CHE FREDA CHE FA - FREDA KELLY E’ STATA LA SEGRETARIA DEI BEATLES PER 11 ANNI, TRA IL 1961 E IL 1972. HA RISPOSTO A MIGLIAIA DI LETTERE, VISSUTO INSIEME ALLA BAND ED E’ UNA MINIERA DI ANEDDOTI: QUANDO SI SPARSE LA VOCE CHE PAUL MCCARTNEY ERA MORTO, SI PRECIPITO’ A CASA DEL PADRE E…
Simone Vazzana per “La Stampa”
Vestito lungo verde, infradito ai piedi e sorriso contagioso, Freda Kelly è un' allegra signora inglese di 71 anni che ha custodito per quarant' anni un segreto di cui erano a conoscenza solo i suoi familiari. E naturalmente i Beatles. Tra il 1961 e il 1972 Freda è stata la segretaria della band che ha riscritto la storia della musica pop. Era lei che rispondeva alle lettere e gestiva il fan club, senza mai muoversi da Liverpool, anche quando i Beatles fondarono la loro casa discografica, la Apple, con sede a Londra.
Per anni è rimasta in silenzio: «Pensavo, chi vorrebbe mai sentire la storia di una segretaria?». Un giorno, però, sua figlia Rachel le ha detto: «Fa' qualcosa prima che la tua memoria inizi a perdere colpi». Così, ha deciso di lasciare al suo nipotino Niall una testimonianza registrata, perché «conoscesse direttamente da me la storia di sua nonna e della sua giovinezza».
Quando l' ha saputo, nel 2013, il regista Ryan White l' ha convinta a fare un film. Si intitola Good Ol' Freda , in italiano La segretaria dei Beatles , i fondi per realizzarlo sono stati raccolti su Internet, con il crowdfunding: 58 mila sterline per tre settimane di lavoro a Liverpool. La premiere americana ad Austin, in Texas, è stata salutata da una standing ovation di cinque minuti. Ospite del Beatles Day organizzato da Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d' Italia, Freda ha raccontato ieri a Torino la sua storia.
Freda Kelly nasce a Liverpool nel 1945: a 17 anni vede i Beatles per la prima volta.
«In tutto li avrò sentiti più o meno 190 volte - dice con un sorriso -: sì, credo di essere stata la loro fan numero 1».
Lascia la scuola a 16 anni per diventare dattilografa (in casa servono soldi, sua madre è morta quando lei aveva un anno e mezzo) e trova un impiego come segretaria. In ufficio una collega le parla di una band di ragazzi, ospite fissa del Cavern, lo storico locale di Liverpool. Si tratta dei Beatles, che al Cavern suoneranno 294 volte.
Kelly rimane affascinata dalla musica e dal look di quei quattro ragazzi. I Beatles stregano anche Brian Epstein, che lavora nel negozio di mobili e strumenti musicali dei genitori e che riesce a diventare il loro manager.
Giorno dopo giorno, al Cavern, Epstein nota la sempre presente Freda e premia la sua dedizione offrendole un lavoro nel fan club. «Quando Epstein mi offrì di diventare la sua segretaria - racconta - mio papà mi disse che non sarebbe durato un anno. Gli risposi che non mi sarei arresa. Sapevo che i Beatles sarebbero diventati famosi».
Saranno 11 anni, intensi, vissuti sempre a Liverpool nonostante il successo mondiale dei Fab Four. Inizialmente lei come recapito del fan club dà l' indirizzo di casa: dopo l' uscita del secondo singolo dei Beatles, Please Please Me , il postino le consegna in media 800 lettere al giorno e Freda opta saggiamente per l' indirizzo dell' ufficio.
Il rapporto tra Freda e i fan è forte tanto quanto quello tra lei e la band. Resta alla guida del club anche dopo il 1970, anno del loro scioglimento, e spedisce a migliaia di fan delusi oggetti, fotografie, autografi e risponde a ogni singola lettera.
È passato mezzo secolo, ma Freda ricorda ancora le richieste più bizzarre: «Le ciocche di capelli erano le più richieste, ma non dimenticherò mai la ragazza che mi spedì una federa. Mi chiese di darla a Ringo: voleva che lui ci infilasse il cuscino, ci dormisse una notte e gliela restituisse. Con la madre di Ringo c' era un rapporto speciale, mi disse che mi avrebbe aiutato a soddisfare questo strambo desiderio. Ci riuscì».
Altro momento surreale, la diffusione della voce secondo cui Paul McCartney sarebbe morto nel 1966 in un incidente stradale, rimpiazzato da un sosia. «Ricevevo una quantità infinita di telefonate - racconta lei - per sapere se Paul fosse ancora vivo. Ero arrivata al punto di alzare la cornetta e di riattaccare subito. All' ennesima chiamata mi dissi: "E se fosse vero?". Così andai a casa del padre di Paul (che Freda chiama affettuosamente "Zio Jim", ndr) e glielo chiesi. La risposta? "Guarda, è di là: se vuoi te lo chiamo"».
A Yoko Ono, compagna di John Lennon, si attribuisce la responsabilità dello scioglimento dei Beatles. Freda, però, non è così categorica: «In realtà, il gruppo era già arrivato alla fine. La morte di Epstein, nel 1967, era stata devastante per i ragazzi. Paul e John avevano provato a tenere insieme la band, ma ormai ognuno aveva i suoi interessi, le sue necessità e i suoi progetti da solista».
Sulla canzone dei Beatles che più ama è quasi evasiva: «Impossibile sceglierne una tra tante. Non posso non citare I' m Only Sleeping , Fool on the Hill e Penny Lane . Anche perché io, a Penny Lane, ci vivevo per davvero. Esistono però tante canzoni inedite, mai incise, che ho avuto la fortuna di ascoltare al Cavern all' inizio degli Anni Sessanta e che erano bellissime».
FREDA KELLY LA SEGRETARIA DEI BEATLES
John Lennon è morto nel 1980, George Harrison nel 2001. Freda è rimasta in contatto con gli altri due membri del gruppo: «Ultimamente sono stata a trovare Ringo a Los Angeles, mi ha invitata dopo aver visto il documentario. Poi ho riabbracciato Paul a Liverpool. E ci siamo rivisti tutti e tre a Londra, in occasione del restauro del film A Hard Day' s Night ». Freda Kelly ha conosciuto i Beatles a 17 anni ed è stata con loro per più di dieci anni. La domanda di chiusura, è quasi d' obbligo: Freda, c' è stato qualcosa di più di un rapporto lavorativo? «Non rispondo a questa domanda - sorride lei -. Basti sapere che in I Saw Her Standing There (uscita nel 1963, ndr) si parla di una ragazza diciassettenne. All' epoca eravamo tutti ragazzini: traete le vostre conclusioni».