LE PERLE PIRLA BY TRAVAGLIO - COTA: “LE MUTANDE VERDI ACQUISTATE A SPESE DELLA REGIONE ERANO IN REALTÀ DEI PANTALONCINI”. UN ALIBI DI FERRO - SICCOME IN EUROPA LE RIDONO IN FACCIA, LA MOGHERINI PARLA CON IL “FOGLIO”, COSÌ NON LA SENTE NESSUNO
cota annullato - by fotomontaggi politici
Marco Travaglio per il “Fatto Quotidiano”
Rusputin. “Io invidio i governi normali. Invidio i russi che non hanno Matteo Renzi, ma hanno Vladimir Putin!” (Matteo Salvini, segretario Lega Nord, a Pontida, 21.6). Da tempo temevamo che sarebbe venuto il momento di non poterci non dire renziani: ora quel momento è arrivato.
La Buona Squola. “Vorrei fare politica fino al 22 febbraio 2024... Poi studierò e diventerò professore” (Matteo Renzi, segretario Pd e presidente del Consiglio, The New Yorker, 23.6). Uno di solito uno studia, poi prova a governare. Lui ha scelto il percorso inverso. Sono soddisfazioni.
Shopping compulsivo. “Le mutande verdi che avrei acquistato a Boston a spese della Regione erano in realtà dei pantaloncini, e fu soltanto un errore” (Roberto Cota, Lega Nord, ex governatore del Piemonte, dichiarazioni spontanee dinanzi al Tribunale di Tribunale che lo sta processando con altri 24 politici per Rimborsopoli, 19.6). Ah beh, allora l'assoluzione è assicurata. Quando si dice un alibi di ferro.
MATTEO SALVINI CON LA MAGLIETTA DI PUTIN
Kiss me Licia. “Il mio rapporto con Salvini nasce in modo molto semplice quando ancora non era segretario della Lega. La nostra collaborazione e amicizia nasce tra i banchi del Parlamento europeo, cinque anni tra Strasburgo e Bruxelles dove abbiamo condiviso la tarte flambée e le partite di calcio del Milan alla tv” (Licia Ronzulli, eurodeputata FI, Corriere della Sera, 25.6). Lavorare mai, eh?
Manettiadi 2024. “Alla città serve una spinta: l'Olimpiade è l'occasione per ripartire. Se Roma, con i problemi che ha, non accetta la sfida, abbassa la saracinesca. L'evento sarà una casa di vetro, con opere che resteranno alla cittadinanza”(Luca Cordero di Montezemolo, presidente del Comitato promotore di Roma2024, Il Messaggero, 26.6.). Infatti serviranno parecchie nuove carceri.
Signora mia. “Le filippine sono care. Badante e colf sono lavori da italiane” ( Andrea Morigi, Libero, 26.6). In effetti, non c'è più la servitù di una volta.
Brrr che paura! “Scuola, verso la fiducia. Renzi: decide il Senato. Altolà della sinistra Pd” (la Repubblica, 23.6). Che poi naturalmente ha votato a favore.
Veri e propri.“Nelle prossime ore firmerò nuovi decreti per consegnare agli Stati d'origine persone che han mostrato di non rispettare le regole pur non avendo compiuto veri e propri reati” (Angelino Alfano, Ncd, ministro dell'Interno, Corriere, 28.6). Chi ha compiuto veri e propri reati entra di diritto nell'Ncd.
Nuovo Centro Detenuti.“Indagati e richieste di arresto. L'Ncd imbarazza il governo” (La Stampa, 27.6). Pare che vi si annidino ancora alcuni incensurati, ma saranno presto individuati.
Moscerini. “Le quote di migranti non siano volontarie, ma vincolanti. Sulla Libia siamo alla fase 2, presto ci avvicineremo alle coste” (Federica Mogherini, Alto rappresentante per la Politica estera europea, Il Foglio, 26.6). Siccome in Europa le ridono in faccia, ha deciso di parlare un po' con il Foglio, così non la sente nessuno.
La scossa. “Profughi, Mattarella scuote l'Europa” (la Repubblica, 21.6). “Mattarella scuote l'Europa” (La Stampa, 21.6). Oddio, che avrà detto Mattarella per tarantolare un intero continente? Queste testuali parole: “Il nostro Paese continuerà a fare quanto necessario per i rifugiati e i richiedenti asilo, con l'auspicabilmente crescente contributo dell'Unione europea e della comunità internazionale”. Ecco, dev'essere stato l'avverbio “auspicabilmente” a terremotare l'Europa.
Come S'ofri. “Se non altro in quanto ex ospite delle patrie galere, Adriano Sofri ha chiara competenza in materia di reclusione... Le dispute fra innocentisti e colpevolisti c'entrano niente, perfino in termini logici, con la violenta/ sprezzante polemica scatenata dall'invito del Ministero a Sofri per una riunione sullo stato delle carceri e sulla loro invocatissima riforma. E' in quanto uomo di carcere (sé nolente) e in quanto intellettuale che Sofri era stato contattato. In che senso dunque sarebbe 'inopportuno' il suo contributo?
A che diavolo serve, in Italia, scontare una pena, se averla scontata non vale a considerare chiuso il conto, e pienamente riaperto il rapporto con la società? Che ci si chiami Sofri o Pinco Pallino”(Michele Serra, la Repubblica, 24.6). In attesa di sapere chi mai sia finito in carcere “sé volente” e in quale paese un condannato per omicidio verrebbe chiamato dal Governo come consulente sulle carceri, buona la seconda: chiamate Pinco Pallino.