MAI DIRE TV! - ORFEO FAVORITO PER LA DIREZIONE DEL CORRIERE MA LA VERA NOTIZIA È CHE SI LIBERA IL TG1! CHI PRENDERÀ IL SUO POSTO? – CAIRO PREOCCUPATO PER LA SUA TV (SEMPRE PIÙ GRILLINA): “SE RENZI ABOLISCE I TETTI PUBBLICITARI ALLA RAI, GUAI PER TUTTI”

1 - RCS: MARIO ORFEO TRA FAVORITI PER DIREZIONE CORSERA

maria elena boschi mario orfeomaria elena boschi mario orfeo

(AGI) - Tra i favoriti nella corsa per la successione a Ferruccio de Bortoli alla direzione del Corriere della sera, l'attuale direttore del Tg1, Mario Orfeo, avrebbe il gradimento di alcuni dei grandi soci di Rcs media group. E' quanto si apprende da fonti finanziarie, in vista della riunione del cda, che dovra' nominare il nuovo direttore del quotidiano di via Solferino, fissata per dopodomani.

 

Direttore del tg dell'ammiraglia Rai dal novembre 2012, Orfeo, classe 1966, napoletano, ha iniziato la sua carriera nella carta stampata: caporedattore di 'Repubblica' negli anni Ottanta, poi direttore del 'Mattino' nel 2002; nel 2009 passa alla guida del Tg2 e, nel marzo 2011, del 'Messaggero'. Nella rosa di candidati per la direzione del quotidiano rimane anche l'attuale condirettore Luciano Fontana (di lui si era parlato in particolare per un interim).

ferruccio de bortoli   ferruccio de bortoli

 

2 - (FIN) RAI: CAIRO, SE RENZI TOGLIE TETTO PUBBLICITA', E' DANNO A MERCATO

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Se il governo Renzi con la riforma della Rai eliminasse i limiti alla raccolta pubblicitaria, creerebbe dei danni al mercato. Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication  e editore de La7, boccia le ipotesi di riforma della tv pubblica mediante modifica dell'affollamento pubblicitario.

 

URBANO CAIROURBANO CAIRO

"Renzi e' un premier innovativo - ha spiegato a margine dell'assemblea degli azionisti di Cairo Communication - se togliesse il limite dell'affollamento per la Rai, andrebbe in direzione contraria rispetto all'Europa. Sarebbe una situazione grave e creerebbe difficolta' incredibili a tutto il mondo pubblicitario: la Rai ha gia' il vantaggio del canone e, in questo momento, ha politiche aggressive sulla pubblicita', questa manovra contribuirebbe a deprimere i prezzi della pubblicita'".

 

RENZI E LETTARENZI E LETTA

Cairo ha portato l'esempio dei principali Paesi europei dove le tv pubbliche che ricevono un canone hanno paletti stringenti nella raccolta pubblicitaria e ha sottolineato che non avrebbe un gran peso se uno dei canali principali Rai fosse privo di spot: "Renzi non ci porterebbe nella modernita', ma nell'antichita' - ha insistito l'editore - Anzi, neppure perche' non c'e' mai stata una cosa del genere. Crea dei danni al mercato".

 

3 - RENZI BATTE LETTA DALLA GRUBER

lilli gruberlilli gruber

Matteuccio Renzi vince la sfida televisiva contro Enrichetto Letta. Entrambi ospiti di Lilli Gruber nelle ultime due puntate: la battaglia degli ascolti premia il titolare in carica di Palazzo Chigi rispetto al suo predecessore. Venerdì scorso, con Renzi, “Otto e mezzo” ha incassato un ascolto di 1.619.000 telespettatori, per uno share di 6,44%. Ieri sera, ospite Enrichetto Letta, la trasmissione dell’access prime time di La7 ha ottenuto quasi un punto di share in meno, il 5,57%, per un totale di 1.583.000.

 

4 - RAI WAY: 130MILA EURO COSTO ASSEMBLEA PER BILANCIO 2014

(AGI) - Ammonta a 130mila euro il costo complessivo della prima assemblea degli azionisti di Rai Way, in corso nella sala degli Arazzi della sede Rai di viale Mazzini, per l'esame della relazione e del bilancio 2014. Lo ha riferito l'amministratore delegato Stefano Ciccotti rispondendo ad una delle 73 domande fatte pervenire dagli azionisti. Il costo comprende piu' voci, tra cui l'organizzazione, la produzione dei lavori, il catering.

Ei Towers lancia opa su RaiwayEi Towers lancia opa su Raiway

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)