diga hoover

CHE BELLA DIGA! - UNA RACCOLTA DI VERTIGINOSE FOTOGRAFIE RACCONTA LA COSTRUZIONE DELLA DIGA DI HOOVER, SUL FIUME COLORADO - UN’OPERA GRANDIOSA MA CHE COSTÒ LA VITA A 112 OPERAI TRA IL 1931 E IL ‘36

Matteo Rubboli per http://www.vanillamagazine.it/

 

le fondamenta della diga   11 settembre 1933le fondamenta della diga 11 settembre 1933

Spesso annunciata come uno dei più grandi trionfi ingegneristici americani, la diga di Hoover è straordinariamente grande, soprattutto in considerazione del fatto che fu ultimata nel 1935. La massiccia struttura fornisce acqua, a tutt’oggi, a 8 milioni di persone, ed energia elettrica alle città di tre stati diversi, oltre ad attirare ogni anno 1 milione di turisti.

Questo pezzo di orgoglio a stelle e strisce fu però pagato a caro prezzo. Almeno 112 persone morirono durante la costruzione della diga, 96 delle sul sito di costruzione stesso.

 

operai si calano dal canyon   1934operai si calano dal canyon 1934

Anche se ora viene considerata come un trionfo, è importante ricordare che iniziò come un esperimento, visto che nessuno aveva mai costruito una struttura del genere. Molte vittime furono provocate dal fatto che i lavoratori indossavano i berretti di sicurezza, e moltissime rocce cadevano dalle più svariate altezze. Le pareti del Canyon dovevano infatti essere portanti, e alcuni operai “High Scalers”, calati sulle pareti con delle corde, dovevano posizionare la dinamite sulle pareti del Canyon, per giungere allo strato di roccia “vergine” e dura delle pareti della gola, venendo poi travolti dai detriti delle cariche da loro stessi piazzate.

 

generatori idroelettrici della general electric   30 gennaio 1935generatori idroelettrici della general electric 30 gennaio 1935

Per ovviare a questa morte poco onorevole, alcuni High Scalers realizzarono dei berretti in feltro immersi nella pece che, fatti asciugare al sole, offrivano un minimo di protezione contro i detriti. Dopo qualche tempo anche la Six Companies, la Joint Venture che costruiva la diga, fornì dei berretti di protezione, ma le morti erano già state decine. Ad altri operai fu fatale il calore dell’estate del 1931, che raggiunse i 48.5°C all’ombra.

 

foto aerea della diga   1935foto aerea della diga 1935

Il bilancio delle vittime registrato sarebbe molto più alto se il governo degli Stati Uniti contasse anche i morti per avvelenamento da monossido di carbonio come decessi legati alla costruzione della diga. Gli operai che morirono per problemi polmonari, ben 42, vennero invece qualificati come “morti per pneumonia”, e quindi non andarono ad ingrossare il conto delle vittime. Questo stratagemma fu usato dalla Six Companies per non pagare le famiglie delle vittime dei deceduti.

 

Molte voci dicono che, all’interno del calcestruzzo, siano presenti i corpi di tantissimi operai, occultati dall’azienda appaltatrice per non finire sulle cronache nere. Le voci non furono mai provate, e risulta poi improbabile che vennero nascosti nel calcestruzzo a causa dell’indebolimento strutturale che sarebbe venuto a crearsi. Le vittime complessive furono 112, la prima, J. G. Tierney, affogato nel 1922 durante una delle ispezioni preliminari e l’ultima, incredibile a dirsi, suo figlio Patrick W. Tierney, il 20 dicembre 1935.

franklin d roosvelt in visita alla diga   1935franklin d roosvelt in visita alla diga 1935

 

diga di hoover   11 settembre 1936diga di hoover 11 settembre 1936la diga in costruzione   1934la diga in costruzione 1934

La diga Hoover è anche un luogo privilegiato per i suicidi, anche se, quando ci si getta dal parapetto di fronte alla scarpata di cemento, non si cade in un vuoto senza fine, ma contro il calcestruzzo stesso, che lentamente lacera la pelle dei suicidi fino al botto finale.

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