PUNTO E A CAPO..TE – UN GRANDISSIMO SCRITTORE, QUINDI COME PROUST UN EMERITO PETTEGOLO, RACCONTATO DA AMICI E NEMICI: UNA VITA (E UNA MORTE) SOTTO IL SEGNO DELLA MONDANA CATTIVERIA (COL BENE NON SI FA LETTERATURA)

Alessandro Gnocchi per “Il Giornale

 

TRUMAN CAPOTE TRUMAN CAPOTE

La «biografia corale» che George Plimpton, fondatore della Paris Review, ha dedicato a Truman Capote (1924-1984) avrebbe avuto l'approvazione dello scrittore. Non c'è niente di concreto da imparare sull'opera, per quello bisogna rivolgersi ai lavori di Gerald Clarke, ma calza perfettamente al personaggio.

 

Plimpton (1927-2003) ha incontrato «amici, nemici, conoscenti e detrattori» dell'autore di A sangue freddo e ha lasciato loro la parola. Il ritratto di Capote nasce dunque da stralci di intervista «montati» con abilità da Plimpton.

 

Il risultato è un volume divertente, Truman Capote (Garzanti, pagg. 464, euro 29; negli Usa uscì nel 1997) in cui l'aneddoto ha il sopravvento su tutto, forse anche sulla verità. Ma Capote era un principe del gossip e dunque non si sarebbe dispiaciuto.

 

GORE VIDAL GORE VIDAL

Nel volume di Plimpton, c'è tutto il Capote che vi aspettate, visto dagli occhi di testimoni (più o meno) attendibili: l'infanzia a Monroeville, 1800 abitanti in Alabama, l'amicizia con la vicina di casa Nelle Harper Lee, autrice de Il buio oltre la siepe, l'ascesa come scrittore, l'invenzione del romanzo-documento, i bestseller, il personaggio pubblico.

 

frank sinatrafrank sinatra

Particolarmente riuscita è la «fotografia» del Capote successivo all'uscita di A sangue freddo, il romanzo-verità del 1966 sulla strage di Holcomb, nel Kansas, dove due balordi, Perry Smith e Richard Hickok, sterminarono una famiglia di agricoltori prima di essere incarcerati e impiccati.

 

mia farrow e frank sinastramia farrow e frank sinastra

Le ricerche sul campo, l'amicizia con gli assassini e la vicenda editoriale sono fatti ormai notissimi. Dalle pagine di Plimpton però esce bene la cesura che A sangue freddo segna nella biografia di Capote. Il successo mondiale lo rende una celebrità. E proprio Capote tiene a battesimo l'epoca delle celebrità in cui viviamo.

 

Lo scrittore infatti festeggia A sangue freddo col famoso ballo in bianco e nero al Plaza Hotel (14 marzo 1966). L'evento entra a far parte della storia del costume. Basta guardare la lista degli invitati (oltre 400 vip) per capire che l'aristocrazia del denaro ha i giorni contati. Il concetto di «esclusivo» sta per diventare sempre più inclusivo.

 

Nel nuovo mondo il nobile decaduto convive col magnate rampante, il politico con l'attore, l'artista con la star (?) della televisione. Nel salone dell'albergo newyorchese sfilano rivali come Norman Mailer; divi come Frank Sinatra, Mia Farrow e Lauren Bacall; studiosi come John Kenneth Galbraith e Arthur Schlesinger jr. Accanto a loro c'è il potere vero: gli Agnelli, i Kennedy, i Paley...

lauren bacall africa 9lauren bacall africa 9

 

È un universo sganciato dalla realtà. Non c'è contrasto più stridente tra questa fiabesca serata in maschera, seguita anche dall'austero New York Times, e le contemporanee atrocità della guerra in Vietnam. Truman diventa il giocattolo più divertente dell'alta società. Ai ricconi, che fanno a gara per invitarlo, piacciono le sue cattiverie e i suoi pettegolezzi.

JACQUELINE KENNEDY E ARTHUR SCHLESINGER JRJACQUELINE KENNEDY E ARTHUR SCHLESINGER JR

 

Ma a Capote può bastare? Da un lato, la scalata è la rivincita su un'infanzia anonima. Dall'altro, lo scrittore cova rancore: i vampiri del bel mondo si nutrono del suo talento al punto che potrebbe anche essersi esaurito. Ed ecco la quadratura del cerchio.

 

La vacuità delle conversazioni pomeridiane, i finti scandali, il parlarsi addosso alternato allo sparlare degli amici: tutto questo non conterrà il romanzo dei nostri futili giorni, la ricerca del tempo perduto in formato tabloid? Capote comincia a scrivere Preghiere esaudite, a suo dire, ovviamente, un capolavoro. Si favoleggia di un dattiloscritto enorme: prima dimenticato in taxi, poi rubato dall'ex amante John O'Shea, comunque perduto dopo morte dell'autore.

gianni agnelli e marellla agnelligianni agnelli e marellla agnelli

 

Come andò a finire con Preghiere esaudite è risaputo. Alcuni capitoli sono pubblicati dalla rivista Esquire nel 1975-1976. È un trionfo di vendite ma anche il suicidio sociale di Capote, da quel momento cancellato dalla lista delle persone gradite. Capote ha messo in piazza la vita del jet set. Il velo della finzione è inesistente. Il brutto è che Truman picchia duro proprio sui suoi migliori amici come i Paley. Nessuno lo perdona. La sua compagnia, una volta ricercata, ora è motivo di vergogna.

MARILYN AVREBBE RICATTATO LA FAMIGLIA KENNEDY MARILYN AVREBBE RICATTATO LA FAMIGLIA KENNEDY

 

Un altro Capote sta per affacciarsi sulla scena. È il frequentatore di discoteche come lo Studio 54. Nello scantinato adibito a vip room, lo aspettano serate a base di vodka e droga. È facile incontrare Capote anche in locali gay dove invita gli amici eterosessuali per vedere cosa succede. Alla fine degli anni Settanta collabora con Interview, la rivista di Andy Warhol per la quale firma reportage-racconti meravigliosi, in parte raccolti in Musica per camaleonti (1980). Qualcosa però gli si è spezzato dentro.

 

Il telefono squilla sempre di meno. L'ispirazione va e viene, soprattutto va. Fa qualche tentativo risibile di disintossicarsi. Infine decide che non vale la pena di vivere da sobri e si incammina verso la morte per cirrosi epatica. Le sue ultime ore sono come minimo bizzarre, se vogliamo considerare degna di fede l'unica testimone, Joanne Carson.

 

stephen shore fotografa andy warhol e la sua factory 6stephen shore fotografa andy warhol e la sua factory 6Philip Seymour Hoffman Nei panni di Truman Capote Philip Seymour Hoffman Nei panni di Truman Capote

Capote, dopo l'ennesimo ricovero, decide di recarsi in California a casa dell'amica. Compra un biglietto di sola andata, forse ha capito di essere agli sgoccioli. Dalla sua ospite, si sente subito male. Joanne lo fa accomodare in un piccolo studio. Capote le impedisce di chiamare aiuto e continua a parlare, per ore. Quando tace, è solo per morire. La Carson resta a guardare «per rispettare le volontà di Truman».

 

 

Messaggio di Gore Vidal inviato a Johnny Carson, ex marito di Joanne e conduttore al quale Capote doveva il suo status di personaggio tv: «Sai, John, so quanto devi essere contrariato dal magistrale colpo propagandistico di Joanne di far morire Capote a casa sua. In segno di amicizia per te, prometto che morirò a casa tua». Johnny cercò in tutti i modi di inserire la battuta nello show prima di convincersi che sarebbe stata una cosa di pessimo gusto. Era destino che Capote se ne andasse sotto il segno della mondana cattiveria.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….