trenitalia ritardi stazione termini

DOPO LE 6 ORE DI PARALISI TRENITALIA A ROMA, OGGI SI FERMANO LE FERROVIE A TORINO: ''CARO DAGO, CHISSÀ SE ORA INDAGHERANNO ANCHE IL MINISTRO DEI TRASPORTI PER SEQUESTRO DI PERSONA VISTO CHE SIAMO DA ORE CHIUSI NEL VAGONE ALLA STAZIONE TERMINI, NON SI È VISTO UNO STRACCETTO DI DIPENDENTE TRENITALIA, IL MIO POSTO È ANCHE SPORCO MA NON SI È VISTO NEANCHE QUALCUNO DELLE PULIZIE, MAGARI AVREMMO SFRUTTATO IL TEMPO PERSO PER UNA BELLA RIPULITA. COME CILIEGINA SULLA TORTA I TOPOLINI DI TERMINI CHE IMPAZZANO SU MARCIAPIEDI E BINARI''

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Venerdì ore 21 circa, stazione Termini, Roma, Capitale di una delle 7 (?) Nazioni del G7, fermi da più di un'ora e mezza su un treno Frecciarossa Alta Velocità (?), causa ennesimo inconveniente su linea Roma Firenze, lo speaker (?) si è scusato un miliardo di volte per il disagio, non abbiamo ancora mai visto uno straccetto di dipendente Trenitalia, il mio posto è anche sporchino assai ma non si è visto neanche qualcuno delle pulizie, magari avremmo sfruttato il tempo perso X una bella ripulita ma neanche quello e come ciliegina sulla torta i topolini di Termini che impazzano sui marciapiedi e sui binari.

trenitalia ritardi stazione termini

 

Che tristezza questo Paese, dopo il disastro di Genova non si è imparato nulla, non c'è nessuno qui di Trenitalia o della Stazione che abbia il coraggio di farsi vedere e di prendersi, oltre allo stipendio, la responsabilità di farci sapere qualcosa o di scusarsi di persona, c'è Il solito disco registrato che continua a disturbarci scusandosi con tutti X il disagio . Una vergogna ennesima di una povera Italia, chissà se indagheranno anche Il Ministro dei Trasporti dopo Salvini per il nostro sequestro !! Ma non sono immigrato, la vedo difficile, buon viaggio colleghi passeggeri AV di sventura !!

 

Luca di Monte Mario

 

 

CAOS TRENI, TOCCA A TORINO: RITARDI FINO A 70 MINUTI, QUATTRO TRENI CANCELLATI

Mariachiara Giacosa per www.repubblica.it

 

trenitalia ritardi stazione termini

Non è finito il caos nelle stazioni italiane dopo il venerdi nero che ha visto ritardi soprattutto sull'alta velocità Roma-Firenze fino a 4 ore. Stamattina è Torino Porta Nuova, a partire dalle 5.55, ad avere problemi sull'alimentazione della linea ferroviaria che stanno provocando nuovi ritardi. Non si conoscono ancora le cause del guasto ma gli effetti hanno creato disagi al traffico ferroviario per tutte le prime ore del mattino. I treni in viaggio hanno registrato ritardi fino a settanta minuti, con 4 regionali cancellati e sette hanno viaggiato con un percorso limitato.

 

Sono state coinvolte linee in uscita ed entrata da Torino Porta Nuova per Modane  (con i treni che fanno servizio per il fine settimana), Milano, Cuneo, Ventimiglia e Genova. Segnalazioni ci arrivano da bordo del Frecciarossa 9513 partito da Porta Nuova per Napoli con 73 minuti di ritardo. I tecnici di Rfi sono intervenuti per risolvere il problema e riparare il guasto. Dalle 8 la situazione è tecnicamente risolta ma ci vorranno alcune ore perché la circolazione torni alla normalità. Secondo Ferrovie il guasto non è comuqnue da collegare al black out che ieri ha mandato in tilt la circolazione sulla direttissima Roma-Firenze.

 

TRENITALIA

Ieri il caos è cominciato alle intorno alle 16, quando  un guasto alla linea elettrica di alimentazione dei treni, tra Settebagni e Capena, ha generato il black out sulla linea Roma-Firenze. A Roma Termini era il caos assoluto. Tra i passeggeri coinvolti il governatore della Tosca Enrico Rossi, che ha dichiarato:  "Siamo partiti da Roma intorno alle 15:40 e dovevamo arrivare a Firenze alle 16:51 ma siamo fermi da ore - ha spiegato Rossi interpellato al telefono intorno alle 20 - tra le stazioni di Tiburtina e Settebagni. Siamo partiti che c'era il sole e ora è già buio e la situazione non sembra risolversi. Hanno aperto le porte e un paio di persone sono anche uscite e si sono incamminate nelle campagne".

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?