Estratto dell’articolo di Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano”
Mara Venier ha trentanove di febbre, occhiali da sole a mascherare gli occhi lucidi, tre dita dei piedi doloranti, forse il mignolo fratturato ("sarebbe la terza volta") e i legamenti rovinati ("grazie a un incidente in diretta con Luca Giurato: mi dovevo operare anni fa, ho evitato. Appena finisce la trasmissione, neanche torno in camerino, tolgo i tacchi e ogni volta ho il ginocchio gonfio"). Eppure: "Quando si accende l' occhio della telecamera non sento nulla, scatta la magia, vado avanti e penso: 'Col cazzo che mi arrendo'". […]
[…] mi sono sposata nel 1968. In pieno '68. […] Ho detto sì a Francesco Ferracini il 13 giugno di quell' anno, e già incinta: lui era il più bel ragazzo di Venezia e dopo la cerimonia mi ha comunicato: 'Questa sera parto per Roma, ho un lavoro'. […] Da quel giorno […] è scomparso e per un lungo periodo.
mara venier roberto d agostino
[…] Lei di cosa viveva?
Sfilate con i campionari: arrivavano i rappresentanti con un furgone pieno di vestiti, quindi andavamo per negozi e indossavo gli abiti per i proprietari degli esercizi. Prendevo 5.000 lire al giorno.
Nel frattempo suo marito?
Dopo un anno di latitanza non ne potevo più, la situazione era insostenibile, e poi ogni volta che uscivo di casa sentivo il quartiere mormorarmi dietro, ero quella messa incinta e abbandonata. […] Così parto per Roma per chiudere […] Arrivo alla stazione di Roma e Francesco mi viene a prendere in Rolls Royce con altri amici; Roberto Capucci alla guida. […]
E poi?
Francesco viveva in un appartamento di artisti, tutti omosessuali, non venivo considerata, tanto da farmi dormire per giorni su un divano.
Come si è "alzata", da quel divano?
Grazie a Roberto Capucci: 'Devo realizzare un servizio per una rivista statunitense, vuoi farmi da modella?'. E Accetto e da Cenerentola mi tramuta in principessa: sette giorni di lavoro per 700 mila lire di paga: un piccolo tesoro che investo in un affitto e strappo mio marito da quella casa.
[…] Grazie a suo marito è entrata nel cinema.
Francesco puntava molto su un suo futuro da attore e ogni tanto lo accompagnavo sui set; in una di queste occasioni il regista, Sergio Capogna, mi vede e assegna il ruolo da protagonista di una storia tratta da Pratolini.
[…] Come andava a scuola?
Asina. […] Frequentavo un mondo di persone colte e impegnate: attori, registi e fotografi; da loro apprendevo. […] Conoscevo la vita, sapevo cosa vuol dire il bisogno; sin da bambina mamma mi spediva dai ferrovieri per i conti delle riparazioni, e ci andavo nonostante la vergogna: 'Mara, se non incassi, non mangiamo', mentre papà mi chiedeva di fermarmi per l' acquisto di due sigarette Alpha. Due.
Politicamente, suo padre?
Fan di Almirante.
[…] Sul suo primo set conosce Pier Paolo Capponi.
Poi padre del mio secondo figlio. Lui era un attore molto impegnato, non di sinistra, di più, e grazie a lui scopro un altro mondo, quello di Gian Maria e Claudio Volonté.
Pci e dintorni.
In piazza Farnese esisteva la libreria 'Il tempo ritrovato', il proprietario era nostro amico, esponente comunista; allora ci ritrovavamo lì: parlavano, progettavano, si illudevano; nel frattempo decido di aprire a Campo de' Fiori un negozio di vestiti usati. Di stracci. E lo chiamo 'Al tempo perso'.
[…] Una volta con Gabriella (Ferri) e i nostri figli piccoli, siamo andate a picchettare in un palazzo di via del Governo Vecchio: tre giorni ferme lì. […] Gabriella Ferri? Abbiamo passato anni insieme, un talento incredibile, ma profondamente insicura e tormentata. Troppo spesso folle. […] Credo di averle salvato la vita in due o tre occasioni: una volta a Pescara l' ho trovata in piedi sul cornicione, si voleva buttare di sotto, io aggrappata a lei, e sotto la polizia e i vigili del fuoco.
[…] Ero amica di tutti i delinquenti di Campo de' Fiori: venivano a trovare me e la mia socia romagnola, una bonissima; non solo: vicino a noi c'era la caserma dei carabinieri, e il comandante frequentava il negozio e ci corteggiava.
[…] Droga?
Tantissima, ma non ci sono mai realmente caduta. Ricordo una sera nella casa di campagna di Claudio Volonté, situazione molto hippy, con mia mamma presente: a fine cena era un classico sedersi in circolo e passarsi la canna.
Con sua madre?
Non mi sottraevo mai al rito, anche se non aspiravo. Quindi la prendo e tiro un paio di boccate, subito dopo la passo a mamma: 'Cos' è 'sta roba?'.
Fuma o si offendono.
Ubbidisce: una delle serate più divertenti della mia vita.
[…] Gian Maria Volonté.
L' ho conosciuto bene dopo il suicidio di suo fratello Claudio, allora mio migliore amico. La settimana successiva alla sua morte, ci arriva una lettera scritta dallo stesso Claudio poco prima del gesto finale; quella lettera l'ho portata a Gian Maria. Lui e il mio compagno di allora erano molto affini politicamente.
[…] a Campo de’ Fiori ha convissuto a lungo con Melania Rizzoli, oggi assessore in Lombardia.
Otto anni e sono i più divertenti della mia vita: eravamo felici e non lo sapevamo; io portavo in dote il mondo dello spettacolo, lei frequentava i politici, era medico di molti di loro.
Ha frequentato il potere.
Non mi ha mai particolarmente affascinato, molti neanche li conoscevo: a loro preferivo uno come Renzo Arbore; però per evitare gaffe Melania mi preparava su nomi e ruoli; bonariamente mi rimproverava perché non ero e non sono in grado di utilizzare il 'lei'.
Tra i politici c' era pure Bettino Craxi.
Quando sono rimasta incinta di Renzo (Arbore), ho subito avuto problemi e minacce di aborto, quindi giornate intere a letto: ogni tanto passava a casa per vedere la situazione e magari Melania gli bucava il dito per misurare l' insulina.
[…] Lei incarna anche la leggerezza degli anni Ottanta.
Davvero? Non credevo.
Complice il matrimonio con Calà
E passo da una storia d' amore con un attore impegnato e di sinistra a Jerry, esattamente l' opposto: avevo voglia di ridere e di spensieratezza; lui allo stesso tempo ricopriva il ruolo del compagno e del figlio. […] L’ho beccato al bagno della nostra festa di matrimonio mentre pomiciava con una. Incontenibile.
Lei come madre.
Ingombrante. Un giorno prendo il motorino e vado a prendere mia figlia a scuola, lei era in prima media; il giorno dopo mi guarda e gelida mi dice: 'Non farlo mai più, tutti i miei amici ti hanno guardato il culo e hanno detto che sei bella'.
[…] Sabrina Ferilli è l'amica del cuore. […] Simpatica, profonda, commovente. Mi fa riflettere. Mi chiama e mi segnala un articolo di giornale; se fosse un uomo la sposerei subito.
Siamo a un anno dal #Metoo
E allora ribadisco un concetto: bisogna differenziare tra molestia e violenza, altrimenti la confusione è totale. […] Se uno ti corteggia in un certo modo, magari piazza la mano sul ginocchio, non è violenza, e basta dargli due pizze in faccia. […] Con me purtroppo non ci provano più, quindi non parlo a titolo personale, ma se continuiamo così terrorizziamo gli uomini.
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