de pasquale draghi rauti

LA SVOLTA DI DRAGHI: IL COMITATO SUGLI ATTI DELLE STRAGI NON SARA’ PIU’ GUIDATO DAL DIRETTORE DELL'ARCHIVIO DI STATO ANDREA DE PASQUALE MA SARA’ COORDINATO DA PALAZZO CHIGI -  SODDISFATTI I RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI DELLE VITTIME CHE AVEVANO CRITICATO DE PASQUALE: DA DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI ROMA AVEVA MANIFESTATO GRATITUDINE ALLA FAMIGLIA RAUTI PER AVER DONATO IL FONDO DOCUMENTARIO RELATIVO AL LUNGO ITINERARIO DI PINO RAUTI…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/versione-mughini-mi-colpisce-campagna-quot-fatto-rdquo-280145.htm

 

Giuseppe Baldessarro e Ilaria Venturi per “la Repubblica”

 

ANDREA DE PASQUALE

Non sarà Andrea De Pasquale, responsabile dell'Archivio centrale dello Stato, a guidare il comitato per la desecretazione degli atti sulle stragi. Il premier Draghi ha deciso che sarà la Presidenza del Consiglio a seguire direttamente i lavori.

 

Un annuncio che le associazioni dei familiari delle vittime accolgono come «un passo decisivo per la ricerca della verità» e che suona come una vittoria sul piano politico. Da mesi De Pasquale è nell'occhio del ciclone in quanto considerato un estimatore di Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, i cui militanti sono risultati coinvolti in diverse fasi della strategia della tensione. Circostanza che alimenta la sensazione delle vittime secondo cui il neo direttore dell'Archivio di Stato «possa garantire quegli apparati senza alcun interesse ad arrivare alla verità».

pino rauti

 

Su questa partita le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi del 2 agosto 1980, piazza Fontana e Brescia continuano a dare battaglia, annunciando di aver fatto richiesta di accesso agli atti per verificare la correttezza formale della nomina. Intanto incassano l'impegno del premier a dare impulso alle attività di desecretazione dei documenti dopo la direttiva emanata lo scorso 2 agosto, nel giorno del 41esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna (85 morti e oltre 200 feriti), che declassifica e rende disponibili all'Archivio dello Stato la documentazione su Gladio e la Loggia P2.

 

andrea de pasquale

Passaggi chiave, tanto più che a Bologna è in corso il processo sui mandanti della strage. Carte, dunque, che possono essere decisive nel fare piena luce sugli intrecci politici e criminali tra gli anni '70 e '80, una pagina nera del Paese. Draghi ha spiegato che seguirà personalmente il dossier e indicherà a presiedere il comitato consultivo, istituito per consentire un confronto tra le istituzioni interessate e i rappresentanti della societa civile e i familiari delle vittime di stragi, Roberto Chieppa, segretario generale di Palazzo Chigi.

 

Il premier ha incontrato ieri i presidenti delle Associazioni dei familiari delle vittime delle stragi Paolo Bolognesi (2 Agosto), Manlio Milani (piazza della Loggia a Brescia), Daria Bonfietti (Ustica) e la direttrice dell'Archivio storico Flamigni, Ilaria Moroni. «Per noi è importante che a presiedere il comitato non sia De Pasquale» il commento di Bolognesi. «In questi anni abbiamo trovato mille ostacoli nella ricerca della verità. Ora c'è una precisa volontà di migliorare le cose e il suo impegno per noi ha grande valore. Mi è parso sincero, poi come sempre verificheremo i fatti».

 

mario draghi in conferenza stampa

Draghi, aggiunge Milani, «ci ha detto che vuole che la dinamica di queste vicende, che anche lui ha vissuto, siano memoria collettiva e farà di tutto per la giustizia e la verità». Altre voci si alzano a favore di questo impegno, tra queste Eugenio Occorsio, figlio del giudice ucciso da Ordine Nuovo nel 1976: «Ci onora la sensibilità del presidente Draghi nei confronti della ricerca della verità su fatti drammatici ancora oscuri». Per Daria Bonfietti si tratta di «un oggettivo cambiamento di prospettiva.

 

Nelle parole di Draghi c'è un input politico nuovo. Così si spazzano via le resistenze che abbiamo riscontrato in altri momenti. In questi anni, non tutti hanno raccontato menzogne ma qualcuno lo ha fatto.

 

andrea de pasquale biblioteca nazionale roma 2

E noi a distanza di tanti anni non sappiamo ancora chi ha abbattuto un aereo civile in tempo di pace». Il premier ha annunciato un primo stanziamento per garantire l'operatività del Comitato e ha confermato la determinazione del Governo a far sì che le Amministrazioni diano "piena e immediata attuazione" alle Direttive del 2014 (Renzi) e del 2021 che dispongono la declassifica e il versamento all'Archivio da parte di tutti i Ministeri di documenti in loro possesso riguardanti le stragi tra il 1969 e il 1984 e di quelli concernenti Gladio e Loggia P2.

 

pino rauti

Rimane la critica sulla nomina di De Pasquale, dirigente bibliotecario, all'Archivio di Stato. Sul web prosegue la raccolta firme contro l'incarico voluto dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, mentre nel mondo accademico si sono mossi studiosi, storici e archivisti.

pino rauti pino rauti 2pino rauti pino rauti 3mario draghi in conferenza stampa 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…