COSE (E RACCONTI) DI COSA NOSTRA - C’è UN MAFIOSO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO IN FINALE AL PREMIO "SCIASCIA", E UN GIURATO SI DIMETTE: “OFFESA ALLE VITTIME” - MA NEL TRIS DI FINALISTI C’È ANCHE LA FIGLIA DEL GIUDICE CHINNICI, UCCISO DALLA MAFIA

Daniele Abbiati per “Il Giornale

 

cover sardo grassonelli malerbacover sardo grassonelli malerba

È Il giorno della civetta ? No, più probabile che sia Così è (se vi pare) . Comunque sempre di Sicilia si tratta. Nella fattispecie di mafia e di fatalismo, di commedia degli equivoci, e soprattutto di dramma, anche se questa volta, per fortuna, senza sangue (ma con molto inchiostro...).

 

 

leonardo sciascialeonardo sciascia

I fatti parlano chiaro, sono parole e dunque pietre, a futura memoria. I fatti dicono che nel tris di finalisti del «Premio Leonardo Sciascia-Racalmare», organizzato dal Comune di Grotte, in provincia di Agrigento, c'è anche il libro intitolato Malerba . Da non confondere con I Malavoglia di un altro siciliano doc, Giovanni Verga. Infatti Malerba è stato scritto (con la collaborazione probabilmente decisiva, almeno quanto alla forma, di un giornalista) da Giuseppe Grassonelli, un detenuto.

 

Rocco Chinnici
Rocco Chinnici

Detenuto per via di un ergastolo, condanna alla quale la laurea in Lettere può recare ben poco sollievo. Grassonelli è (o era) un pezzo grosso della stidda , insomma, un mafioso. E la sua opera è, di fatto, un'autobiografia. Sulla carta, dunque, il sangue c'è, insieme alla consapevolezza dei tragici errori (!) commessi. Il volume, fra l'altro, è edito da Mondadori, e non è poco, per chi concorre a un premio letterario. Della giuria del «Leonardo Sciascia-Racalmare» fa (anzi faceva) parte anche Gaspare Agnello, un amico di Sciascia. Il quale Agnello, in segno di protesta contro la candidatura di Grassonelli, ha abbandonato il suo scranno di decano giurato.

 

Caterina Chinnici
Caterina Chinnici

In coda al libro incriminato, Grassonelli si rivolge al lettore spiegando che ha sbagliato, ma che dopo vent'anni di carcere è cambiato e chiede una nuova opportunità. Tuttavia l'ormai ex giurato Agnello non si lascia intenerire: «È possibile che un ergastolano che si è macchiato di crimini efferati partecipi a un premio letterario di cui sono stati protagonisti Sciascia, Consolo e Bufalino?

 

Io penso di no perché il libro racconta la verità di Grassonelli che non è neppure collaboratore di giustizia e che le sue vittime non possono contestare. Grassonelli tenta una velata giustificazione delle sue azioni che continua a chiamare atti di guerra e non assassinii di mafia. Ciò lancia una cattiva luce sul libro. E dargli il premio, nato come strumento culturale di riscatto del Sud, ma che da oggi non può più fregiarsi del nome di Sciascia, sarebbe un'offesa alla tante vittime. Che sconfitta per la cultura...».

CATERINA CHINNICI LIBRO PREMIO SCIASCIACATERINA CHINNICI LIBRO PREMIO SCIASCIA

 

Da parte sua, il giornalista e scrittore Carmelo Sardo, caporedattore cronache del Tg5, coautore del... «romanzo verità» di Grassonelli, dice di «aver notato qua e là punte di malcelato inspiegabile livore» nella decisione di Agnello: «Sarebbe bastato che mi avesse chiamato per chiedermi come e perché è stato scritto a quattro mani e gliel'avrei banalmente spiegato».

 

Sardo contesta inoltre il fatto che per Agnello un libro come Malerba non può essere tra i finalisti del premio in quanto offenderebbe la memoria delle vittime e non sarebbe gradito a Sciascia: «Questo - ribatte - denota da un lato una scarsa comprensione del testo, del suo valore e del suo messaggio, dall'altro una scarsa conoscenza della personalità di Sciascia, dell'attenzione che poneva ai temi legati alla giustizia, alle condanne e al recupero, tanto da far sospettare a chiunque abbia letto i suoi libri e ne conosca filosofia e pensiero che uno come Sciascia sarebbe anzi stato portato ad accogliere di buon grado che un libro come Malerba fosse scelto tra i finalisti di un premio alla sua memoria».

 

A contendere il premio a Grassonelli, oltre a Salvatore Falzone con Piccola Atene , c'è Caterina Chinnici con È così lieve il tuo bacio sulla fronte . La Chinnici è figlia del giudice Rocco, ucciso dalla mafia. Dunque: Il giorno della civetta o Così è (se vi pare) ?

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)