RAGGI E SCINTILLE - DOMANI A SKY L’ULTIMO CONFRONTO FRA GIACHETTI E LA RAGGI - LA DIRETTRICE DI SKY TG24 SARAH VARETTO POLEMIZZA CON LUCIA ANNUNZIATA: “SIAMO TALMENTE CENTRALI CHE I NOSTRI COMPETITORS SENTONO DI DOVERCI CITARE, ANCHE SE IN MODO POCO ELEGANTE” - “QUESTA DOMANDA A SKY NON VE L'AVREBBERO FATTA”, AVEVA ROSICATO LUCY DOMENICA
Ernesto Menicucci e Maria Rosaria Spadaccino per il “Corriere della Sera - Roma”
La squadra della Raggi, i pulmini di Giachetti, le previsioni sul ballottaggio, le ultime schermaglie polemiche in vista del confronto di domani a Sky, sulla piazza del Campidoglio. Poi sarà solo chiusura della campagna: la Raggi a Ostia con Beppe Grillo, che sarà anche al comitato della pentastellata la notte del voto; il vicepresidente della Camera «all' aperto, ma è ancora una sorpresa», dicono i suoi.
Intanto, però, la Raggi ha già scoperto la prima difficoltà di fare (se vincerà) il sindaco: comporre la squadra. Da M5S fanno sapere che «siamo quasi pronti», e dallo staff trapela che Virginia potrebbe annunciare i suoi eventuali assessori «giovedì via Facebook».
Le caselle sarebbero «quasi tutte occupate», con la presenza di «tre o quattro donne» e alcuni nomi cominciano ad essere noti. Paolo Berdini andrà all' Urbanistica, il rugbista Andrea Lo Cicero allo sport, Daniele Frongia potrebbe essere il vicesindaco, dimettendosi da consigliere comunale. Nel Movimento, questa è una piccola «rivoluzione». Per il Bilancio, il nome giusto dovrebbe essere quello di Marcello Minenna, già dirigente della Consob, super-esperto di contratti derivati: a lui verrà affidato l' audit sul debito storico.
E i no? Tanti. Il primo è stato l' ex calciatore Damiano Tommasi, l' ultima - ieri - Rossana Rummo, direttrice generale delle Biblioteche del Ministero Beni Culturali: «Mi è stato proposto l' assessorato alla Cultura, ma ho declinato».
Proprio la Cultura è un nodo: ha detto no anche Tomaso Montanari. Al suo posto, si parla di Christian Raimo.
Prima della chiusura a Ostia, probabilmente, si saprà.
Proprio su quell' appuntamento interviene Stefano Esposito, senatore Pd: «Voglio proprio vedere chi ci sarà sotto al palco...».
Altra frecciata arriva dall' Unità.tv , dove ieri è comparso un audio di Micaela Quintavalle, «pasionaria» sindacalista Atac che dice ai suoi: «Se votate Cinque Stelle, diamo forza a Marcello De Vito che per me doveva essere il candidato e che si occuperà di trasporti». Risultato, De Vito è stato il «mister preferenze» in assoluto, con 6.451 voti ed è in pole position per fare il presidente dell' Assemblea Capitolina.
Giachetti, dal canto suo, incappa in una gaffe: «M5S è contrario a tutto, persino al cinema in piazza», dice il candidato dem. Peccato che, due ore prima, già Cinque Stelle aveva smentito che quel volantino fosse loro. L' altra disputa è sulle alleanze. Giachetti attacca: «Con Raggi ci sono Alemanno e CasaPound».
Il loro leader Simone Di Stefano prima dice di «essere più sconfortato se vince Giachetti», poi ripiega su una «equidistanza tra i due». Raggi ribatte: «Con il Pd ci sono Verdini, Marchini e Bertolaso». Se ne riparlerà domani sera a Sky, nel confronto che segue quello andato in onda sulla Rai.
Anche qui, qualche scintille. Ma non tra i candidati, bensì tra le emittenti. Dice Sarah Varetto, direttrice di Sky Tg24: «Siamo ormai talmente centrali che i nostri competitors sentono di doverci citare, anche se in modo poco elegante». Riferimento ad una battuta di Lucia Annunziata, domenica: «Questa domanda a Sky non ve l' avrebbero fatta», aveva detto la giornalista. E, a via Salaria, non l' hanno presa bene.