EJ Dickinson per “Daily Dot”
La “Pew Research” ha pubblicato uno studio sul futuro dell’intelligenza artificiale, dove un esperto ha annunciato che entro il 2025 i robot saranno diffusi come partner sessuali. L’argomento sarà oggetto di scontro e divisione, la pratica verrà deplorata così come oggi i critici fanno con i “selfie”, ritenendoli indicatori di degenerazione.
Non possiamo ancora dire che avere un robot per compagno sia normale come scattare una foto, ma la tecnologia in questo 2014 ha fatto passi da gigante, ideando macchine automatiche che offrono pompini come “Autoblow 2” o seghe come la mano bionica “Handie”, orsacchiotti per cunnilingus, vibratori all’avanguardia e simulatori avanzati di sesso come “Oculus Rift”.
Secondo uno studio del 2013 il 20% dei “millennial” messaggia regolarmente a letto. La tecnologia è diventata parte dell’intimità con applicazioni come “Nipple” e “Spreadsheets” che quantificano le attività sessuali, attribuiscono punteggi e creano statistiche relative alle proprie performance, da pubblicare sui social. Oppure determinano la bravura sotto alle lenzuola in base alla durata del sesso. I risultati appaiono tramite grafici o “sex emojis”. E’ nato anche il tracciatore di sesso portatile: si chiama “SexFit”, ed è un anello Bluetooth che avvolge il pene e rivela in tempo reale i dati della prestazione.
Per le donne sono stati ideati vari attrezzi per esercitare i muscoli vaginali. Si chiamano “kGoal”, “Skea”, “Luna Smart Bead, personal trainer con sensori tattili che rispondono a ogni contrazione, misurano il potenziale orgasmico e servono per rinforzare zone intime specifiche, riducendo il rischio di incontinenza e aumentando l’intensità del piacere.
Il 2014 è stato anche l’anno dello sdoganamento delle app di incontro come “Tinder”, usata ogni giorno da un miliardo di utenti. Sono nate molte alternative come Wyldfire, “Bumble”, “Mesh”. Gli scambisti e i single arrapati possono usare “Uplust” e “Mixxxer”. L’espressione “NSFW”, acronimo di “Not Suitable/Safe For Work”, che sta per non appropriato, continua a far chiudere forum e piattaforme, così gli utenti continuano a migrare in cerca di contenuti adulti leciti e ancora non si sa cosa offrirà loro il 2015.
Grazie a fisici e ingegneri che ambiscono a portare il mercato del “sex tech” alla Silicon Valley, sono stati inventati aggeggi strepitosi come “Hum”, vibratore che replica l’esperienza del sesso con un feedback di impulsi e vibrazioni, e “sex toys” come “OhMiBod’s Blue Motion” e “LovePalz” che permettono alle coppie di restare sessualmente connesse anche a distanza.
Questi giocattoli erotici stanno diventando più pratici e minimalisti, veri e propri oggetti di design, ma anche più sinistri, come il tenero peluche da cunnilingus “Teddy Love”. Si è cercato anche di superare il modello base dell’odiatissimo profilattico, proponendo il primo condom digitale, chiamato “Electric eel”, il sottile “Galactic Cap” e le mutande-preservativo “Scroguard”.
Per quanto riguarda il porno, non si può dire che sia diventato più realistico. Imperano ancora giunoniche bionde con tette spropositate e unghie affilate come artigli, ma si registra una tendenza più “naturale” nel campo della tecnologia. La compagnia porno “Naughty America” sta infatti sviluppando contenuti in 4k, più chiari dell’HD, e almeno altre due aziende stanno realizzando contenuti specifici per il visore a realtà virtuale “Oculus Rift”. Il futuro della masturbazione è ora.