NONNO RAP - SNOOP DOGG TORNA E CANTA FUNK E SOUL: “NON SI PUÒ CONTINUARE A FARE FINTA DI AVERE 20 ANNI” - PRIMA L’AFFILIAZIONE CON LA NATION OF ISLAM (“MICA COI TERRORISTI”), POI LA SVOLTA RASTAFARI: “PRENDO IL MEGLIO DA TUTTE LE RELIGIONI”

Laura Putti per “la Repubblica”

snoop doogsnoop doog

 

Snoop Dogg è il solo musicista che riconosci dall’odore. Sei perso al settimo piano di un grande albergo e hai dimenticato il numero della stanza nella quale il rapper attende? Segui l’odore dell’“erba”. Ed eccolo lì Snoop Dogg, Pollicino senza briciole, ma con il “cannone” sempre in mano.

 

Nonostante il suo passato di gangsta rapper, le visite in galera per omicidio (scagionato) e per droga (meno), nonostante il metro e 93, i monili come al Divino Amore e gli inevitabili occhialoni neri, Snoop Dogg non fa paura. È cool, risponde alle domande gentilmente.

 

44 anni il 20 ottobre, è quasi un patriarca oramai: tre figli e per moglie sempre la sua compagna di scuola. «Sono anche nonno » dice pensando al piccolo Zion, 6 mesi, al quale vorrebbe dare «quello che non sono riuscito a dare ai miei figli: quando loro avevano 6 mesi la mia vita era diversa».

 

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Bush , il nuovo disco, divide i fan: è interamente prodotto da Pharrell Williams e ospita, sì, i rapper T.I., Kendrick Lamar e Rick Ross, ma anche Stevie Wonder, il R&Bmen Charlie Wilson e Gwen Stefani. Nato in California come Calvin Cordozar Broadus Jr., i tanti eteronimi — Snoop Doggy Dog, Snoopzilla, Doggfather, Snoopadelic fino a Snoop Lion che due anni fa aveva “definitivamente” eliminato Snoop Dogg diventando rastafari, suonando reggae e incidendo Reincarnated, reincarnazione di Bob Marley — gli hanno permesso di rinnovarsi sempre. Oggi Snoop Dogg torna alla tradizione della musica nera e canta il funk e il soul. Il disco è “morbido”, una produzione con i fiocchi.

 

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Ma i fan sono spaesati. I commenti sui video (alcuni hanno già superato i cinque milioni di clic) vanno da un estremo all’altro: «Quel figlio di p... può cantare ogni tipo di musica» scrive uno; «Se comprerò un disco di Snoop Dogg sarà la sua roba vecchia, non questa immondizia senza senso» risponde un altro.

 

Cosa direbbe ai fan?

«Dico che il mio disco è per tutti, meglio se oltre i 35 anni. Non si può continuare a fare finta di averne 20. Se piacerà a un pubblico più vasto sarò contento. Pensavo a tutti quando lo incidevo. Mi sembra che soul e funk siano stati un po’ trascurati negli ultimi tempi. In fondo ho fatto un disco con le musiche con le quali sono cresciuto, e sono soddisfatto della sua “groove line”».

 

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Non ha fama di essere uno facile in studio: si è mai pentito di aver lasciato carta bianca a Pharrell Williams?

«Mai. Con P (così lo chiama, ndr ) siamo prima di tutto amici. Mai avrei messo un intero disco nelle mani di qualcuno di cui non mi fossi fidato totalmente. Con P abbiamo già inciso nel 2002 Beautiful e nel 2004 Drop it like it’s hot . Questo non vuol dire che non ci siano stati momenti di tensione. Sempre risolti, però. Perché P e io abbiamo lo stesso modo di affrontare i conflitti. Con calma. Discutendo. Per esempio c’è una canzone che non avrei mai messo, ma ha vinto lui».

 

Quale?

«Affari nostri».

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Nel disco lei canta molto. Difficile passare dal rap alla melodia?

«Direi che Bush è al 70 per cento cantato e al 30 rappato, quando per me è sempre stato il contrario. Non è difficile, è semplicemente diverso. Anche quando inizierò il tour (il 27 luglio a Napoli, il 28 al Summer Fest a Lucca, ndr ) sarà una cosa nuova. Ma non mi preoccupo: avrò una band fantastica ».

 

Due anni fa Snoop Lion era rastafari, ma nel 2009 Snoop Dogg si era unito alla Nation of Islam diretta da Farrakhan. Come fa a dividersi tra due religioni così diverse?

«È la Nation of Islam, mica terroristi! ».

 

Non si agiti, non crediamo che tutti i mussulmani siano terroristi...

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«Comunque prendo il meglio da tutte le religioni. Essere rastafari mi ha aiutato a scoprire il mio lato positivo. Unendo i buoni principi di tutte, buddismo compreso, riesco a ottenere una religione perfetta per la mia ricerca spirituale ».

 

Ma i suoi video continuano a essere pieni di belle ragazze poco vestite e molto palpate. La sua religione lo permette?

«Sono video, non è realtà. Ma non vivo più quelle situazioni, anche il modo di fare la festa è cambiato ».

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