IL FISCO DELL'ESTATE - GIANNA 'NONNINI' VUOLE PATTEGGIARE DOPO LE ACCUSE DI EVASIONE FISCALE PER 3 MILIONI E 750 MILA EURO - ACCORDO RAGGIUNTO CON LA PROCURA DI MILANO, ORA IL GUP DOVRÀ DECIDERE SE RATIFICARLO O MENO
Potrebbe chiudersi con un patteggiamento il processo che vede Gianna Nannini accusata di evasione fiscale per 3 milioni e 750mila euro. La difesa della rockstar avrebbe raggiunto un accordo con la procura di Milano. I termini saranno valutati oggi dal gup Fabio Antezza, che dovrà decidere se ratificarli o meno.
Già nella scorsa udienza davanti al gup, il 23 aprile scorso, era emerso che la Nannini aveva avviato le trattative con l’Agenzia delle Entrate nel tentativo di trovare un accordo di risarcimento e saldare così il suo debito con il Fisco. Accordo utile, tra l’altro, anche per ottenere il via libera da parte della procura ad una proposta di patteggiamento in sede penale.
E proprio per dare il tempo di concludere il contenzioso tributario, il gup aveva aggiornato l’udienza preliminare a stamani. Un rinvio tecnico, dunque, per consentire alla cantante, assistita dall’avvocato Giulia Bongiorno, di chiudere il contenzioso amministrativo e poi trovare un accordo con il pm Adriano Scudieri, titolare delle indagini, per il patteggiamento.
Nei mesi scorsi, tra l’altro, il difensore della Nannini aveva prodotto una serie di carte per far cadere alcune delle accuse, che più di un anno fa avevano portato anche al sequestro da parte della Guardia di finanza di una villa della Nannini in Toscana.