1. BRIZZI, DOPO LE ACCUSE FIOCCANO I PRODUTTORI
Gloria Satta per ‘Il Messaggero’
Travolto dallo scandalo delle molestie sessuali, ora il regista campione al box office natalizio viene ricercato per nuovi film. Dopo Medusa, tocca a De Laurentiis: «Certo che tornerei a lavorare con lui»
IL CASO
Il vincitore italiano della battaglia di Natale ai botteghini è Fausto Brizzi. E ora tutti lo vogliono: il regista, travolto dalle accuse di molestie sessuali (formulate da alcune giovani attrici dal volto coperto nella trasmissione Le Iene), licenziato dalla Warner che ha oscurato il suo nome dai manifesti del film Poveri ma ricchissimi, non è ancora ricomparso in pubblico ma diversi produttori lo hanno contattato per offrirgli di lavorare.
Al di là dello scandalo e delle accuse tutte da provare, il suo talento non è stato messo in discussione: uno che riesce a incassare in un solo giorno, quello di Natale, oltre un milione di euro saltando in vetta alla top ten del box office, rappresenta una risorsa troppo grande che l'asfittico cinema italiano in sofferenza per il calo di presenze (a Santo Stefano pari a meno 11 per cento, un lieve miglioramento rispetto al -16 del 25 dicembre) non intende lasciarsi scappare.
DOPO LA TEMPESTA
Mentre il vincitore assoluto delle feste è Star Wars: gli ultimi Jedi che ha totalizzato 11.046.611 euro, Poveri ma ricchissimi, con Christian De Sica provvisto di ciuffo trumpiano, ha stracciato gli altri cinepanettoni incassando complessivamente 4.065.470. Natale da Chef di Neri Parenti con Massimo Boldi ha totalizzato 2.018.478, mentre Super Vacanze di Natale, collage delle migliori commedie Filmauro, si è accontentato di 520.152, ma il giorno di Natale si è difeso con onore: si è piazzato al decimo posto della top ten pur avendo potuto sfruttare in sala, per decisione degli esercenti, un solo spettacolo.
Passata la tempesta, Brizzi potrà lavorare con Medusa che ha congelato il contratto stipulato con lui prima che esplodesse il caso. Una decisione presa di comune accordo tra il regista e l'azienda che aspetta, come ha spiegato l'ad Giampaolo Letta, riscontri più affidabili del sensazionalismo tv e ha già condannato la gogna mediatica toccata all'autore di Notte prima degli esami. Sarebbe inoltre pronto ad affidare a Brizzi tre film, con la sua società di produzione Casanova, Luca Barbareschi che si trincera però dietro un «non dico nulla»: né una conferma né una smentita delle notizie circolate. Di certo non esistono contratti firmati.
SUCCESSO ANNUNCIATO
Il regista si è incontrato recentemente anche con un paio di produttori importanti che vogliono mantenere l'anonimato, ma sarebbero pronti a finanziargli un film. E in questo clima di «è ancora presto per parlarne», «la faccenda continua ad essere incandescente», c'è chi esce allo scoperto senza paura: «Certo che produrrei un nuovo film di Brizzi», esclama Aurelio De Laurentiis, «Fausto ha lavorato con me come sceneggiatore (dei cinepanettoni più fortunati, ndr) e la sua collaborazione è stata concreta, positiva. Se rifacessimo un film insieme, di sicuro sarebbe un grande successo».
Warner Bros non ha commentato il successo al botteghini di Poveri ma ricchissimi. RaiCinema, per bocca dell'ad Paolo Del Brocco, esulta per il successo di Wonder (2.621.174 euro), il toccante film con Julia Roberts: «Le storie di grandi sentimenti vincono sempre». Brizzi continua a tacere e, con la moglie Claudia Zanella e la loro piccola Nina Penelope, aspetta che la bufera passi. E che anche la sua verità possa venire a galla. Nel caso che ha messo a rumore il cinema italiano, non si escludono colpi di scena.
2. ABBRACCI-LAMPO E SPIE, LA GUERRA ALLE MOLESTIE DIVENTA UN DECALOGO - NUOVE MISURE ALLA TV NBC. «MA GLI ABUSI RESTANO»
Viviana Mazza per il Corriere della Sera
Dopo che Matt Lauer, presentatore-star di Nbc News , è stato licenziato per «comportamenti sessuali inappropriati», la rete Usa ha deciso di approvare una politica di «tolleranza zero»: una risposta che sembra pensata più per tutelarsi a scopi legali e di immagine che per affrontare davvero il problema dei rapporti di potere sul luogo di lavoro.
Lo racconta «Page Six», la pagina di gossip del New York Post : «Ai dipendenti è stato detto che, se scoprono tresche o relazioni inappropriate in ufficio, devono comunicarlo alle Risorse umane, ai loro superiori o alla linea telefonica anti molestie dell' azienda», ha detto una fonte anonima al tabloid.
«I membri dello staff sono scioccati perché ci si aspetta che facciano la spia contro gli amici». Secondo la stessa fonte, gli impiegati di Nbc sono stati avvertiti: se non denunciano i colleghi coinvolti, rischiano di essere loro stessi licenziati. Ci sarebbero regole dettagliate su come socializzare («mai condividere un taxi per tornare a casa») e persino sui saluti: «L' abbraccio con un collega dev' essere rapido, seguito da un immediato rilascio. Allontanarsi per evitare il contatto corporeo».
Il silenzio (o gli abbracci) non sono il problema principale: dopo gli scandali - dal magnate di Hollywood Harvey Weinstein al Congresso, dal mondo nelle news allo sport - la rivista Time ha nominato «persone dell' anno 2017» le «Silence Breakers», ma la «gender editor» del New York Times Jessica Bennett ha notato che, in molti casi, le donne non erano affatto silenziose. È che nessuno le ascoltava quando parlavano. È un problema di rapporti di potere: l' editorialista del Guardian Alissa Quart ha osservato che non è un caso se due settori molto «colpiti» siano il mondo del giornalismo e della tecnologia, dove ci sono diseguaglianze di potere e guadagni enormi.
HARVEY WEINSTEIN RENEE ZELWEGGER
Matt Lauer era il più pagato e famoso giornalista di Nbc : 25 milioni di dollari l' anno. Ha avuto rapporti con stagiste e dipendenti sfruttando la sua posizione di potere (aveva un bottone, alla scrivania, con cui serrare la porta senza alzarsi).
Dopo il licenziamento a inizio dicembre, la rete ha annunciato che avrebbe richiesto ai dipendenti di frequentare corsi anti molestie e che ci sarebbe stata una valutazione della «cultura» sul luogo di lavoro. Il presidente di Nbc News Andy Lack ha dichiarato che sono stati condotti colloqui con quaranta dipendenti.
Ma sono «i membri dello staff» o gli alti dirigenti i veri complici di Lauer?
Le «Silence Breakers» non hanno rotto il silenzio per ottenere regole sugli abbracci, ma per arrivare alla radice delle disuguaglianze. Come ha detto in una recente intervista con il blog La27esima Ora del Corriere Francesca Donner, che dirige la «gender initiative» del New York Times : «I luoghi di lavoro funzionano secondo gerarchie e dinamiche di potere. Le storie di molestie sessuali documentano abusi di potere. Ora una delle domande ricorrenti è quale sia la linea tra complimento e abuso. Dove va tracciata? Saranno i luoghi di lavoro a definirlo?».
le iene il weinstein italiano 3 le iene il weinstein italiano 4 le iene il weinstein italiano 1 le iene il weinstein italiano 2