Mario Giordano per “Libero quotidiano”
RENZI RISPONDE AI LETTI SU L UNITA
Caro Matteo, e lo gnocco fritto? Il segretario del Pd detta linea: lo gnocco fritto si può mangiare. «Tanto non sono nemmeno ingrassato». La Fiorentina? «Ho fiducia». Veltroni? «Si legge sempre volentieri». I talk show? «Riesco a non vederli» L’Expo? «È un grande evento. Viva l’Italia». Velocità o qualità? «Discutere va bene. Ma alla fine bisogna decidere». Ci manca solo qualcuno che chieda consigli sul fidanzato o sul ménage coniugale e poi la Posta del Cuore del premier Renzi sarebbe perfetta.
Le risposte del resto sono già pronte, basta cambiare un po’ le domande: Matteo, litighiamo sempre, che faccio lo lascio? «Discutere va bene, ma alla fine bisogna decidere». Oppure: non sopporto più la solita minestra di mia moglie… «Ok allo gnocco fritto, tanto non sono nemmeno ingrassato».
renzi contestato alla festa dell unita a bologna 2
E comunque W l’Italia. La pagina del Premier del Cuore la potete trovare ogni sabato sull’Unità. Ci sono l’intestazione in corsivo confidenziale e la sua foto, in maniche di camicia e faccia pensosa, ripreso ovviamente mentre sta vergando le impegnative risposte. Renzi nel’immagine si atteggia un po’ a Vittorio Alfieri, ma in realtà quello che ne viene fuori a livello editoriale ricorda Donna Letizia.
O, peggio, ricorda quelle pagine di domande e risposte brevi che hanno fatto la fortuna delle riviste come Cioè: «Se faccio petting lei rimane incinta?» «No» oppure «È vero che se lo bacio poi lo devo sposare?» «Non dire scemenze». Ecco, Matteo, fa un po’ così. Lo stesso stile. Una certa Tina lo incoraggia: «Ricostruiamo il Pd», e lui replica: «Pronto! Ci dai una mano?». Rita gli chiede: «Pentito dell’appoggio a Marchionne?», e lui secco: «Io no. E tu?» (ma Rita appoggiava Marchionne? E lui come lo sa? Mah).
Giovanna si domanda: «Hai detto che sei più preoccupato del terrorismo che della Grecia. Non ti sembra di aver esagerato?», e lui si ferma al monosillabo: «No». Solo quello. Niente altro. Perfetta scuola Cioè. La rinata Unità ci teneva tanto a questa pagina. Si vede che hanno messo in campo tutti gli sforzi tipografici e redazionali possibili.
Ad aprire la rubrica, per dire, c’è un’insegnante di Bologna che ringrazia Renzi «per l’impegno e l’entusiasmo con cui affronta le varie situazioni», poi una partita Iva che gli esprime tutto il suo rispetto, poi ben due persone che hanno trovato lavoro con il Jobs Act e dunque esaltano l’intervento del governo contro l’occupazione. Capirete che non dev’essere stato facile, fra tanti insegnanti incazzati, disoccupati che non trovano lavoro e partite Iva che smadonnano recuperare tale cascata di ottimismo.
renzi contestato alla festa dell unita a bologna 7
Ma questa è la missione editoriale dell’Unità che anche ieri, per dire, ha infilato una serie di titoli così zuccherosi che pare sia richiesto ai lettori un test anti-diabetico: «Cresce l’industria, la ripresa c’è» (pag. 1), «Quasi mille crisi risolte, 180mila posti tutelati» (pag. 2), «Maggio da record: vola la produzione» (pag 2), «All’Ast di Terni ora c’è un futuro» (pag 3). Arrivati a pagina 5, per dire, siamo riusciti addirittura a sconfiggere la fame nel mondo: «Nel 2030 nessuno morirebbe più di malnutrizione».
RENZI NELLA SCUOLA ELEMENTARE A SIRACUSA
Lo vedi che ti combina il Matteo, a lasciarlo fare? Trova la soluzione a tutto, probabilmente anche a cefalee e raffreddori. Basta solo aspettare che l’Unità pubblichi la pagina di medicina… Per il momento c’è solo la pagina delle lettere. E purtroppo bisogna dire che qui, nonostante gli encomiabili sforzi dei compagni dell’Unità, qualche sottile malumore viene fuori comunque. Per esempio, oltre all’insegnante tutto positivo, ce n’è un altro che si lamenta: «Addio scuola pubblica», scrive.
Ma Renzi lo liquida come un asino ripetente: «Temo che abbia letto un’altra legge. Talvolta succede». Poi c’è Marco che anziché l’Unità vorrebbe in edicola Europa (gente strana, eh?) e si lamenta perché il Pd è nel Partito socialista europeo. Renzi ne approfitta per un’invocazione in salsa di miele: «Se smettiamo di litigare abbiamo un futuro ancora più grande». Infine c’è Paolo che incalza il premier: «E smettila di parlare di gufi. E poi sempre con questi toni trionfalistici da sbandierare. Stai esagerando».
E qui Matteo dà il massimo: «La produzione industriale sale, la disoccupazione scende. Tutto il resto è noia». Da Cioè a Califano, un bel passo avanti. E comunque W l’Italia, come cantava De Gregori. Insalata mista di renzismo in pillole. Nella pagina c’è tutto quel che serve: le promesse («sulle partite Iva ci saranno presto novità»), le bacchettate ai nemici («Fassina non può pretendere di riscrivere la storia»), il sostegno agli amici come il presidente della Calabria Oliverio («Dai Mario, il Pd è con te»), la retorica della luce sempre accesa a Palazzo Chigi («abbiamo lavorato tanto in queste ore…»).
IL TESTO DELLA CANZONE PER RENZI CANTATA DAI BIMBI DELLA SCUOLA LA SIRACUSA
Un lettore quasi si commuove: «Proviamo a cambiare tutto ciò che non funziona. Se non ci riusciremo pazienza. Almeno ci abbiamo provato». E Matteo, nel rispondere, riscopre il tono da boy scout: «Francesco, ci riusciremo», dice come se stesse recitando le promesse delle Giovani Marmotte.
C’è persino un tale che si preoccupa per il ritardo nella nomina del commissario di Bagnoli (gente strana/2 eh?), ma non stupitevi: è quello che ci vuole per offrire al premier il destro per un altro annuncio (la specialità della casa). Il commissario di Bagnoli (oh che meraviglia!) sarà nominato al prossimo Consiglio dei ministri, venerdì 17. E Matteo fa lo spiritoso sulla data: «Un abbraccio forte ai superstiziosi».
Ok d’accordo, un abbraccio ai superstiziosi. Il fatto è che con i superstiziosi possiamo anche farcela, ciò a cui è difficile sopravvivere sono i leccaculo. Giancarlo Fava, per dire, è uno dei pochi che in tutta la pagina dell’Unità firma una lettera con nome e cognome. E a cosa è dovuto tanto coraggio? Semplice. Dice: «Bravo Renzi: il primo premier che riforma il Paese dopo un trentennio di chiacchiere vuote».
Per fare certi duri attacchi, bisogna mostrare la faccia no? La risposta è altrettanto graffiante: «Un premier da solo non fa niente. Ma se il Pd fa il suo mestiere l’Italia cambia davvero #lavoltabuona». Donna Letizia torna la prossima settimana #postadelcuore #wl’italia #gnoccofritto. Astenersi stomaci deboli.