Antonio Fraschilla per “la Repubblica”
Le Poste prese d' assalto, le delegazioni comunali affollate, i Caf stracolmi. A Palermo è salita la febbre da reddito di cittadinanza e ieri in alcuni uffici è stato il caos. Anche se ancora non c' è il decreto definitivo pubblicato in Gazzetta, e anche se gli stessi operatori dei Caf e dei Patronati non sanno bene cosa dire, comunque nel capoluogo della regione che ha almeno un milione di persone possibili beneficiari del sussidio ( 342 mila famiglie secondo la Svimez) la macchina si è messa in moto e le aspettative sono enormi.
Alle Poste del centro storico la fila è iniziata fin dalla prima mattina. Tutti in coda per chiedere la certificazione della giacenza media nei conti correnti, necessaria poi per avere l' Isee familiare al Caf: «Ho accompagnato mia madre per avere il certificato, la scorsa settimana le Poste ci hanno detto che avevano un problema tecnico, sono in fila qui da due ore», racconta Giovanna Caruso.
Ma ad essere prese d' assalto sono anche le delegazioni anagrafiche del Comune. In quella nel cuore di Palermo, a piazza Marina, solitamente vuota, ieri la fila arrivava fino in strada. Il motivo? «Abbiamo bisogno del certificato di stato di famiglia, ci hanno detto che è necessario per avere il reddito di cittadinanza » , racconta Giusi, 22 anni, disoccupata.
Ma molti sono in coda anche per cambiare la residenza. Il reddito di cittadinanza viene distribuito in base all' Isee familiare, e chi ha figli a carico maggiorenni e disoccupati spera di poter chiedere due sussidi con uno stratagemma: trasferire la residenza del figlio altrove, in un altro immobile magari non di proprietà ma di parenti.
reddito di cittadinanza bancomat
Sapendo bene che il Comune non ha il personale per fare i controlli sulle residenze fittizie. Un' evenienza che preoccupa il governo, tanto che ieri sera il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato di aver denunciato il Caf Alpa affiliato alla Flai-Cgil: «Consigliavano alle persone come eludere i paletti del rettito di cittadinanza. Adesso arriverà un accertamento della Finanza».
« Molti vengono da noi per chiedere informazioni, da stamattina abbiamo già calcolato 150 Isee - dice Marco Cannata, addetto allo sportello del Caf Asia - ma c' è anche chi chiede informazioni per fare il furbo. Non solo con cambi fasulli di residenza, ma anche con divorzi. Si proprio così: il divorzio consensuale costa 200 euro e qualcuno pensa di fare finte separazioni per chiedere due sussidi ».
reddito di cittadinanza bancomat
Ma davvero si può utilizzare un trucco del genere? «In passato molti facevano separazioni fittizie per avere la pensione sociale dell' Inps - dice l' avvocato Fabio Gagliano, consulente di diversi Caf - però l' Inps ora fa controlli stringenti e verifica se i due separati vivono sotto lo stesso tetto. Il timore però è che con l' impennata di furbetti i controlli vadano in tilt».
REDDITO DI CITTADINANZA BY VAURO
Di certo c' è che i Caf sono presi d' assalto: « Ma il vero problema è che noi non sappiamo bene cosa rispondere - dice Enzo Campo, segretario della Camera del lavoro di Palermo - e non solo. In città ci sono troppi patronati "autonomi", alcuni in mano alla politica locale.
Qui è usanza di consiglieri comunali o di circoscrizione avere un proprio ente di riferimento. Insomma, il rischio clientele è dietro l' angolo » . Nei quartieri non si parla d' altro, tutti vogliono il reddito di cittadinanza.