cavalieri malta

ECCO TUTTA LA VERITA’ SULLA GUERRA ALL'ORDINE DI MALTA/CAPITOLO 3 - È WINFRIED HENCKEL VON DONNERSMARCK IL BANCHIERE PRUSSIANO, DI ORIGINE EBRAICA, L’EMINENZA GRIGIA CHE ESTROMISE GLI ITALIANI DA OGNI CARICA DALL’ORDINE DI MALTA - NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE SI DIMETTE UN GRAN MAESTRO: IL PRECEDENTE

1 - LE VITE DEGLI ALTRI, L’ OPERAZIONE WALCHIRIA E L’ORDINE DI MALTA

Dagoreport

 

Come spesso accade i burattinai agiscono nell’ombra e così è sicuramente avvenuto anche nelle recenti vicende che hanno riguardato l’Ordine di Malta. Chi è quindi l’eminenza grigia che dirige le danze o, meglio, gli sgambetti e le trappole dei tedeschi tristemente avvallate da un Vaticano rimasto ai tempi del medioevo?

Janos Esterhazy de GalanthaJanos Esterhazy de Galantha

 

Si tratta di un banchiere prussiano, di origine ebraica, erede della seconda famiglia più importante di quel regno che però perse tutto con l’avvento del nazismo, una lunga carriera fino ai vertici del private banking di Sociètè Gènèrale a Ginevra, luogo di intrighi e segreti e depositario di ricchezze quanto il Vaticano. Il suo nome è Winfried Henckel von Donnersmarck, zio del più famoso Florian, vincitore del premio Oscar nel 2007 per il miglior film straniero con “Le vite degli altri”.

 

Albrecht Freiherr von BoeselagerAlbrecht Freiherr von Boeselager

E’ lui l’eminenza grigia che ha di fatto orientato il Capitolo Generale del maggio 2014 che estromise gli italiani da ogni carica di vertice dell’Ordine di Malta, ed è a lui che riportano di fatto sia il Ricevitore del Comun Tesoro (una sorta di super ministro dell’Economia), Janòs Esterhàzy de Galàntha, nobile ungherese trapiantato in Svizzera dove ha lavorato per decenni nella parte legale della Philip Morris, sia l’ex Gran Cancelliere, Albrecht Boeselager, il padre del quale fu il braccio destro di von Stauffenberg nel fallito attentato ad Hitler del luglio 1944, peraltro a guerra ormai compromessa, che ispirò il film “Operazione Valchiria”.

Erich LobkowiczErich Lobkowicz

 

Ma è a lui che fanno capo anche l’imponente Eric Lobkowicz, presidente dell’Associazione Tedesca, e l’altrettanto gigantesco fratello Johannes, Procuratore del Gran Priorato di Boemia. Questi ultimi sono gli arieti di cui Henckel si serve per sparigliare le carte, confondere le acque ed ottenere quanto vuole, assistito da una perfetta conoscenza dei meccanismi clericali (ha una laurea in teologia ed un fratello monsignore che ha provato di recente a far assurgere al ruolo di Prelato dell’Ordine, un gradino sotto il Cardinale Patrono), orientando le decisioni finanziarie, cioè le vendite dei beni italiani, peraltro ben descritte nel libro di Sergio Miracola “Il Sovrano Militare Ordine di Malta all’ONU” e creando il vuoto attorno al Gran Maestro dimissionato.

 

Johannes LobkowiczJohannes Lobkowicz

Di fatto ciò che è avvenuto è il frutto dell’azione di questo gruppuscolo – ne sono prova le varie lettere dai toni molto duri che alcuni di loro hanno diramato - che vive da anni sulle spalle del tesoretto italiano ormai sempre più esiguo e custodisce gelosamente il suo in società appositamente costituite con la scusa di tenere separati gli assets per evitare che azioni di terze parti potessero aggredire l’intero patrimonio dell’Ordine (Malteser Hilfsdienst gGmbH, Bereich Medizin and Pflege gGmbH, Malteser Werke gemeimutzige GmbH, Valletta GmbH), peccato che non si rendano conto di essere stati strumentali agli scopi di oltre Tevere e di rischiare di venire travolti essi stessi da questo tsunami che ha causato la perdita di sovranità, il commissariamento e, probabilmente, la riduzione dell’Ordine ad una Onlus o poco più, quest’ultimo il vero obbiettivo data la carenza di vocazioni melitensi nella Germania riunificata che non contempla nemmeno un religioso. 

 

pellegrinaggio giubilare dei cavalieri dell ordine di malta (3)pellegrinaggio giubilare dei cavalieri dell ordine di malta (3)

D’altra parte se si pensa che il precedente Presidente dello IOR, la discussa banca Vaticana, Ernst von Freiberg è l’attuale tesoriere dell’Associazione Tedesca, che la filiale tedesca della società di cacciatori di teste Spencer Stuart selezionò nella rosa finale diversi membri dell’Ordine - tutti rigorosamente stranieri - oltre a Freiberg, e che il fratello minore di Boeselager, Georg, Presidente del Supervisory Board della Merck Finck & Privatbankiers AG di Monaco di Baviera, ha da poco sostituito Carlo Salvatori nel Consiglio di Sovrintendenza dello IOR, si spiega da sola la stretta relazione tra i tedeschi ed il Vaticano: chissà se a Francesco hanno mai spiegato tutto ciò, a giudicare dai fatti sembrerebbe proprio di no...

le dame dell ordine di malta (9)le dame dell ordine di malta (9)

 

2 - MA NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE SI  DIMETTE UN GRAN MAESTRO DELL’ORDINE DI MALTA…

Dagoreport

 

Ferdinand Joseph Antoine Herman Louis von Hompesch zu Bolheim è stato il 71° Gran Maestro dell’Ordine di Malta, il primo a provenire dalla Germania, ma anche il primo a dimettersi, dopo essere stato costretto ad abbandonare l’isola di Malta occupata da Napoleone Bonaparte nel giugno 1798, un anno dopo essere stato eletto.

Ferdinand Joseph Antoine Herman Louis von Hompesch zu BolheimFerdinand Joseph Antoine Herman Louis von Hompesch zu Bolheim

 

Approdò a Trieste dove l’Ordine stabilì il suo quartier generale e l’anno successivo si dimise andando a vivere prima in Slovenia e poi a Montpellier in Francia dove morì pochi anni dopo. Chissà se il precedente porterà male ai tedeschi che per aver reagito duramente e facendo fronte comune alla cacciata del loro Gran Cancelliere sono riusciti poi a far dimettere il Gran Maestro ma anche a ritrovarsi a capo di uno Stato decapitato e deriso nella sua sovranità ….che siano tornati i tempi del Cardinal Canali così ben descritti nel libro di Peyrefitte “Cavalieri di Malta”? E allora il Papa era un certo Pio XII, tutt’altro che un populista !

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO