che non siano molto ubriache e in presenza di amiche. Quando qualcuna che non è loro amica racconta esplicitamente della propria vagina o del desiderio di scoparsi Aslan di “Le cronache di Narnia”, allora si sentono comprese»
Il libro si apre con la quattordicenne Johanna che si masturba mentre il fratellino di sei anni dorme lì accanto...
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«Volevo un attacco d’impatto. Fanculo la descrizione del sole che sorge sulla città. Bisogna subito andare al punto. Uno dei motivi per cui volevo tanto scrivere un libro era che, dopo aver letto “Cinquanta sfumature di grigio” mi sentivo furiosa. Anastasia è fondamentalmente asessuata. Non ha mai un orgasmo e non è appassionata di sadomaso, poi arriva Christian Grey che le spiega quale tipo di sesso dovrebbe fare. Lei accetta tutto e lui, in cambio, la copre di beni materiali. E’ il contrario di ciò che penso della sessualità femminile. Dai 12 anni in poi tutti sono eccitatissimi e esplorano la propria sessualità. E’ una cazzata il fatto che le ragazze non conoscano niente del sesso finché non arriva un uomo ad educarle»
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Se gli uomini sapessero cosa gira nella testa di una dodicenne non sarebbero terrorizzati?
«Oh, assolutamente! Se le donne gestissero l’industria del porno, la pornografia sarebbe completamente diversa. La scopata standard dei film per adulti è: una donna a carponi, il culo in primo piano e una eiaculazione sulla schiena. Tutto è finalizzato a far venire l’uomo. La donna non viene mai, ancora non hanno trovato un modo per mostrare che anche le donne hanno orgasmi. Si presume che siano solo gli uomini a masturbarsi con il porno. Niente di più sbagliato».
La sua non è un’eroina convenzionale, cosa la rende così attraente?
«Da piccola pensavo di essere l’unica ragazzina grassa e sola al mondo. Invece ero una tra milioni, che semplicemente non finiscono nelle serie tv»
Lei è stata un bersaglio di internet, in seguito all’intervista a Lena Dunham...
«Per la prima volta in vita mia ho usato un linguaggio rude su internet ed è stato un errore, ma non sopporto che qualcuno mi dica come devo fare il mio lavoro. Non sapevo che Lena fosse accusata di razzismo perché nel suo show non c’erano ragazze di colore. Non era quello il punto della mia intervista e soprattutto è illogico e pericoloso accusare qualcuno di razzismo per omissione. Pregiudizio per non aver parlato di qualcosa? E’ assurdo. Non è così che funziona l’arte».
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Il suo romanzo è fortemente autobiografico. La sua famiglia lo ha letto?
«Mia madre e mio fratello sì, mio padre no. Molte persone si rifiutano di leggere i miei libri perché li trovano troppo intimi. Le mie figlie, 11 e 13 anni, sono terrorizzate dalle mie pagine. Cerco comunque di dare loro alcuni strumenti di discernimento. Il femminismo non è una serie di regole, è una mentalità. Una volta che hanno gli strumenti per analizzare le cose, impareranno da sole. Conosco molte madri femministe che vietano alle figlie di guardare “MTV” perché mostra la donna oggetto, ma “MTV” continua ad esistere. Io la guardo con le mie figlie e spiego loro le storie e il contesto».
Se il suo romanzo diventasse film, quali attori vorrebbe?
«Dustin Hoffman, brillante in “Tootsie”. Se non riesce a fare la parte di una quattordicenne cicciona, significa che non è così bravo come pensiamo»