laura carafoli

REAL TIME, REAL SHOW - IL SUCCESSO DELL’EMITTENTE TV CHE HA SEDOTTO LE DONNE SENZA FICTION E GLI UOMINI SENZA TETTE E CULI - LAURA CARAFOLI: “IL NOSTRO SEGRETO? LAVORIAMO TUTTI IN UN OPEN SPACE, NON C’È SENSO GERARCHICO E C’È MERITOCRAZIA”

Alessandra Comazzi per “la Stampa”

LAURA CARAFOLILAURA CARAFOLI


Nello spot c’è Toto Cutugno che canta L’italiano, ma in cinese. Da domani è in onda su Real Time l’ultima produzione Discovery, protagonisti sei ragazzi sospesi tra Oriente e Occidente:  Italiani made in China. Casa madre americana, 224 Paesi collegati. 250 dipendenti in Italia, età media 35 anni, 53 per cento donne: nel pacchetto di Discovery ci sono, tra l’altro: Real Time (ottavo canale, due milioni di fan su Facebook), Dmax, Giallo, Focus, più Eurosport e, ultimo acquisto, Deejay Tv.

 

Caso unico, donne sono i capi di tre delle cinque aree del mondo in cui il colosso è suddiviso. Laura Carofoli, segno del Toro, ha 45 anni, un «bel marito conosciuto al liceo con il quale sto da trent’anni, un gatto meraviglioso di nome Gigiotto, nessun figlio ma quattro nipoti».

LAURA CARAFOLI  LAURA CARAFOLI

 

Quante ore al giorno lavora?
«Entro in ufficio alle 9, esco alle 19. Passo i weekend a Novara. Quando ero ragazza non vedevo l’ora di andarmene, adesso ci torno volentieri».


Si sente una donna di potere?
«Non mi ci sento nella sostanza, e neppure nella forma. Lavoriamo tutti in un open space, non ho un ufficio mio, non c’è senso gerarchico. Ma c’è meritocrazia. Ci sono obiettivi da raggiungere, l’indipendenza per ottenerli e il riconoscimento alla fine. E insomma, ogni giorno è una lotta».
 

nani real timenani real time

Come ha cominciato?
«Passione per la tv, fin da bambina. A Videonovara curavo la rassegna stampa del mattino. Intanto studiavo Filosofia a Milano. E facevo la maschera al Teatro Coccia. La provincia ti fa fare tanta fatica, ma dà energia, basso profilo, zitti e pedalare. Dopo la laurea, e molte esperienze, arrivo a Discovery, una realtà globale: l’Italia, che era considerato un mercato piccolo, adesso è leader mondiale».
 

Come fa le sue scelte?
«Gli americani producono tremila ore di tv l’anno da cui pescare. Ma non possiamo inzeppare i palinsesti di contenuti troppo Usa. Quindi ci sono le acquisizioni, dalla Bbc a esempio. E c’è la produzione di programmi originali. Real Time è diventato un punto di riferimento, e non soltanto per il pubblico femminile, target di partenza: abbiamo creato una programmazione verticale dove sposarsi, trovare casa, sapersi truccare, sono attività accessibili. Per primi abbiamo raccontato il “lifestyle”.

BENEDETTA PARODI SU REAL TIMEBENEDETTA PARODI SU REAL TIME

 

Ecco quindi questo Italiani made in China, le ricette di Benedetta Parodi in Molto bene, Enzo Miccio e Carla Gozzi in Shopping Night, Costantino della Gherardesca in Hair, ecco Antonio Polese nel Boss delle cerimonie, assai seguito anche dagli uomini».

A proposito di uomini: dov’è il sesso in Dmax?
«Non c’è. In effetti, è stata una sfida puntare al target maschile senza calcio e senza - posso dirlo? - culi e tette. E abbiamo vinto. Con il rugby che trasmette valori, con il Banco dei pugni che fa molto ridere, con Rimozione forzata. Dmax, nona tra le reti italiane, fa parte della cultura dei giovani maschi italiani».
 

ENZO MICCIO E CARLA GOZZIENZO MICCIO E CARLA GOZZI

Riceve raccomandazioni per programmi o persone?
«Mai. L’azienda deve funzionare. E solo con i numeri, ascolti, pubblicità, si ha libertà. Quindi, persone giuste e formazione continua, a partire da me».
 

E ora Deejay Tv: come la farete? Nomi, programmi?
«Prematuro. Certo, essendo la rete che si trova al 9 del telecomando, avrà un impronta generalista. Dovremo cercare programmi che facciano convogliare quel pubblico che non arriverebbe mai a Real Time o Dmax, senza perdere forza innovativa. Un’altra bella sfida».

COSTANTINO DELLA GHERARDESCA COSTANTINO DELLA GHERARDESCA

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”