CASTELLI DI RABBIA – UNA RAGAZZA È STATA MASSACRATA DI BOTTE E TORTURATA PER ORE CON LIQUIDI BOLLENTI IN CASA, AD ALBANO LAZIALE. ORA LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE – SECONDO GLI INVESTIGATORI È STATA UNA SPEDIZIONE PUNITIVA. MA PERCHÉ?
Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
Lotta contro la morte nel reparto grandi ustionati del Sant' Eugenio dal pomeriggio di martedì scorso. Una sfida nella sfida per la giovane di 28 anni già massacrata di botte e seviziata nell' abitazione della madre nel centro di Albano, forse nella nottata di lunedì o anche nei giorni precedenti.
Un giallo sul quale ora indaga la polizia: gli accertamenti puntano a ricostruire la vicenda e a individuare chi sia entrato nell' abitazione di R.S. in via Virgilio, nella zona delle case popolari della cittadina dei Castelli, proprio a poche centinaia di metri dall' omonimo lago.
Gli investigatori hanno sequestrato sia l' appartamento - dove la ragazza viveva da sola dopo la scomparsa della madre avvenuta due anni fa - sia l' ascensore condominiale per completare l' analisi delle tracce che potrebbero essere state lasciate dagli aggressori.
Perché una delle piste seguite è proprio quella di un' azione mirata, di una spedizione punitiva nei confronti della vittima, in un primo momento ricoverata all' ospedale San Giuseppe di Albano e successivamente trasferita a Roma per le gravissime ferite causate anche da bastonate e dall' utilizzo di altri oggetti, e per le ustioni che le sono state provocate con liquidi bollenti più che con mozziconi di sigaretta.
In ogni caso torture che potrebbero essere andate avanti per ore, in uno scenario che a Roma e in provincia non ha molti precedenti, almeno negli ultimi tempi. E anche per questo motivo il riserbo di chi indaga è massimo.
Gli agenti della Squadra mobile avrebbero comunque già un quadro chiaro dell' accaduto, mentre gli specialisti della Scientifica stanno analizzando alcuni reperti trovati nell' abitazione della giovane e anche nell' ascensore. A dare l' allarme nella mattinata di martedì è stata una parente della ragazza, preoccupata perché da qualche tempo R.S.
non rispondeva alle chiamate.
A quel punto sono stati fatti intervenire i vigili del fuoco che sono entrati in casa dopo aver sfondato una finestra e hanno trovato la ventenne distesa sul letto in condizioni disperate.
Il volto irriconoscibile per le botte, lesioni su tutto il corpo. Non è chiaro se abbia anche subìto abusi sessuali, ma si attende una risposta dai medici. Non aveva comunque perso conoscenza.
L' analisi dei tabulati telefonici potrebbe fornire alla polizia un quadro forse più attendibile degli ultimi contatti avuti dalla vittima prima di sparire per un giorno, e non si esclude anche di più.
I soprusi subìti potrebbero tuttavia far pensare a un regolamento di conti, una ritorsione personale, più che a una rapina o ad altro. Sebbene non venga esclusa alcuna ipotesi, si lavora sul giro di conoscenze della ragazza che era attiva anche sui social.
Ma chi l' ha ridotta in quello stato cosa poteva volere da lei tanto da sfigurarla? È una delle domande che si pongono gli investigatori, impegnati anche ieri in una serie di interrogatori di parenti, amici e altri conoscenti della ventenne, nonché di accertamenti di vario genere, come l' acquisizione dei video delle telecamere di sorveglianza in quella zona di Albano, che potrebbero portare presto all' identificazione degli autori della spedizione.