GERMANIA VIOLENTA - ATTENTATO A UN CENTRO PROFUGHI: UN GRUPPO DI UOMINI HA LANCIATO UNA BOMBA A MANO OLTRE LA RECINZIONE, MA NON È ESPLOSA - NON SONO BASTATE LE NUOVE NORME CHE INASPRISCONO IL DIRITTO ALL'ASILO CHE LA MERKEL HA IMPOSTO PER PLACARE L'ALLEATO RIOTTOSO HORST SEEHOFER

Attentato fallito con una bomba a mano contro un centro accoglienza profughi di Villingen-Schwenningen, in Baden-Wuerrtemberg. Secondo quanto ha riferito la polizia, questa notte, attorno all'1.15, sconosciuti hanno lanciato l'ordigno oltre il recinto di sicurezza che circonda il centro...

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1.MIGRANTI:GERMANIA,FALLITO ATTENTATO IN CENTRO PROFUGHI 

attacco al centro migranti in germania attacco al centro migranti in germania

 (ANSA) - Attentato fallito con una bomba a mano contro un centro accoglienza profughi di Villingen-Schwenningen, in Baden-Wuerrtemberg. Secondo quanto ha riferito la polizia, questa notte, attorno all'1.15, sconosciuti hanno lanciato oltre il recinto di sicurezza che circonda il centro una bomba a mano, che non è esplosa. Gli addetti alla sicurezza hanno scoperto l'ordigno e fatto scattare l'allarme. Subito sono intervenuti polizia e vigili del fuoco. Nel centro sono ospitati 176 profughi.

 

 

2.IN GERMANIA GIRO DI VITE SULLE ESPULSIONI, ALL’ESAME LIMITI SUI RICONGIUNGIMENTI

Roberta Miraglia per www.ilsole24ore.com

 

Il governo tedesco ha trovato facilmente un accordo sull’espulsione dal paese degli stranieri che commettano reati, dopo i gravi fatti di Capodanno a Colonia. Più difficile resta invece l’intesa nella coalizione sui limiti ai ricongiungimenti familiari.

 

seehofer merkel seehofer merkel

I ministri della Giustizia Heiko Maas e quello dell’Interno Thomas de Maiziere hanno annunciato che saranno espulsi i cittadini stranieri che si renderanno responsabili di reati sessuali o anche solo contro la proprietà oppure di resistenza alla polizia qualora commessi con violenze o minacce. La nuova legge non si applicherà ai cittadini dell’Unione europea. Inoltre le misure presentate dal governo mirano a rendere difficile la concessione dello status di rifugiato a chi sia stato condannato a pene detentive di almeno un anno.

 

Sotto pressione all’interno del suo stesso partito, Angela Merkel si appresta ad incontrare, per l’ennesima volta, i partner di governo: Sigmar Gabriel della Spd e il riottoso Horst Seehofer, leader della Csu, il partito gemello della Cdu radicato nel Land della Baviera, porta d’ingresso del flusso di rifugiati che da mesi attraversano, anche a piedi, il confine della Germania.

 

merkel seehofer merkel seehofer

La discussione, anche oggi, non sarà facile perché mentre i bavaresi della Csu vorrebbero imporrre limiti stretti alla possibilità dei ricongiungimenti familiari, altri partner, come i socialdemocratici sono più prudenti. E Merkel insiste a non voler introdurre un tetto al numero di arrivi.  

 

Il vicecancelliere Gabriel ha cercato di rassicurare il Parlamento chiedendo di non scatenare una «isteria politica» nel momento in cui la Svezia pensa a espulsioni di massa dal paese. «Non tutto sta andando bene - ha detto al Bundestag il vice di Merkel - ci sono degli errori e lentezze ma non possiamo asserire che il nostro paese sia incapace di agire e che abbia perso il controllo».

Thomas de Maiziere Thomas de Maiziere

 

Il governo «è stabile», ha aggiunto Gabriel, scacciando l’idea che si era affacciata nelle scorse settimane di una coalizione in pericolo. La minaccia del partito bavarese di portare la questione dei rifugiati davanti alla Corte costituzionale ha provocato la reazione del parlamentare socialdemocratico Thomas Oppermannsaid: «Sembra che Seehofer cerchi di mandare in pezzi la coalizione» ha commentato, avvertendo la Csu che il governo avrebbe i numeri anche senza di loro.

SIGMAR GABRIEL E ANGELA MERKEL SIGMAR GABRIEL E ANGELA MERKEL

 

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