MODA ALIENA - E’ PARTITO LO “SCI-FI LONDON FESTIVAL” E LA FANTASCIENZA ISPIRERA’ SOPRATTUTTO GLI STILISTI, CHE ORMAI FANNO SFILARE ANDROIDI, CIRCUITI UMANI A LED O ADDIRITTURA GLI ABITI DA SOLI, PORTATI DAI DRONI
Jamie Waters per “Dazed Digital”
Gli stilisti prendono ispirazione dal futuro e dai film di fantascienza, ce lo ricordiamo soprattutto in questi giorni che Londra ospita, fino al 7 giugno, lo “Sci-fi London Festival”. Non parliamo solo del “Quinto Elemento” per Jean Paul Gaultier, di “Blade Runner” o “Metropolis” per Karl Lagerfield e Thierry Mugler, o di Paco Rabanne che già negli anni Sessanta faceva vestiti con plastica e metallo, inaugurando l’uso di materiali non convenzionali, e disegnava i costumi di “Barbarella”.
Oggi la casa di moda Julien Dossena ritorna alle radici futuristiche e Hussein Chalayan è il maestro della metamorfosi. La sua sartorialità tech ha raggiunto l’apice quando ha fatto sfilare modelle i cui vestiti si accorciano e si allungano da soli. In un paradosso poetico, l’estetica di questi pezzi era basata su abiti vittoriani vecchio stile.
L’”enfant terrible” Alexander McQueen fece sfilare modelli-robot, con abiti di luci a led, come se l’uomo fosse un circuito ambulante. Immaginò un mondo post-apocalittico, in cui la popolazione è costretta a vivere sott’acqua, e mandò in passerella abiti rettiliani, in una sorta di stravaganza aliena.
sovogearsfilata iris van herpen
Iris Van Herpen è invece l’alchimista della moda, la prima stilista a creare vestiti con la stampante in 3D. Il suo marchio visionario si è espresso com la installazione “Biopiracy”, tramite manichini sospesi in aria. A inizio maggio si è tenuta la settimana della moda della Silicon Valley e le modelle sono sparite: gli abiti sono stati portati in passerella dai droni.