OPERAZIONE MONDAZZOLI – BERSANI VA ALLA GUERRA: “NON SONO MICA FORMAGGINI, SE NON BASTERÀ L’ANTITRUST DOVRANNO OCCUPARSENE PARLAMENTO E GOVERNO – VENEZIANI: ''PERCHE' CHI MANGIA NON PUO' ESSERE MANGIATO?"

1. FUSIONE MONDADORI-RCS, BERSANI: NON LASCIAMO SOLI GLI SCRITTORI

Da “la Repubblica

 

«Trovo incredibile che l’ipotesi di acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori sia commentata solo da scrittori. Dove sono finiti i liberali?». Pier Luigi Bersani interviene dopo l’appello degli scrittori che, guidati da Umberto Eco, si sono detti preoccupati per la nascita di un colosso editoriale che da solo controllerebbe il 40% del mercato. Ai primi firmatari in queste ore se ne stanno aggiungendo altri tra cui Carlo Verdone, Giorgio Agamben, Marco Missiroli, Luciana Castellina e Giuseppe Laterza.

 

PIERLUIGI BERSANI A SERVIZIO PUBBLICOPIERLUIGI BERSANI A SERVIZIO PUBBLICO

Più di sessanta autori, artisti e intellettuali che confidano nell’antitrust e che secondo Bersani sono sorprendentemente soli. «In un settore che riguarda non i formaggini ma la libertà di espressione – continua l’ex segretario del Pd – ricaveremmo una concentrazione ed una posizione dominante sconosciute in Europa e oltre Atlantico. Se non basterà l’Antitrust, governo e Parlamento dovranno occuparsene. Non si invochi per favore la libertà di mercato. Il mercato è il luogo delle regole. Non possiamo fare all’americana per il Jobs Act e all’italiana per tutto il resto».

 

2. PERCHÈ CHI MANGIA NON PUÒ ESSERE MANGIATO

Marcello Veneziani per “il Giornale

 

Fateci capire. La Casa Editrice Rizzoli può ingoiare Bompiani, Adelphi, Fabbri, Marsilio, Archinto, Sonzogno senza obiezioni. La Mondadori invece non può ingoiare Rizzoli. Ovvero: mangi ma non puoi essere mangiato. La catena alimentare si deve fermare a quel gradino, oltre diventa proibita. Anche se nella fattispecie la Rizzoli è in grave difficoltà e ha bisogno di qualcuno che la rilevi. Come si stabilisce quando è troppo? Un criterio ideologico di pura avversione al marchio Mondadori che viene travestito da una percentuale di mercato. Si decide che si può mangiare fino a quel preciso punto, oltre quella soglia è vietato procedere.

MARCELLO VENEZIANI_resizeMARCELLO VENEZIANI_resize

 

È come interrompere a un preciso stadio la fiera dell'est di Branduardi, che traduceva in canzone la «Chad gadyà» ebraica, in cui uno divora l'altro e viene a sua volta divorato da un altro ancora. In passato abbiamo assistito nel silenzio di autori e media alla nascita di autentici mostri: per esempio quando la Fiat dopo la Stampa si prese il Corriere, la Rizzoli e tutta la filiera annessa. O quando la stessa Mondadori finì nelle grinfie di De Benedetti, con la Repubblica e l'Espresso. 
 

Ma poi cosa accade con le annessioni editoriali? A dir la verità, l'Adelphi ha continuato a fare l'Adelphi, la Bompiani idem e così le altre case editrici. Non hanno perso la loro identità, la loro linea, i loro autori. Ma anche nel versante Mondadori, l'Einaudi ha continuato a fare l'Einaudi anche sotto l'ombrello di Segrate: stessa linea editoriale e stessi autori di prima.

Seminario sulla gioventù AdelphiSeminario sulla gioventù Adelphi

 

E così le altre affiliate. Allora dov'è l'allarme lanciato da Umberto Eco e dal sinedrio degli autori angosciati, rimbalzato con grande enfasi sui giornali? Eco paventa l'effetto che avrebbe l'accorpamento editoriale sui premi letterari. Ma la spartizione è già in uso, e voi lo sapete bene. Non cambierebbe nulla, resterebbero le stesse sigle a dividersi il malloppo o cucuzzaro.

 

einaudi copertina sbagliata di john fante einaudi copertina sbagliata di john fante

L'unico argomento plausibile è che gli autori perdono forza contrattuale, avendo meno alternative di mercato. Ma la stessa cosa avviene già con la concentrazione vigente; sarebbe solo un gradino in più. Certo, preferiremmo editori puri, plurali e indipendenti, e così anche in altri settori vitali ci piacerebbe avere meno concentrazioni. Però, oggi, le vere insidie per libri e autori sono due. Uno è l'avvento di colossi multinazionali, come Amazon.

 

Mostri freddi, non portatori di ideologie, dunque in apparenza neutrali, ma con imperativi di mercato che livellano verso il basso, uniformano e omologano le offerte. L'altro è l'ulteriore calo dei lettori che sta contribuendo a massacrare l'editoria. Altro che Mondadori, mangiatori e Cgil-autori.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)