bushwick

LA NUOVA NEW YORK “COOL” SI CHIAMA BUSHWICK - UN TEMPO GHETTO DISPERATO DI BROOKLYN CHE DETTE VITA ALLA DISCO-MUSIC, OGGI “VOGUE” CHE LO ANNOVERA TRA I 15 QUARTIERI PIÙ COOL DEL MONDO

Da http://www.huffingtonpost.com

 

ss 2014sq studio54 reject2ss 2014sq studio54 reject2

È dura per chi si avventura nell’audace progetto di raccontare una storia complessa e intrigata come quella del quartiere Bushwick di New York.

 

Si tratta di una piccola zona di Brooklyn, che il secolo scorso ha vissuto in una corsa senza fermate sulle montagne russe. Oggi è di nuovo in rapida ascesa. Una fiaba che diventa realtà. ‘’Vogue’’ lo ha recentemente annoverato tra i 15 quartieri più alla moda del mondo.

 

ss 2014h boyz2menss 2014h boyz2men

Secondo il New York Times, "Bushwick ha rubato i riflettori al resto della città. Gli artisti hanno creato un'enclave vibrante tra street art e gallerie, al cui seguito sono spuntati bar, locali e ristoranti di lusso”. Un tempo era un buco ghettizzato, tra violenza e povertà. Oggi è la scena degli hot club. Tana delle meraviglie per quei giovani tra i 20 e i 30 anni che cercano le ultime tendenze tra arte, musica e stile di vita. Suona come un sogno, tra le polveri e i detriti delle fabbriche abbandonate che lo popolano.

 

o disco3 570o disco3 570

L’artista e fotografa Meryl Meisler lo racconta in "A Tale Of Two Cities: Disco Era Bushwick".  Un libro e una mostra fotografica che riuniscono due mondi apparentemente diversi: tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, da un lato l’età d’oro della musica disco a New York e dall’altro una Bushwick naufragante, abbandonata a se stessa. “Erano fisicamente e temporalmente molto vicine, ma alle estremità opposte nello stile di vita”.

 

o disco2 570o disco2 570

Le fotografie dell’artista documentano quegli anni con compassione e umorismo. La città si avvicinava al fallimento, il tasso di criminalità aumentava. Tra crepe, epidemie e incendi dolosi, la Grande Mela stava marcendo. In mezzo a tutto questo, sorgeva la cultura della discoteca che con le sue luci scintillava nella vita notturna. Attraversando le porte di velluto dei club più esclusivi, Meryl ha ballato e fotografato un serpente che cambiava pelle.

 

o bushwick 570o bushwick 570

Fu in quel periodo che sentì per la prima volta parlare di Bushwick: “Era la notte del black out del 1977 e stavo andando a una festa privata a Studio 54. A seguito del black-out, arrivò la notizia di un quartiere chiamato Bushwick, che era stato teatro di disordini, saccheggi e incendi, per quei giorni interminabili durante e dopo il black-out.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)