LE ETNO-PARANOIE DEGLI AMERICANI CONSERVATORI: INSULTI RAZZISTI ALLA PRIMA MISS AMERICA DI ORIGINE INDIANA

Danilo Taino per "Corriere della Sera"

Se una bellissima ragazza di origine indiana diventa Miss America 2014, viene da pensare a come il mondo sia cambiato. Come l'idea di estetica sia diventata globale e abbia penetrato l'Occidente. Vero, ma è meglio non correre. Nina Davuluri, 24 anni, incoronata due giorni fa, è più o meno la perfezione, non solo fisica: è il modello voluto da qualsiasi famiglia asiatica emigrata negli Stati Uniti, brillante negli studi, nello sport, al pianoforte, determinata e disciplinata.

Una ragazza che vince sempre, come dev'essere in America. Il problema è che non a tutti piace, anzi solleva risse ideologiche. Molti avrebbero preferito che la corona andasse a Theresa Vail, Miss Kansas, una molto tatuata sergente dell'Esercito, corpo dei dentisti: se si chiama Miss America e non Miss India qualcosa di patriottico dovrà pure avere. Da qui polemiche e confusione etnico-paranoica sui social media.

Miss Davuluri è stata eletta domenica sera. Da quel momento, se ne sono occupati in parecchi su Twitter. Congratulazioni a parte, molti hanno potuto dare libertà alle loro fobie. Una certa Elizabeth ha twittato che «hanno appena scelto una musulmana come Miss America. Deve aver fatto felice Obama». Meredith: «Questa è Miss America, non Miss Paese Straniero».

E Jake: «Come diavolo è possibile che una straniera vinca Miss America? È un'araba #idiots». Nina a dire il vero è di origine indiana, non araba, ed è pure americana: è nata nel 1989 a Syracuse, nello Stato di New York, da una madre specialista di software e un padre medico. I genitori sono arrivati negli Stati Uniti trent'anni fa dallo Stato indiano dell'Andhra Pradesh. Famiglia Telugu, un gruppo etnico numeroso. Indù. Quindi non è nemmeno musulmana, come non lo è Barack Obama.

Questi americani scesi sul piede di guerra devono essere rimasti scioccati dalla cosiddetta «prova di talento» interpretata da Nina (il concorso si basa non solo sull'aspetto fisico delle partecipanti ma anche su prove intellettuali e di abilità): una danza indiana definita «fusion», nel senso che aveva accenti in stile Bollywood.

Il bellissimo sari rosso che indossava durante il ballo e i piedi nudi avranno forse scosso le nozioni di geografia, oltre che irritato a causa della diversità rispetto, per dire, agli stivali e alle gonne delle danze folk americane. Non sarà piaciuto nemmeno il fatto che per il secondo anno consecutivo il titolo sia andato a una Miss New York: per alcuni, luogo già di suo non del tutto americano.

Fatto sta che, proteste o no, la corona di regina nel 2014 sarà portata da questa ragazza decisamente non wasp (acronimo di «white anglo-saxon protestant», ndr), pelle scura e capelli nerissimi. Per l'America è una prima volta. Una politica democratica, Grace Meng, si è congratulata e ha paragonato la vittoria di oggi a quella di Bess Myerson nel 1945, la prima ebrea a diventare Miss America. «Stiamo facendo la storia», ha commentato Nina domenica sera, sul palco assieme a un'altra finalista, Crystal Lee, di origine cinese (Miss California).

Se è esatta la biografia che circola, Nina Davuluri è una ragazza straordinaria. Ha frequentato la Michigan University e lì ha raccolto una messe di premi. Si è laureata in Scienze cognitive e comportamenti cerebrali. Ora vuole diventare medico, come da tradizione di famiglia: cardiologa. Come si è visto, vince concorsi. Danza. Ma suona anche il pianoforte. Parla la lingua Telugu. È molto sportiva. Coltiva pomodori e griglia lei stessa il suo chicken tikka (piatto tradizionale indiano a base di pollo, ndr). A proposito di dieta, per diventare Miss è anche dimagrita di 23 chili, da 76 a 53, in due anni: anche una volontà di ferro, insomma.

Un neo. La sera in cui fu eletta Miss New York 2013, nell'entusiasmo della festa disse (in privato ma con testimoni) che avrebbe puntato a Miss America e avrebbe preso il posto di quella «grassona» (il termine era un po' più forte) di Mallory Hagan, la bionda newyorkese che vinse l'anno scorso. Si è saputo. Mallory è però stata generosa: le ha posato ugualmente la corona sulla testa. Per fortuna anche le ragazze asiatiche non sono poi perfette.

 

miss america nina davuluri miss america nina davuluri miss america nina davuluri miss america nina davuluri miss america nina davuluri

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...