STREGA DA RIDERE - DOMENICO STARNONE ALLA VIGILIA DEL PREMIO CHE VEDE LA MISTERIOSA ELENA FERRANTE COME FINALISTA: “CHE NOIA QUESTE VOCI, LA FERRANTE NON SONO IO…” (INFATTI E’ SUA MOGLIE ANITA RAJA)
Anticipazione da “Io Donna - Corriere della Sera”
«Quando morirò si scriveranno sei righe. Nelle prime tre: ha fatto l’insegnante. Nelle ultime: a lungo si è sospettato che fosse Elena Ferrante. Quello che sta in mezzo, romanzi, sceneggiature, pezzi di vita, tutto spazzato via».
Domenico Starnone si sfoga con "Io donna" nel numero in edicola sabato 27 giugno. E giura che Elena Ferrante, l'autrice-fenomeno del momento, in corsa per lo Strega il 2 luglio, non è un suo pseudonimo.
«Da dieci anni il sospetto che Elena Ferrante sia io, da solo o con mia moglie Anita Raja (che lavora nella casa editrice E/O, quella della Ferrante, ndr), ha generato una prassi definitiva, un’ombra stabilmente acquartierata nella mia vita» continua lo scrittore, premiato proprio con lo Strega nel 2001 per Via Gemito e autore di romanzi struggenti e feroci come Lacci (l’ultimo, pubblicato da Einaudi).
«All’inizio mi divertivo e mi arrabbiavo. Ora c’è solo noia. Sono troppo vecchio. Eppure, basterebbe confrontare le date dei miei e dei suoi libri, inconciliabili. Basterebbe riflettere: quella signora scrive in modo sorprendente per il nostro panorama, nessun italiano ha mai avuto la stessa capacità di tenere il lettore in pugno. Perché dovrei praticare l’anonimato? Ci vuole una pienezza di sé, un senso del proprio talento così forte da disdegnare qualunque conferma…».
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