POP IN SALOTTO - WOODSTOCK? COACHELLA? GLASTONBURY? MEGLIO LA REALTÀ VIRTUALE! SEMPRE PIÙ IN VOGA I CONCERTI IN LIVE STREAMING DA SPARARSI STRAVACCATI SUL PROPRIO DIVANO CON TUTTI I CONFORT: SARÀ COME SALTARE IN MEZZO AL DESERTO E PASSARSI UNA BIRRA CON BIEBER (VIDEO)
VIDEO - TOMORROWLAND 2014: 360 GRADI DI FOLLIA
Da http://www.thesundaytimes.co.uk
Non hai la minima speranza di essere in California il mese prossimo, in occasione del Coachella Festival, l’evento musicale più alla moda del mondo, più atteso dai brand, più inondato di celebrità? Non ti preoccupare. Per i poveri sfigati o per i più comodoni, l’evento più condiviso sui social media sarà disponibile per tutti come esperienza di realtà virtuale.
Trovati un Google Cardboard e anche tu potrai ritrovarti a saltare e sudare nel deserto afoso, passandoti una birra con Bieber e lamentandoti della reunion dei Guns N 'Roses che “non ne valeva davvero la pena”.
A 360 gradi dal comodo divano di casa, la prossima edizione del Coachella Valley Music and Arts Festival sarà per voi una strana combinazione esperienziale tra un dolce mal di mare, primi piani spaventosi sugli artisti e tanta follia.
Sia che il fenomeno della realtà virtuale decolli o meno, la moda del godersi un “concerto live” stravaccati a casa propria è già diventata un grosso business. Se non hai il biglietto per il festival di Glastonbury, il più famoso della Gran Bretagna, puoi rimanere connesso h24 da casa tua con il broadcast della BBC. La maggior parte dei concerti sono ormai disponibili in live streaming, dal Kendal Calling Festival in Inghilterra, al Lollapalooza e Bonnaroo in Usa, dal Paleo in Svizzera al Dour in Belgio. Il tuo calendario casalingo comprende anche il jazz fest in Francia e un weekend hip hop a Brooklyn.
Negli ultimi quattro anni, lo streaming di festival, concerti e Dj set è esploso. Tuttavia non è stato un percorso facile. Anche se la tecnologia progrediva e le connessioni miglioravano, i concerti in streaming facevano fatica a decollare. Poche persone erano veramente pronte a pagare uno spettacolo del genere. Spesso, i video erano noiosi da guardare, girati in modo rudimentale e in pessima qualità.
Coachella lanciò lo streaming nel 2011. Quell’anno 80 mila spettatori parteciparono fisicamente al festival, 4 milioni virtualmente. L’attività più intensa sui social network non proveniva dal deserto in California, ma dalle case degli spettatori. E pochi giorni dopo il festival, i biglietti per l’anno prossimo erano già esauriti. Lo stesso per un festival in Croazia che vide crescere vertiginosamente le adesioni dal 2014.
Senza la rottura di palle di stare seduto per ore su un prato, di sudare schiacciato come una sardina in mezzo a migliaia di scalmanati, di essere sballottolato da una parte all’altra durante i momenti di euforia. I migliori concerti si gustano da casa, in ottima qualità e tre dimensioni.