big cambridge regeni

ALL’UNIVERSITA’ DELL’OMERTA’ - CAMBRIDGE NON COLLABORA CON LA PROCURA SUL CASO REGENI. UN DOCENTE DI OXFORD: “LA LORO PRIORITÀ È UNA SOLA: METTERSI AL RIPARO DA POSSIBILI RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI. MA HANNO UNA PARTE DI RESPONSABILITA' MORALE”

Carlo Bonini per ''la Repubblica''

FEDERICO VARESEFEDERICO VARESE

 

Dopo l' omicidio di Giulio Regeni, in splendida solitudine, Federico Varese, criminologo e professore alla Oxford University, aveva avuto il coraggio di scuotere l' Accademia e le sue consuetudini felpate, accusando l' università di Cambridge, di cui Giulio era dottorando, di non aver saputo o voluto intuire il rischio della "ricerca partecipata" in un Paese come l' Egitto.

 

Di aver in qualche modo abdicato alla sua responsabilità. Ora, dopo il rifiuto dei professori di quella stessa università di collaborare con l' inchiesta della Procura di Roma, quella provocazione civile, si fa indignazione. «Sono sgomento», dice.

 

CAMBRIDGE UNIVERSITYCAMBRIDGE UNIVERSITY

Sgomento?

«Non saprei trovare un altro aggettivo di fronte allo shock per quello che ho visto e ascoltato. Dopo la morte di Giulio ero convinto di aver detto alcune scomode verità sulla responsabilità morale che in quella morte ha avuto Cambridge. Ma non pensavo di aver ragione più di quanto volessi averne. Come è possibile che di fronte alle parole di una madre che dice "Vi ho affidato mio figlio con sacrificio e con fiducia" si risponda con il silenzio?

 

Come può stare insieme la richiesta formale avanzata da Cambridge al Governo Britannico e l' appello firmato anche dal sottoscritto e da migliaia di professori e ricercatori che chiedeva un' indagine accurata e indipendente sulle cause della morte di Giulio con la decisione di non collaborare con la Procura di Roma, riservandosi di decidere se e come consegnare atti utili all' indagine?» .

CAMBRIDGE UNIVERSITY 2CAMBRIDGE UNIVERSITY 2

 

Lo chiedo io a lei che in un' università inglese lavora. Come si spiega?

«Il non rispondere genera sospetti. Ma io, per convinzione e metodo, mi tengo sempre molto lontano dal sospetto, perché è una categoria del pensiero che non avvicina mai alla verità. E dunque propendo per la risposta insieme più semplice e, a ben vedere, drammatica» .

 

Quale?

«Che il silenzio sia una scelta fatta dai legali che tutelano gli interessi dell' Università. E per loro la priorità è una sola: mettere al riparo Cambridge da possibili richieste di risarcimento danni per eventuali responsabilità nella mancata tutela della sicurezza del ragazzo. Ma questo, come dicevo, è persino peggio».

 

Perché?

REGENI FAMIGLIAREGENI FAMIGLIA

«Perché di fronte a una tragedia come quella di Giulio Regeni non si possono delegare a degli avvocati decisioni che interpellano questioni cruciali che hanno a che fare con i diritti fondamentali. Perché questo, per un' università, significa delegare la propria autorità morale.

 

E una volta fatto questo passo quell' autorità non può più essere invocata di fronte a nessuno. A quale titolo Cambridge potrà spendersi su questioni che interpellano il rispetto dei diritti umani se rifiuta di collaborare con la magistratura italiana in un caso di palese violazione di quei diritti? Per giunta di un proprio dottorando».

 

Cambridge si difende sostenendo che non vede a quale titolo debba rispondere di cose che esulano dalla sua sfera di responsabilità.

Giulio RegeniGiulio Regeni

«È proprio questo il punto. Qui non si discute di responsabilità giuridica, penale o civile. Ma morale. E quella ha più padri. È evidente che i responsabili giuridici dell' omicidio di Giulio sono i suoi assassini materiali e i loro mandanti. Ma è pur vero che una parte di responsabilità morale la porta anche l' università che non è riuscita a sottrarre quel ragazzo al suo destino non intuendo che una "ricerca partecipata" aumenta il rischio.

 

Perché il ricercatore entra a far parte della comunità che indaga. Con tutto quello che ne consegue. Anziché difendersi con il silenzio, Cambridge potrebbe lavorare a una riforma di questo tipo di ricerche sociali sul campo. Magari, come accade per le ricerche scientifiche, affiancando al dottorando un secondo tutor responsabile esclusivamente per gli aspetti connessi alla sicurezza ».

 

giulio regeni paola regenigiulio regeni paola regeni

Può essere che in fondo l' Accademia è simile a tutte le latitudini?

«Temo di doverle dare ragione. Forse continuiamo tutti a dare troppo peso agli intellettuali, dimenticandoci che, dopo tutto, le università sono fatte di uomini, donne, burocrati, che, se in difficoltà, lottano per la propria sopravvivenza, anche abdicando alle ragioni della loro missione. Del resto, negli anni del ventennio fascista, quanti furono i professori delle nostre università che si rifiutarono di prestare giuramento al Regime? Pochi. Pochissimi ».

 

paola regenipaola regeni

Non pensa che sulla decisione di Cambridge abbia pesato anche l' assoluto disinteresse mostrato dal governo inglese alla vicenda Regeni?

«Sicuramente il silenzio del governo inglese non ha contribuito a creare un clima di coraggio.

 

Giulio, nonostante fosse un figlio adottivo dell' Inghilterra, continua ad essere considerato da Downing Street un semplice cittadino italiano morto in circostanze violente in un Paese terzo. E la cosa fa più impressione se pensiamo che Giulio era l' immagine del giovane cittadino dell' Europa. Dico di più. Fa ancora più impressione se pensiamo che Cameron sta provando a convincere il Paese a non staccarsi dall' Europa».

david cameron convention dei toriesdavid cameron convention dei tories

 

Ultimi Dagoreport

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…