star wars

SAGHE MENTALI - “LE MONDE” CONTRO LA DISNEY: LE CONDIZIONI PER VEDERE L’ANTEPRIMA DI “STAR WARS” SONO INACCETTABILI, TRA CODICE A BARRE PERSONALE, LUOGO E ORARIO SEGRETI FINO ALL’ULTIMO, E IMPEGNO SCRITTO A NON RIVELARE TRAMA E PERSONAGGI, PENA RISARCIMENTO DANNI

selfie con harrison fordselfie con harrison ford

da Le Monde

 

Come qualche altro miliardo di esseri umani, la pagina di cinema di Le Monde sta per scoprire il settimo capitolo della serie inaugurata trenta anni fa da George Lucas. Ma a noi toccherà pazientare fino a domani, mercoledì 16 dicembre, come il resto dei francesi.

 

Certo la Disney, che ha riscattato la Lucasfilm nel 2012, ci ha proposto di vedere Il “Risveglio della forza” già oggi, in anteprima per la stampa, ma le condizioni che ci ha posto ci sono sembrate inaccettabili.

il cast di star wars sul palcoil cast di star wars sul palcoharrison ford e mark hamillharrison ford e mark hamill

 

Come accade sempre più spesso per le grandi uscite hollywoodiane, esistono precauzioni che sconfinano nel grottesco: ottenere un codice a barre bidimensionale di accesso personale subordinato alla firma di un accordo vincolante, luogo ed orario della proiezione sono tenuti segreti fino alla vigilia e comunicati sul cellulare, la presenza è annunciata di agenti di sicurezza equipaggiati di binocoli a visione notturna, embargo critico fino a mercoledì 16 dicembre ore 9.01.

 

Il distributore ha essenzialmente voglia di controllare il contenuto degli articoli redatti dopo la proiezione. Il formulario che devono compilare i giornalisti desiderosi di assistere all’evento, in effetti chiede “di non rivelare elementi chiave della trama al fine di lasciare intatto il piacere dei futuri spettatori”. I critici cinematografici sono invitati a riconoscere che “le loro rivelazioni sul film a chiunque non l’abbia visto, costituirebbero un pregiudizio nei confronti di Disney/Lucasfilm, passibile di risarcimento».

jj abramsjj abrams

 

Nella mail che accompagnava il formulario, i mittenti intimano anche di tenere segreti “i legami che uniscono i personaggi”. Da memoria giornalistica, nessuna società di produzione finora aveva preteso di mischiare il contenuto di articoli di stampa e le conversazioni private dei giornalisti con le persone più prossime, minacciando accuse giudiziarie.

 

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Tutto ciò testimonia la natura dell’impresa “Guerre Stellari”: si tratta di giustificare agli occhi degli azionisti Disney il colossale investimento da 4 miliardi di euro per l’acquisto della Lucasfilm. Ogni decisione, compreso far obbedire la stampa, segue questo imperativo. Conveniamo che lo spoiler è un peccato, ma se non si parla né della trama del film, né dei personaggi che lo popolano, non restano che i paesaggi e i trucchi. 

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