Arianna Finos per “la Repubblica”
“AAA cercasi prostitute per un film di Quentin Tarantino”. L’offerta di lavoro, apparsa a sorpresa sulla pagina Facebook di un’agenzia di Los Angeles, ha fatto insorgere i movimenti femministi, che da tempo denunciano le descrizioni sessiste dei personaggi femminili negli annunci di casting. “Whores for Quentin Tarantino project” era un annuncio che riguarda un film western di cui il regista, secondo il sito Indiewire, sarebbe soltanto produttore, mentre a dirigerlo ci sarebbe una donna.
Viste le reazioni e di protesta, il post è stato subito rimosso. Non si cercavano prostitute generiche ma “di origine caucasica, tra i 18 e i 35 anni, con seno, ciglia e colore dei capelli naturali, fedeli al periodo storico”. Seguivano richiesta di taglia specifica, con richiesta di foto e misure allegate.
Le riprese del film sono previste tra il 21 e il 25 giugno a Los Angeles. Le reazioni più forti sono state quelle del blog Women and Hollywood, anche perché pare che l’agenzia in questione avesse avuto già problemi analoghi. La parola prostituta sarebbe stata riportata direttamente dalla sceneggiatura, ma per il blog «porta con sé un bagaglio immenso ed è la sintesi del tipico sessismo ipocrita di Hollywood ».
Lo scorso anno Rose McGowan, attrice di Grindhouse (film firmato a quattro mani da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez), twittò i dettagli dell’annuncio per un personaggio femminile in un film di Adam Sandler che chiedeva alle donne di indossare vestiti che “mettono fuori l’armamentario” con “reggiseni push up incoraggianti”.
Altrettanto combattivo l’account Twitter, curato dalla cineasta Ross Puttman, @femscriptintros, in cui sono raccolte le descrizioni sessiste delle sceneggiature, come “sembra una donna di mezz’età ma che potenzialmente potrebbe essere carina se vestita in modo diverso” e “una donna carina anche senza trucco”.