proteste studenti-21

'SALVINI, DI MAIO VAFFANCULO' - VIDEO: MANICHINI RAFFIGURANTI I VICEPREMIER BRUCIATI DAGLI STUDENTI CHE HANNO MANIFESTATO A TORINO - SUI LAMPIONI DI PIAZZA CASTELLO SONO STATE ATTACCATE ALCUNE FOTO DEI LEADER DI LEGA E MOVIMENTO 5 STELLE COL VOLTO IMBRATTATO DI VERNICE ROSSA – DURA LA REAZIONE DEL MINISTRO DELL'INTERNO: “COSA SCHIFOSA”, MA DI MAIO: “LE MANIFESTAZIONI VANNO FATTE”

manichini di maio e salvini bruciati

Da "www.ansa.it"

 

proteste studenti 22

Manichini raffiguranti i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono stati bruciati dagli studenti che manifestano a Torino scandendo slogan contro il governo. Sui lampioni di piazza Castello, dove sono arrivati in corteo, sono state attaccate alcune foto dei leader di Lega e Movimento 5 Stelle col volto imbrattato di vernice rossa.

 

La zona della protesta, di fronte agli uffici della prefettura, è presidiata da polizia e carabinieri. Dura la reazione del ministro degli Interni: "Questi 'democratici' studenti, coccolati dai centri sociali e da qualche professore - afferma Salvini -,avrebbero bisogno di molte ore di educazione civica. Forse capirebbero che BRUCIARE in piazza il manichino di Salvini, e di chiunque altro, o appenderne ai lampioni le immagini è una cosa schifosa". 

proteste studenti 20

 

Diversa la posizione del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che , rivolto agli studenti, dice: 'Le manifestazioni vanno fatte'. "Ci sono ragazzi che stanno manifestando, per prima cosa vediamoci, le porte del ministero sono aperte, parliamo.

 

Costruiamo insieme una nuova scuola", afferma Di Maio sottolineando: "Andate avanti,  ho fatto il rappresentante degli studenti per cinque anni, so bene quale è il valore di una pressione sociale pacifica. Ma non è vero che tagliamo a scuole e università. Vediamoci per un confronto".

 

proteste studenti 2

"Oggi siamo in piazza perché subiamo l'ingiustizia quotidiana di costi economici insostenibili per studiare. La manovra finanziaria annunciata dal Governo ignora i problemi degli studenti, non prevede maggiori risorse per il diritto allo studio né per la qualità della formazione o per la ricerca.

 

Da Nord a Sud, saremo in stato di agitazione permanente nelle scuole e nelle università finché non avremo risposte risposte concrete dal Governo nazionale mentre ad oggi Bussetti rifiuta di incontrare le rappresentanze studentesche". Così Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza. "Questo non è cambiamento - aggiunge - vediamo infatti il maggior deficit previsto viene utilizzato per condoni agli evasori fiscali e per tagliare le tasse ai più ricchi.

 

proteste studenti 18

Per noi giovani mancano le risorse e mancano provvedimenti concreti per contrastare la precarietà nel mercato del lavoro. Il 'cambiamento' tanto propagandato sembra in netta continuità per il passato, perché é assente un progetto di rilancio dello sviluppo sostenibile per il nostro Paese".

 

Studenti in piazza a Roma, traffico in tilt - Studenti in piazza oggi a Roma per il diritto allo studio e la sicurezza nella scuola. Al grido "#Chihapaura di cambiare? Noi no!" è iniziata la manifestazione a piazzale Ostiense. Circa tremila i partecipanti attesi. La protesta è stata organizzata dall'Unione degli studenti, Rete degli studenti medi e Fronte Gioventù Comunista. Gli studenti hanno acceso fumogeni. Si registrano forti disagi al traffico in zona.

 

proteste studenti 17

"Questa mattina, migliaia di studenti sono scesi in piazza al grido "#Chihapaura di cambiare? Noi no!". Con i volti coperti dalle maschere di Dalì, come i protagonisti del telefilm "La casa di carta", con un flash mob a Roma davanti a Piramide in prima mattinata, nelle piazze di tutta Italia si sono fatti portatori di un messaggio di riscatto nei confronti di una politica che da sempre fa i suoi interessi sulla loro pelle".

 

A dirlo è Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi, che dichiara: "Ci volevano soldati e passivi, ci hanno trovati nelle piazze. Non possiamo più accettare che questo governo si riempia la bocca di parole come "cambiamento", per poi offrire solo regresso.

 

proteste studenti 15

Telecamere nelle scuole e leva militare sono provvedimenti dannosi e inutili, soprattutto se non ci si interroga su come risollevare un sistema scolastico che negli ultimi dieci anni ha subito tagli per più di 8 miliardi e che non riesce più ad essere strumento di formazione e crescita delle nuove generazioni: lo provano i 150mila studenti che ogni anno abbandonano gli studi".

 

Continua Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari: "Il governo sta dimostrando ogni giorno la sua incapacità di mettere in campo azioni concrete per risollevare la condizione dell'istruzione pubblica italiana: sull'Università non c'è alcuna proposta reale per incrementare il finanziamento ordinario del sistema universitario o per superare il numero chiuso, ma solamente annunci e slogan.

proteste studenti 14

 

Tutto questo, insieme alla nomina di Valditara, mente dei tagli Gelmini, a Capo Dipartimento, evidenzia una preoccupante mancanza di prospettiva sul tema. Oggi siamo in piazza per rivendicare e lottare per un'altra idea di Paese, che rimetta al centro la scuola e l'Università e che investa sulle giovani generazioni". I giovani annunciano per il 16 e il 17 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dello Studente, nuove mobilitazioni.

 

Studenti in piazza a Torino per il cambiamento  - Centinaia di studenti sono scesi in strada, a Torino, per protestare "contro razzismo, finto governo del cambiamento e disuguaglianze". Il corteo, promosso dagli Studenti Indipendenti, è partito da piazza Arbarello e sfila per le vie del centro città per raggiungere piazza Castello. Davanti al Miur, in corso Vittorio, i ragazzi hanno bruciato una telecamera di cartone posta sopra dei mattoni.

proteste studenti 13

 

"I mattoni sono quelli che rischiano di caderci in testa tutti i giorni - spiegano - Le telecamere sono quelle che vogliono mettere in ogni scuola per controllarci". "Dalle scuole all'università costruiamo una società multiculturale che educhi alle diversità a partire dai luoghi del sapere", scrivono su Facebook gli organizzatori della manifestazione. Tanti i cartelli contro il governo: "Lega Salvini e lascialo legato", "Una scuola sicura è antirazzista è antifascista".

proteste studenti 10proteste studenti 12proteste studenti 1proteste studenti 4proteste studenti 6proteste studenti 3proteste studenti 9proteste studenti 8proteste studenti 7proteste studenti 16proteste studenti 5proteste studenti 21proteste studenti 19proteste studenti 11

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…