1. PINO CORRIAS SU “IL VENERDÌ” FA A PEZZI ALFONSINA LA PAZZA, RE DI CHIACCHIERE & CIPRIA 2. ‘’ESSERE INCIAMPATO NELLA CAFONATA ULTRA KITSCH CONTRO LA MINISTRA MARIANNA MADIA – “CI SA FARE COL GELATO” - NON È SOLO UN IMPERDONABILE INCIAMPO PROFESSIONALE, UN FUORI TEMPO MASSIMO CHE SEGNALA L’INIZIO DI UN DECLINO’’ 3. ''DA NOEMI LETIZIA A VERONICA LARIO, DA SILVIA TOFFANIN A MARINA BERLUSCONI, SCALA LA SUA INTERA VITA PROFESSIONALE ALL’OMBRA PROFUMATA DELLE DONNE, PER CONQUISTARE LA COSA CHE PIACE DI PIÙ AGLI UOMINI: IL POTERE. DONNE ALTE DI GAMMA CHE SE LO COCCOLANO, GLI CONFIDANO I LORO SEGRETI, LO PROTEGGONO E GLI CHIEDONO PROTEZIONE'' 4. ''MONDADORI GLI REVOCA LA DIREZIONE DI ''TV SORRISI E CANZONI''. RADIO MONTECARLO SMETTE DI OSPITARE IL SUO SHOW . SI DIRADANO LE SUE APPARIZIONI IN TV. NON VA MEGLIO CON GLI SCOOP. IL SUO PENULTIMO È UN FALSO: LE FINTE FOTO DEL MATRIMONIO DI CLOONEY''

Pino Corrias per il Venerdì di Repubblica

 

pino corriaspino corrias

Può essere pure che Alfonsina la Pazza (copy Dagospia) al secolo Alfonso Signorini, re di chiacchiere & cipria, omosessuale, eroe del pettegolezzo e di una intera stagione di piccole pose di pessimo gusto, perda anche le virgole, dopo essersi giocato i capelli e il senno.

MARIANNA MADIA SU CHI CI SA FARE COL GELATOMARIANNA MADIA SU CHI CI SA FARE COL GELATO

 

Essere inciampato nella cafonata ultra kitsch contro la ministra Marianna Madia, fotografata e poi allegramente fucilata sul patibolo del suo rotocalco, il mitologico Chi, mentre lecca in santa pace un cono a tre gusti – “Ci sa fare col gelato” -  non è solo un imperdonabile inciampo professionale, un fuori tempo massimo che segnala l’inizio di un declino.

 

alfonso signorini l'ALTRA PARTE DI MEalfonso signorini l'ALTRA PARTE DI ME

Ma anche una sorpresa, al netto delle scuse recitate in tv “Se ho offeso mi dispiace”, per uno che al contrario di Eva nasce da una costola di femmina, e scala la sua intera vita professionale all’ombra profumata delle donne, per conquistare la cosa che piace di più agli uomini: il potere.

 

Donne alte di gamma, naturalmente, che se lo coccolano, gli confidano i loro segreti, lo proteggono e gli chiedono protezione. Donne insicure per definizione. Solitarie per autodifesa. Dalla lucente Valeriona Marini che in un memorabile pomeriggio a Sabaudia se lo portò a letto “ma solo per massaggiargli i suoi bellissimi piedi” e confidargli le sue pene d’amore.

alfonso signorinialfonso signorini

 

Alla malinconica Afef Tronchetti Provera che una volta alla settimana lo invita a colazione al Baretto chic di via Sant’Andrea, per esibirlo come suo personale micio di compagnia alle signore non etniche della Milano bene che ancora la snobbano, nonostante il reddito. Fino alla scontrosa Marina Berlusconi, la primogenita delle regine, che lo annovera tra i rari invitati estivi nella sua villa di Valbonne, in Provenza.

 

ALFONSO SIGNORINI  ALFONSO SIGNORINI

Sono sempre state le donne ad aprirgli il sentiero nel boschetto della sua vita glamour. L’ingresso nel mondo del rotocalco rosa, lo deve a Silvana Giacobini, così preveggente da assumerlo nel settimanale che di lì a pochi anni finirà per soffiarle. E’ Irene Ghergo, decana dell’intrattenimento, a chiamarlo in tv, dove filosofeggia in dialetto milanese e parla come la Teresa dei Legnanesi. Mentre è Simona Ventura a schiudergli le serrature delle infinite festicciole milanesi, dove multiple batterie di ganzi e stelline, illuminano la loro parabola, prima di spegnersi.

 

keep calm and alfonso signorinikeep calm and alfonso signorini

Con le spalle coperte e sempre fingendosi un ingenuo “cacciatore di notizie”, Signorini è stato capace di innovare il suo prodotto: da pettegolezzo ornamentale e per lo più inoffensivo, a gossip maligno con immediata ridondanza politica. Specie quando si trattava di rosolare Romano Prodi, o meglio ancora Flavia, la moglie, che spinge il trolley come una qualunque viaggiatrice di seconda classe. O il povero Walter Veltroni che trasportava l’ombrellone come un cilicio sulla spiaggia infocata. O l’amato/odiato Massimo D’Alema ridicolizzato per un maglioncino di finto cachemire indossato nientemeno che a Sankt Moritz.

NOEMI LETIZIA PRIMA E DOPO IL RESTYLING jpegNOEMI LETIZIA PRIMA E DOPO IL RESTYLING jpeg

 

Ma è nel periglioso triennio 2009/2011 quello intitolato alle proverbiali “donne & guai” che Signorini tocca il suo personale apogeo - quando esplodono i casi della bionda minorenne di Casoria, delle tariffe di Patrizia D’Addario, la escort barese, delle bugie di Ruby - perfezionandosi nel più acuminato spin doctor del suo re, Silvio Berlusconi.  A cui offre munizioni, sempre addolcite dal veleno.

I PROVINI DI NOEMI LETIZIA I PROVINI DI NOEMI LETIZIA

 

Alfonso è una miniatura di tutto, anche di Zelig. Nato nel 1964, con molti capelli, viene dai cieli grigi di Cormano, ma fin da bambino sogna le stelle finte del Planetario di Milano, molto prima di incapricciarsi di quelle quasi vere dello spettacolo. “I miei pomeriggi migliori li passavo a guardare le costellazioni. Ero un bambino triste e solitario”.

 

Ma anche dotato di una volontà di ferro. Studioso al punto da vantare una laurea in Filologia romanza alla Cattolica, che per cinque anni gli assicura la cattedra di Latino e Greco al Leone XIII, liceo dove i gesuiti, sempre caritatevoli, addestrano i piccoli eredi della classe dirigente milanese.

Veronica LarioVeronica Lario

 

Comincia lì ad assorbire notizie e a distribuirle. E’ svelto. E’ curioso. Politicamente si dichiara vicino a Comunione e liberazione. Compila le prime cronachette per la Provincia di Como. Approda agli inchiostri rosa del gossip da settimanale. Si conquista una seggiola nel Panorama di Carlo Rossella, non per nulla ribattezzato Rossella 2000.

 

alfonso signorini l'ALTRA PARTE DI MEalfonso signorini l'ALTRA PARTE DI ME

Vanta amicizie e le usa: con Nicoletta Mantovani aggancia Luciano Pavarotti, con Francesca Dellera entra nel penultimo girone berlusconiano, con Silvia Toffanin, fidanzata di Pier Silvio, fa il suo ingresso nel primo. Ora vota Forza Italia e lo fa sapere.

 

Esordisce in tv con Chiambretti. Si fa fotografare vestito da discolo con il lecca lecca in mano. Nel 2006 agguanta il timone di Chi. Due anni dopo anche quello di Tv sorrisi e canzoni. Diventa il direttore plenipotenziario di Mondadori, il re delle vendite in edicola, il cocco di Marina. Quando non è al telefono, non è su Radio Montecarlo a strillare “Amoree! Sei raffreddata? Racconta!”, non è in tv a pontificare su piccoli amori e grandi fratelli, suona il pianoforte, colleziona calzini colorati e qualche volta balla il Waka waka. Ma in genere il telefono perfeziona la sua condizione naturale. Lo indossa anche di notte come fosse Chanel, quando viene a visitarlo l’insonnia: “Se mi sento solo chiamo le mie amiche anche alle tre del mattino”.

alfonso signorinialfonso signorini

 

Quando Berlusconi, vestito ancora da presidente del Consiglio, viene pescato a festeggiare i 18 anni di una tale Noemi Letizia in una pizzeria al neon, senza riuscire a spiegare perché, Alfonso viene fatto rientrare di corsa da una spiaggia remota, dove sta prendendo il sole con il suo fidanzato di sempre, Paolo Galimberti.

 

ilary blasi e silvia toffanin mangiano in autogrillilary blasi e silvia toffanin mangiano in autogrill

E incaricato dallo stato maggiore arcoriano di una missione speciale: ripulire dove può il latte versato. Lui ci mette lo zelo imparato sui banchi di scuola quando da primo della classe “mi barricavo per non fare copiare nessuno”. Per mesi – spalla a spalla con l’avvocato Nicolò Ghedini e un frastornato Paolo Boniauti che cerca sempre di sparire dentro le tappezzerie - allestisce una fantastica narrazione riparatrice: trova un finto fidanzato a Noemi.

Premio Guido Carli Alfonso Signorini con Mara Carfagna Premio Guido Carli Alfonso Signorini con Mara Carfagna

 

Fa riconciliare Silvio e Veronica dentro il set di una finta luna di miele. Combatte contro l’invasione delle olgettine. Sventola prove sulla illibatezza delle cene eleganti. Trasforma Ruby in una educanda. E l’arzillo Silvio in un nonno che in ogni inquadratura sonnecchia inoffensivo tra i fiori e i nipotini. Ogni tanto gli sfugge una Mariagrazia Capone, una Nicole Minetti, ma poi rimedia con la new entry Francesca Pascale che indossa i panni della fidanzata ufficiale. Minimizza il ruolo di Giampiero Tarantini, coltivatore diretto di escort. Prova a sopire, nascondere, troncare. 

 

Ma a forza di frequentare scandali, di respirare la stessa aria di tipacci come Lele Mora, Fabrizio Corona, Emilio Fede, anche il nostre eroe rischia di farsi male. Il video girato da quattro carabinieri infedeli che nell’ottobre 2009 vogliono ricattare l’allora presidente pd della regione Lazio, Piero Marrazzo, stordito da cocaina e trans, finisce nelle sue mani, poi in quelle di Marina e infine del padre. Brutta storia di palude.

 

Come quella di Spyone. La strana agenzia fotografica che fa affari d’oro proprio con il settimanale di Signorini, e che risulterà intestata a un tale Alan Fiordelmondo, l’avvenente maestro di tennis del medesimo Signorini.

Premio Guido Carli Alfonso Signorini Premio Guido Carli Alfonso Signorini

 

Incrinature che offuscano la brillantezza delle sue giacche arancioni. Forse anche del suo fiuto. E di quelle fortune che gli propiziava la sua adorata maga Maddalena Anselmi. Mondadori gli revoca la direzione di Tv Sorrisi e canzoni in crisi di copie. Radio Montecarlo smette di ospitare il suo show del mattino. Si diradano le sue apparizioni in tv. Non va meglio con gli scoop. Il suo penultimo è un falso: le finte foto del matrimonio di George Clooney.

Alfonso SignoriniAlfonso Signorini

 

L’ultimo, una tragedia: “Ho avuto la leucemia”. Probabile che la sua epoca rosa, virata al nero, si sia chiusa a sua insaputa. Magari già quella notte del 12 novembre 2011 quando il suo capo se n’è uscito dimissionato da una porta secondaria del Quirinale. Con tutto il ventennio al seguito, gli scandali, gli imbrogli. E ora anche le macchie di gelato.

alfonso signorini valeria marini riccardo frezzaalfonso signorini valeria marini riccardo frezza

 

SIGNORINI BERLUSCONI MARINASIGNORINI BERLUSCONI MARINA

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…