“ORFANELLO” A CHI? - DI PAOLO (FATTO) CONTRO LA MANCUSO (FOGLIO): “SUL FILM DI MORETTI SI È ABBATTUTO IL CINISMO STUCCHEVOLE DEI SOLITI DETRATTORI. MA LA “BANALITA’ DEL LUTTO” TROVA NELL’ARTE IL MODO MIGLIORE PER ESPRIMERSI”

mia madre nanni morettimia madre nanni moretti

Paolo Di Paolo per il “Fatto Quotidiano”

 

Che un film faccia discutere, in questo tempo di pigrizia mentale, è sempre un buon segno. Ma, nel caso dell’ultimo film di Nanni Moretti, Mia madre, nelle riflessioni che ne hanno accompagnato l’uscita in Rete, sui social, c’è qualcosa che vale la pena di approfondire. Al di là della prevedibile distanza tra i fan assoluti del regista e i suoi altrettanto assoluti detrattori, pronti a vantarsi dei loro pregiudizi, c’è altro: qualcosa che riguarda da vicino il tema del film e non c’entra con un giudizio estetico.

 

Il trailer, le locandine fanno capire anche ai più distratti che non si tratta certo di un film comico. Ci sono in gioco una perdita, un dolore. La reazione di difesa è comprensibile: il “non mi va di piangere”, che equivale al “non mi va di pensarci”. Più interessante è invece la valanga di ironia che si è abbattuta, naturalmente su Twitter, sul contenuto di questo film. Finte locandine molto ironiche, battute e battutacce sul Moretti alle prese con l’orfanezza adulta.

 

Sì, poi c’è stata anche Mariarosa Mancuso sul Foglio (titolo della recensione, anzi della stroncatura? “L’orfanello”): la legittima critica aveva qualcosa di risentito, di volutamente cinico. Di ironico, appunto, ma di un’ironia che perde interesse perché è già sarcasmo. Nella sostanza, il ragionamento di Mancuso è: Moretti ci affligge con un dolore “scontato”. Ma quale dolore, nella vita, è davvero scontato?

MIA MADRE NANNI MORETTIMIA MADRE NANNI MORETTI

 

Sappiamo che certe tappe della sofferenza sono inaggirabili, inevitabili, ma non per questo le viviamo con meno intensità. Barthes parlava, proprio a proposito della morte della madre, della “ banalità del lutto”. Il lutto è banale, scrive, la morte è banale, e tuttavia non lascia spazio ad altro, quando ce la troviamo di fronte. Cosa che, tra l’ altro, nel film di Moretti si fa evidentissima.

 

Ancora: chi ha detto che una vera opera d’ arte non sia fatta proprio, soprattutto per affrontare di nuovo e sempre la banalità del lutto e di ogni cosa della vita? Il ridicolo cinismo di chi si sente superiore a tutto è stucchevole quanto la retorica più melensa. Ho avuto la sensazione, vedendo Mia madre , che la bellezza del film stia proprio nel mettersi al riparo da entrambe le cose, il cinismo da una parte e la retorica dall’ altra. Ma chi è eternamente sul punto di lanciare la sua battutina dissacrante non se ne accorge, anzi, non si accorge più di niente.

 

Viene prima lo stimolo del sarcasmo, di questa risata fredda che a volte ha davvero il rumore sinistro, lei sì, di uno scheletro che batte i denti. E la si applica a tutto, senza distinzione: al film, al libro, alla notizia più tragica, al barcone di migranti che si rovescia, al 25 aprile.

mia madre nanni morettimia madre nanni moretti

 

No, non è satira. Non lo è perché non sposta la prospettiva nemmeno di un millimetro. Tutto diventa uguale, sotto questa luce spettrale: la morte di una madre che non è la tua (se fosse la tua non rideresti), un’ opera creativa, lo sforzo che l’ ha prodotta, in definitiva ogni vicenda umana, ogni vita altrui.

 

Gli stessi professionisti del sarcasmo, grandi e sofisticati lettori, che so, di David Foster Wallace, ricordano per caso queste parole del loro eventuale beniamino? Il problema, diceva Wallace nel ’ 97, “ è che quando l’ ironia diventa di per sé un semplice strumento di discorso sociale, nel senso che non provoca più nessun cambiamento, è solo un modo fico di fare, di parlare e di agire, di prendere in giro tutti, te compreso, con la paura folle di essere preso in giro” .

 

Troppo spesso, aggiungeva, viene usata come meccanismo per evitare certi argomenti davvero spinosi.

 

mia madre nanni moretti margherita buy mia madre nanni moretti margherita buy

Wallace temeva che ironia e ridicolo diventassero moneta di scambio culturale. È accaduto. “ Allora il grande terrore non è che mi colpisci o mi contraddici, è che mi prendi in giro. Ed essere serio o dire cose in cui credi davvero – che crea sempre dei problemi – quello sì che ti espone al ridicolo” . Esporsi al ridicolo. Essere seri e dire cose in cui si crede davvero. Siamo ancora disposti a farlo?

 

E quando qualcuno lo fa, al di là dei risultati, siamo davvero disposti ad ascoltare, a entrare nel merito, anziché restare congelati da questa patetica posa difensiva? A volte viene il sospetto – se al centro della questione ci sono l’ arte, il cinema, la letteratura – che si sia perso di vista un dato essenziale. E cioè che scrivere, fare un film, non necessariamente deve avere per risultato un semplice passatempo. Ce ne siamo dimenticati?

 

mia madre nanni moretti mia madremia madre nanni moretti mia madre

Ancora Wallace: “ Diciamo che c’ è l’ arte davvero seria... che non è sempre divertente come farsi un bagno caldo dopo una giornata pesante” . Il pericolo arriva quando la fuga – da se stessi, da temi appunto spinosi, dolorosi – diventa lo scopo prioritario della maggioranza degli esseri umani.

 

Va bene, ammetteva Wallace, se per un po’ voglio dimenticarmi che mi chiamo David Wallace e che ho dei limiti, e che mi dispiace aver litigato con la mia ragazza, ma se il mio obiettivo è sempre e solo questo, c’ è un problema. Con parole elementari, ricordava che “l’arte seria dovrebbe farci affrontare cose che sono difficili dentro di noi e nel mondo” . Anche un lutto, anche ciò a cui vorremmo non pensare mai. Che poi però accade. E non fa ridere.

mia madre nanni  moretti margherita buymia madre nanni moretti margherita buyjohn turturro mia madre di nanni morettijohn turturro mia madre di nanni morettimia madre nanni moretti margherita buymia madre nanni moretti margherita buy

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…