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TRASH-INATO VERSO IL BASSO – CRITICA UNANIME: IL PEGGIOR NAUFRAGIO NON E’ QUELLO DEI PARTECIPANTI ALL’ISOLA DEI FAMOSI, MA DI PIERO CHIAMBRETTI CHE FA IL DOPOISOLA – UNO DEI PERSONAGGI PIU’ GENIALI DELLA NOSTRA TV SI E’ RIDOTTO A FARE IL BISCARDI DELL’HONDURAS CON LE “FASI SALIENTI” DELLA PUNTATA

1 - GRAND HOTEL CHIAMBRETTI

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Nanni Delbecchi per il "Fatto Quotidiano”

 

Se i naufraghi si giudicano dal mare in cui sono finiti, allora non c' è dubbio, il peggior naufragio dell' anno è quello di Grand Hotel Chiambretti. Che uno dei personaggi un tempo più geniali della nostra Tv sia finito a fare il lobby boy dell' Isola dei famosi nell' edizione più trash di sempre, si sia ridotto a fare il Biscardi dell' Honduras in una specie di processo del martedì con tanto di fasi salienti della puntata, è una cosa che prima fa tristezza e poi nient' altro, si è già cambiato canale.

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Probabilmente era l' unico modo per salvare la baracca, e allora anche Pierino ha fatto come la Ventura, qualunque cosa pur di non scomparire. Ventura, Bonolis, Chiambretti… nei rari momenti in cui non parla spagnolo, l' ex Grand Hotel Canale 5 si sta trasformando in un sinistro castello dei fantasmi, in una inconscia autobiografia terminale.

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Del tocco che fu Chiambretti ha conservato il gusto per i freak e per il pecoreccio, laddove l' Isola gli dà una sciagurata mano, un' insalata tette, culi, piselli e bollini, pupe, secchioni, squinzie che non potendolo fare ai Caraibi si spogliano direttamente in studio, una dea più bondage che bendata, il sirenetto Cristiano Malgioglio depositario dei peggiori doppi sensi. "Le piace il cazzotto del pugile Fragomeni?" "Quando era lei sull' isola ha visto molti uccelli strani?". Per chi si ricorda di che cosa è stata la Tv di Chiambretti, davvero un colpo basso. Tanto valeva travestirsi da Umberto Smaila, e rifare Colpo grosso.

 

 

2 - IL TRISTE DESTINO DI PIERINO SULLE SPIAGGE D' HONDURAS

Francesco Specchia per “Libero Quotidiano”

 

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Piero Chiambretti, detto Pierino anche se è del '56, è nato ad Aosta, tifa Torino ed è stata una delle menti più aguzze della tv. Anzi, direi -mutatis mutandis (più mutande, considerate le ultime performance...), che, per la televisione italiana, Pierino ha significato quel che Robin William ha significato per il cinema americano.
Chiambretti è stato d' una geniale tenerezza nei programmi per ragazzi (Big!). Ha aperto la strada a tutte Le Iene del mondo col Portalettere. Ha sdoganato la narcosi della cultura in tv, rendendo le università una specie di Late Show ne Il Laureato.

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Ha impresso la sua indimenticata svolta satirica ai Festival e Dopofestival sanremesi. Ha dato al nulla catodico il senso del samba con Chiambretti c' è. E ha concesso alla posterità il più stralunato, grottesco, fantasmagorico programma di terza serata d' ogni tempo, quel Markette che, nelle sue successive reincarnazioni, ha spinto nella notte, sempre più in là, veri distillati d' intelligenza. Mi si chiederà: perché evocare i successi di Pierino? Perché preferisco ricordarlo da vivo.

 

Metaforicamente - ovvio - il Grand Hotel Chiambretti (martedì, Canale 5, terza serata) dedicato al dopo-Isola dei Famosi è davvero un naufragio mortale che oltrepassa le spiagge affollate di vip, semivip e simoneventura nell' Honduras. Non è una questione di ascolti, intendiamoci. Quelli vanno bene. Il problema è tutto il resto.

 

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Fa mestizia vedere Cristiano Malgioglio, grande paroliere e nuova musa chiambrettiana (Costantino Della Gherardesca ha un certo punto non ne ha potuto più e ha scelto, con successo, altri lidi) affogare nei doppiasensi del tipo: «Le piace il cazzotto del pugile Fragomeni?» o «Quand' era lei sull' Isola ha visto molti uccelli strani?». E fa malinconia osservare la potente ironia di Piero diluita tra ragazze poppute, spogliarelli, piselloni. Seguendo Chiambretti da anni, mi ricordo esattamente il periodo in cui l' ex enfant prodige ha iniziato la sua lenta discesa verso il trash irredento.

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Era il marzo del 2009. A Chiambretti Night Pierino invitò Maurizia Paradiso che, a culo scoperto, svenì in diretta tra urla e parolacce che affondavano nell' aria, prive di senso e di una monotonia inumana. Fece un botto d' ascolti e Piero la richiamò quattro volte, con lo stesso svenimento. Da allora solo qualche sprazzo di originalità e ironia. Complimenti allo share, una prece al genio che fu...

 

 

 

3 - PIERINO E QUEGLI ANFRATTI DEL GRAND HOTEL

 

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Antonio Dipollina per ”la Repubblica”

 

L’OVVIA, atroce difficoltà di far parodia su una cosa come L’isola dei famosi, le altrettanto ovvie e solite titubanze a lanciarsi davvero in un programma nuovo, più il resto del mondo televisivo che appena concede un’intervista dice: eh, ma quella volta di Chiambretti con Cossiga…

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Piero Chiambretti non esce da questo loop, porta il suo Grand Hotel (martedì sul tardi a Canale 5) addosso all’Isola, gioca facile dichiarando quanto gli fa ribrezzo ovvero lo diverte assai: e stavolta sembra di avvertire anche una sorta di bonolismo senza birignao nel cercare un doppio senso via l’altro, purché siano plateali e non da snobbone come il collega.

 

Morale, quando faceva il Grand Hotel e basta le cose migliori erano sempre piccoli anfratti di stacchi, spot, parentesi-show da trenta secondi, musiche etc. Adesso sono altrettanti pertugi (ops) in cui Pierino riesce a infilare anfratti degli anfratti del Grand Hotel. Va così e chissà se è colpa di qualcuno.

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