RAGGI OPACHI SUL CAMPIDOGLIO - LA SINDACA BAMBOLINA CEDE SOLO DOPO LA TELEFONATA NEL CUORE DELLA NOTTE DI GRILLO: “LA MURARO SI DEVE DIMETTERE” - LA RAGGI DIFENDE LA FEDELISSIMA: “ACCUSE RISIBILI, TORNERA’ IN GIUNTA” - OGGI GRILLO A ROMA CON DAVIDE CASALEGGIO - LA PARODIA DEL SUO VIDEO-HORROR DAL CAMPIDOGLIO

Condividi questo articolo


 

 

VIDEO - V FOR VIRGINIA: LA PARODIA

 

 

Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

 

VIRGINIA RAGGI HORROR VIRGINIA RAGGI HORROR

«Sono accuse risibili. Appena cadono, lei tornerà assessore ». Virginia Raggi rassicura i suoi, qualche minuto prima del video selfie notturno nel quale annuncia di aver accettato le dimissioni di Paola Muraro, raggiunta da avviso di garanzia: un video un po’ surreale, con la sindaca in primissimo piano mentre sullo sfondo giacciono seduti nella Sala delle

 

GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA

Bandiere i consiglieri a 5 Stelle, cupi e immobili. Una giornata lunghissima, che ha il suo culmine in piena notte, come avvenne per la revoca del capo di gabinetto Carla Raineri. Un timing che va spiegato. Perché il video selfie viene girato all’1.33 di notte.

 

Contemporaneamente l’Ansa batte una nota della Muraro: «Sono indagata, mi dimetto». All’1.48, ecco l’agenzia: la Raggi accetta le dimissioni. Ma qualcosa non quadra. Perché la Muraro sapeva di aver ricevuto l’avviso di garanzia già dal 7 dicembre. Cosa accade in questi 5 giorni? Cosa fa precipitare gli eventi nella notte? La Raggi e la Muraro nicchiano per giorni. Ma lunedì la notizia arriva ai giornali. E in Campidoglio scoppia il putiferio.

 

RAGGI MURARO RAGGI MURARO

Che fare? I consiglieri fanno pressione sulla Raggi. Beppe Grillo è a Genova per uno spettacolo. Con lui c’è Luigi Di Maio, che smentisce contatti con Muraro o Raggi. Stefano Vignaroli racconta: «La Muraro mi ha chiamato alle 22 circa. Era commossa. Mi dice che ha ricevuto l’avviso di garanzia ». Passano un paio d’ore, il tempo di concludere lo show, perché arrivi il diktat di Grillo: «La Muraro si deve dimettere». Fine della storia.

 

BEPPE GRILLO AL CAMPIDOGLIO BEPPE GRILLO AL CAMPIDOGLIO

Si allestisce il set per il video. Ma non è finita. La Raggi assume le deleghe e spiega ai suoi: «Noi siamo garantisti: in caso di avviso di garanzia, dimissioni ». Ma il bello viene dopo: «Le accuse sono inconsistenti: avrebbe sbagliato i codici dei rifiuti. Una roba che si sana con un’ammenda tra 600 e 2.000 euro. Aspettiamo di capire. Se le accuse, come credo, risulteranno infondate, tornerà al suo posto».

VIRGINIA RAGGI E LA SUA GIUNTA VIRGINIA RAGGI E LA SUA GIUNTA

 

Tra i parlamentari serpeggia il malumore. Vignaroli, da sempre amico leale, ha dubbi: «Lei ha fatto molto bene. Ma non possiamo rimanere appesi per mesi». Il momento chiave sarà a gennaio, quando si deciderà sul rinvio a giudizio. Le opposizioni chiedono che la Raggi spieghi in Aula. Oggi Grillo, vista la situazione, interrompe la «pausa », e torna a Roma, con Davide Casaleggio.

VIRGINIA RAGGI E PAOLA MURARO VIRGINIA RAGGI E PAOLA MURARO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…