1 - ARRESTATO IN LIBIA 'PIRATA' TRUFFE DI RIMINI YACHT
(ANSA) - Giulio Lolli, imprenditore bolognese da 7 anni latitante in Libia, ricercato dalla giustizia italiana per le truffe della Rimini Yacht, con due mandati di cattura internazionale, emessi dalla Procura di Rimini, è stato arrestato dalle forze speciali di deterrenza 'Rada', militari che dipendono dal Ministero dell'Interno libico.
L'ex imprenditore nautico era già finito nelle carceri di Gheddafi da cui era stato liberato dalle milizie ribelli alle quali si era unito per qualche tempo. L'arresto è avvenuto martedì scorso, 29 ottobre, ma la notizia si è appresa solo oggi ed è stata confermata dall'autorità giudiziaria libica. Lolli si trova nel carcere di Tripoli. A Rimini Giulio Lolli è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e estorsione.
2 - RIMINI YACHT: LOLLI, DA TRUFFA DEGLI YACHT A MILIZIE LIBICHE
(ANSA) - E' accusato di truffa e corruzione in Italia, da dove, nel 2010, è fuggito rocambolescamente in Libia. Lì è finito nelle carceri di Gheddafi, nel gennaio 2011, dalle quali è stato liberato dalle milizie ribelli, alle quali si è unito per un periodo, dopo che gli è stata negata l'estradizione.
In Libia, dopo aver partecipato alla rivolta, era diventato uno dei luogotenenti delle forze speciali di sicurezza marittima del porto di Tripoli, guidate dal comandante Taha El Musrati, col compito dichiarato di fermare gli scafisti.
Con l'arresto dei giorni scorsi si chiude così un altro capitolo dell'imprenditore bolognese Giulio Lolli, il pirata della maxi truffa di Rimini Yacht, società che vendeva barche di lusso e che è fallita portandosi dietro un'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto importanti esponenti della Guardia di finanza, finanzieri legati alla P3 ed è arrivata a lambire perfino indagini riguardanti la 'Ndrangheta. In Italia, Lolli è accusato di una truffa milionaria, basata, sostanzialmente, sulla vendita degli stessi yacht ad acquirenti diversi.
Oltre a questo avrebbe nascosto all'erario oltre 40 milioni di ricavi. Nel corso degli anni gli sono state sequestrate due ville, una a Pennabilli (Rimini) e l'altra a Casalecchio di Reno, per un valore di 2 milioni.
3 - LOLLI YACHT: ARRESTO A TRIPOLI NON MOTIVATO UFFICIALMENTE
(ANSA) - L'arresto di Giulio Lolli non è stato motivato con una formulazione ufficiale di accuse da parte del procuratore generale a Tripoli, che ha confermato la notizia alle autorità italiane.
Quando è stato arrestato Lolli, si trovava in casa a Tripoli con la compagna. Sarebbe stata la donna a chiedere aiuto all'Ambasciata italiana il giorno stesso dell'arresto. Ha raccontato che a prelevare il marito (all'alba di martedì, 29 ottobre), sono stati 5 uomini.
Secondo le informazioni raccolte sarebbero militari delle forze speciali di deterrenza "Rada", militari che dipendono dal Ministero dell'Interno libico. Al momento pare che l'arresto non sia legato alla richiesta di estradizione fatta dalla Procura di Rimini nel 2011 ma potrebbe riguardare fatti nuovi o ipotesi di reato commessi in Libia.