Carlotta Scozzari per Dagospia
In occasione di un incontro che si è tenuto a metà novembre con 20 studenti dell'Mba, il guru finanziario Warren Buffett, conosciuto anche come l'oracolo di Omaha, ha sintetizzato in modo efficace la nascita e il propagarsi della crisi economico-finanziaria del 2007-2008, di cui si continuano ad avvertire gli effetti. Buffett, in particolare, come riferisce "Business Insider", ha risposto a uno studente che gli domandava perché avesse investito in Goldman Sachs in piena crisi finanziaria.
George BushNel replicare, l'oracolo di Omaha non soltanto ha descritto minuziosamente lo scenario di riferimento dell'economia ma ha anche apertamente elogiato l'operato dell'ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Ecco quel che ha detto Buffett, ripercorrendo la situazione economico-finanziari esistente all'epoca del crac della banca d'affari Lehman Brothers, risalente al settembre del 2008: "I fondi monetari avevano in pancia numerose obbligazioni Lehman. Così, dal giorno alla notte, mentre oltre 30 milioni di americani credevano che i fondi monetari fossero sicuri, Lehman saltò".
BARACK OBAMA E GEORGE BUSH jpegSi aprì così una fase di profonda difficoltà per quei fondi. Come ha spiegato Buffett, c'erano oltre 3mila miliardi investiti nei prodotti di mercato monetario e 175 miliardi sparirono in deflussi soltanto nei tre giorni successivi al crac Lehman, poiché gli investitori persero la fiducia. "Ma tutti quei fondi - ha osservato Buffett - avevano in pancia anche commercial paper", vale a dire quegli strumenti a breve termine che servono per finanziarsi a imprese, banche e finanziarie. "Società come General Electric avevano tantissimi commercial paper", motivo per cui "l'industria americana letteralmente si fermò".
SPECIALE LUGLIO I PERSONAGGI PI RAPPRESENTATIVI DEGLI USA WARREN BUFFETTEd ecco l'endorsement a Bush junior, che a parere dell'oracolo di Omaha pronunciò "la più grande frase economica di tutti i tempi", ossia "se non verrà reso disponibile denaro (all'economia, ndr), tutto collasserà". Per il guru finanziario, l'ex presidente degli Stati Uniti fece bene a sostenere le posizioni dell'ex segretario al Tesoro Usa Henry Paulson e del numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke, che iniettarono liquidità per fare ripartire l'economia. Il motivo è che le società "contavano sul mercato dei commercial paper" quando "nel settembre del 2008 ci siamo avvicinati all'abisso". "Se Paulson e Bernanke non fossero intervenuti - ha proseguito Buffett - ancora due giorni e tutto sarebbe finito".
WARREN BUFFETTIn tale contesto, la finanziaria di Buffett, la Berkshire Hathaway, "aveva 20 miliardi o più di liquidità". "Sembra da pazzi - ha concluso Buffett nel suo discorso agli strumenti dell'Mba - ma se nei prossimi 100 anni il mondo si dovesse fermare ancora, noi saremo pronti", perché allora "avere cash sarà come avere ossigeno".
draghi bernanke Henry Paulson