antonino cannavacciuolo

LA TELEVISIONE FA MALE, DITE A CANNAVACCIUOLO DI SMETTERE - DAI FORNELLI ALLE TELECAMERE, SI FRIGGONO IL CERVELLO E SPARANO CAZZATE, DEL TIPO: "IL PUBBLICO SENTE CHE SONO UN CUOCO VERO" - “LA TELEVISIONE È INCREDIBILE, QUANDO DIVENTI FAMOSO..."

Licia Granello Per “la Repubblica”

 

ANTONINO CANNAVACCIUOLO E LA MOGLIE CINZIA PRIMATESTAANTONINO CANNAVACCIUOLO E LA MOGLIE CINZIA PRIMATESTA

L’UOMO è proprio come appare in tv: grande, grosso, con i capelli così neri che sembrano lustrati col lucido da scarpe. La moglie Cinzia, minuta, carina, mostra ridendo una foto che sembra scattata in un’altra vita. «Il suo primo giorno a Villa Crespi, 17 anni e 35 kg fa».

 

Cannavacciuolo sbuffa: da un anno non fuma, beve pochissimi alcolici, «perché la televisione richiede una certa disciplina». La vera battaglia da vincere adesso riguarda la pancia. Lui ci prova, ci mancherebbe: la salute, l’immagine e tutto il resto. Purtroppo c’è chi rema contro. «Ogni volta che provo a mettermi a dieta, i ragazzi della cucina mi accolgono con un casatiello appena sformato, un calzone fritto. E io come faccio? Chilli song mascalzoni veri!».

masterchef cannavacciuolo craccomasterchef cannavacciuolo cracco

 

Villa Crespi, il castelluccio incantato che si specchia nelle acque placide del lago d’Orta, è un cantiere: dalle tubazioni dell’acqua ai tendaggi, tutto sottosopra, messo a nudo. Tra l’umidità del lago e la complessità della struttura, gli interventi di manutenzione più che aggiornamenti ordinari sono operazioni a cuore aperto. E tra un mese esatto, si riapre.

 

CAMERE tres charmant comprese. «Se sono preoccupato? Il primo week end di apertura abbiamo trecento prenotati. Sarà meglio che sia tutto pronto». Burbero quanto basta, sveglio e determinato come pochi suoi colleghi sanno essere, Cannavacciuolo non è certamente un tipo ansioso.

 

antonino cannavacciuoloantonino cannavacciuolo

«Tutto merito della mia famiglia», spiega convinto. «Qualsiasi cosa ti succeda sul lavoro, quando torni a casa devi poterti rigenerare. Se questo non succede, allora sono guai». Cavalca l’onda maestosa della notorietà con la sicurezza di un campione di surf, in equilibrio perfetto tra abilità e gigioneria.

 

Governa tutto con il piglio del condottiero: il relais, gli impegni televisivi, i rapporti con gli sponsor, la divulgazione con la Cannavacciuolo Academy , e perfino i dettagli del nuovo libro, che esce martedì per Einaudi, «e quella è una casa editrice tosta, è la prima volta che fanno un libro di cucina».

 

masterchef bastianich cannavacciuolomasterchef bastianich cannavacciuolo

Habitué delle uscite editoriali (prima de “Il piatto forte è l’emozione” ha firmato un libro di ricette e un’autobiografia), “lo chef che ha unito l’Italia”, come recita la quarta di copertina, ha voluto fare un manuale dal sud a nord. Essere un napoletano amato urbi et orbi gli piace moltissimo. «Mi scrivono da ovunque, perché sentono che sono uno vero, che rispetta i colleghi e non ha mai smesso di fare il cuoco. Io continuo a cucinare. Da questo punto di vista, trentotto puntate di Cucine da Incubo sono un allenamento fantastico”.

 

MASTERCHEF NUOVA SERIE CON CANNAVACCIUOLOMASTERCHEF NUOVA SERIE CON CANNAVACCIUOLO

Gli hanno appena mandato un video del suo arrivo a Taranto per registrare una puntata di Master Chef. Una folla vociante assiepata lungo tutta la strada, i commenti dei passanti, “Ma chi arriva, il Papa?”. Hanno dovuto chiamare carabinieri. «Io le faccio volentieri, le foto, ma quando ci sono centinaia di persone ad aspettarti diventa complicato ».

MASTERCHEF  NUOVA SERIE CON CANNAVACCIUOLOMASTERCHEF NUOVA SERIE CON CANNAVACCIUOLO

 

Eppure, all’inizio il rapporto tra Cannavacciuolo e la televisione è stato piuttosto controverso. «A me proprio non interessava. È tutta colpa di Cinzia». Guarda la moglie, che annuisce. Se li avesse, riderebbe sotto i baffi. «Un giorno mi chiamano da Master Chef. Rispondo, Grazie non mi interessa.

 

Mi richiamano. Niente. La terza volta si spazientiscono, Almeno venga a sentire cosa abbiamo da proporle. La trasmissione comincia, ha successo, Cracco diventa il cuoco più famoso d’Italia. E Cinzia mi bacchetta, Vedi, potevi esserci tu. Ma io stavo bene dov’ero, ero concentrato sulla cucina, a caccia della terza stella Michelin, avevo appena comprato casa, aperto un posto bellissimo a Meta di Sorrento, sei camere e una terrazza da sogno. Poi è stata la volta di Cucine da incubo.

MASTERCHEF - CRACCO BARBIERI BASTIANICH CANNAVACCIUOLOMASTERCHEF - CRACCO BARBIERI BASTIANICH CANNAVACCIUOLO

 

Io manco sapevo di cosa parlavano, sono andato a cercare notizie su Internet. Volevano che andassi a fare un provino a Roma. Ho detto di no. E Cinzia, sempre lei!, mi dice: ma se vengono loro qui? Allora arrivano, mi visionano, mi dicono “le faremo sapere”. E io: invece facciamo così, voi dite a mia moglie che non vado bene e la chiudiamo qui».

 

Non è andata esattamente così, se è vero che le repliche di Cucine da Incubo continuano a primeggiare nelle classifiche degli ascolti e che, scritturato lo scorso anno come quarto giurato di Master Chef, ne è diventato rapidamente protagonista amatissimo. «Lo dico sinceramente: metà di me continua a dire “chi me l’ha fatto fare?”.

CANNAVACCIUOLO - CRACCOCANNAVACCIUOLO - CRACCO

 

L’altra metà ringrazia Cinzia per avermi spinto a farlo ». I tre anni che hanno sconvolto il mondo della famiglia Cannavacciuolo sono racchiusi in un numero: 1.700, ovvero il numero degli scontrini emessi il primo giorno di vita del Cafè Bistrò Cannavacciuolo a Novara.

 

ANTONINO CANNAVACCIUOLOANTONINO CANNAVACCIUOLO

«A metà giornata, mi telefona la cassiera, disperata: Non ce la faccio più, c’è una fila allucinante e la gente si lamenta che aspetta venti minuti per bere un caffè! Lì ho capito che la televisione richiede disciplina e organizzazione anche per tutto quello che succede dopo e intorno. Quando aprirò il prossimo bistrot – nel centro storico di Torino ndr – ci starò più attento».

 

Un progetto via l’altro, il più ambizioso riguarda l’acquisto di Villa Crespi, oggi in affitto, il più sentimentale l’apertura di un ristorante contadino sulla montagna di Vico Equense, il posto dov’è nato e dove suo padre, insegnante del locale Istituto Alberghiero, ha formato generazioni di cuochi.

 

Tonino è stato tra i suoi allievi migliori, insieme all’amico di sempre, Gennaro Esposito, anche lui bistellato. «Voglio fare un posto dove si cucina senza mediazioni tra la terra e la tavola, con lo spiedo, la brace e gli odori dell’orto, quello vero».

masterchef cannavacciuolomasterchef cannavacciuolo

 

È il rapporto con le radici a non fargli perdere il senso delle dimensioni: «La televisione è un volano incredibile. Ci sono gli sponsor, i contratti che ti danno tanti soldi, come da cuoco e basta non vedresti mai. Ma crescono anche la pressione e il numero delle persone che vogliono qualcosa da te. Devi imparare a difenderti. Io non credo che lo chef che si è sparato qualche settimana fa in Svizzera - Benoit Violier ndr - si sia suicidato in quanto cuoco.

 

ANTONINO CANNAVACCIUOLOANTONINO CANNAVACCIUOLO

Ci sono un sacco di mestieri stressanti e guai se ci pensiamo come una casta a parte. Però il ruolo dei cuochi è cambiato, quando diventi famoso tutto ti si stringe un po’ addosso, vieni giudicato ogni giorno, ogni servizio. E se sbagli, passare dalla star del momento allo status di incapace è un attimo. A me, per esempio, dopo la televisione è venuta più voglia di stare a casa. Sia come contatto umano, mia moglie, i miei figli, sia proprio come posto. Ci faccio più attenzione, come se fosse una cuccia che mi deve dare conforto».

ANTONINO CANNAVACCIUOLOANTONINO CANNAVACCIUOLO

 

 L’altro conforto è la cucina. «Il 20 marzo chiudiamo il cantiere, rimettiamo in funzione la cucina e fino a fine aprile sto blindato dentro con i miei ragazzi. Ne ho ventiquattro, quest’anno, molti giovanissimi. Qualcuno si perderà per strada, gli altri resteranno tutto l’anno. E non saranno mai da soli, perché la televisione è importante, ma i clienti devono sapere che sono ai fornelli, che mi occupo di loro, che cerco di non mancare mai un servizio».

CANNAVACCIUOLO 1CANNAVACCIUOLO 1ANTONINO CANNAVACCIUOLO E MARADONA ANTONINO CANNAVACCIUOLO E MARADONA

 

Ingombrante e un po’ guascone, come sempre. La televisione ha costruito tanti personaggi, ma Cannavacciuolo se l’è trovato già pronto, ciuffo ingellato e mani grandi. Dalla Campania con amore. E una sconfinata passione per il casatiello.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)