LA GIUSTIZIA È LETALE PER TUTTI – SI CHIUDE UN ALTRO CAPITOLO DEGLI ANNI DI PIOMBO. DOPO 37 ANNI DALL’OMICIDIO DI ANTONIO CUSTRA, MARIO FERRANDI VIENE RIABILITATO: POTRÀ VOTARE E CERCARSI UN LAVORO

Come spiega il suo avvocato Davide Steccanella che ha molto insistito perché venisse presentata la domanda di riabilitazione. Anche se ormai a 58 anni, Ferrandi è un uomo piegato dalla vita, povero, una vecchia auto del 1990 sotto sequestro amministrativo…

Condividi questo articolo


Paolo Colonnello per "la Stampa"

«Ritengo che consentire oggi a Mario Ferrandi di poter partecipare alle consultazioni elettorali democratiche del nostro Paese, sia anche la risposta delle democrazie a chi, ai tempi del terrorismo, ritenne di contrastarla con la violenza e il sangue...».

MARIO FERRANDI E ANTONIA CUSTRA FIGLIA DI ANTONIOMARIO FERRANDI E ANTONIA CUSTRA FIGLIA DI ANTONIO

È uno dei passaggi della lettera firmata da Antonio Iosa, ferito da un commando terrorista il primo aprile 1980, contenuta nella sentenza del tribunale di Sorveglianza di Milano con cui, a distanza di quasi 37 anni, l'ex terrorista di Prima Linea che nel maggio del 1977 uccise il vice brigadiere di polizia Antonio Custra durante una manifestazione di Autonomia Operaia a Milano in via De Amicis, viene definitivamente riabilitato, conquistando i diritti civili che finora gli erano stati negati.

Potrà votare e, forse, trovare un lavoro, come spiega il suo avvocato Davide Steccanella che ha molto insistito perché venisse presentata la domanda di riabilitazione. Anche se ormai a 58 anni, Ferrandi è un uomo piegato dalla vita, povero, una vecchia auto del 1990 sotto sequestro amministrativo, senza un tetto sicuro e con un reddito sotto la soglia minima di sopravvivenza. Lui preferisce non parlare, si limita a una piccola frase, essenziale: «Sarebbe stato impossibile senza Antonia Custra, Antonio Iosa, Giorgio Bazzega: tre grandi anime». Tre sue vittime.

ANNI DI PIOMBO ANTONIO CUSTRAANNI DI PIOMBO ANTONIO CUSTRA

Eppure, leggendo l'ordinanza del tribunale, ci si rende conto di come l'ex ragazzo sanguinario dell'Autonomia Operaia - aveva 28 anni all'epoca dei fatti e la sua vittima 25 - abbia davvero percorso il sentiero stretto e difficile della «riabilitazione». Una strada tutta in salita per l'uomo che, suo malgrado, divenne un simbolo degli «anni di piombo» grazie a una foto famosissima che ritrasse in via De Amicis, l'istante immediatamente successivo allo sparo che uccise Custra, il suo compagno di «fuoco» Giuseppe Mememo mentre puntava la pistola verso gli agenti di polizia.

ANNI DI PIOMBOANNI DI PIOMBO

Fu l'inizio della fine per gli estremisti dell'Autonomia che avevano deciso di fare il grande salto nella nebulosa oscura del terrorismo rosso e che portò ad uccidere giudici, giornalisti, poliziotti, commercianti. Ferrandi ai processi, dopo la dissociazione del 1983, diede una fondamentale collaborazione e si assunse le sue responsabilità. Venne condannato.

Uscì dal carcere e provò a ricominciare la strada iniziata nel 1983, che ha avuto una svolta fondamentale nel 2007 quando Antonia Custra, la figlia del vice brigadiere che Ferrandi aveva ucciso e cha nacque 2 mesi dopo la morte del padre, decise d'incontrarlo. «Lui era molto imbarazzato, poi dopo un po' si è sciolto. Gli dovevo addirittura far coraggio io - disse successivamente Antonia - sembrava una persona morta dentro.

ANNI DI PIOMBOANNI DI PIOMBO

Abbiamo parlato molto. Non ero mai stata a Milano, mi sono fatta portare in via De Amicis che avevo visto solo in quelle foto. Ho provato un dolore che mi ha tolto il respiro, ma a un certo punto ho sentito che mio padre mi era accanto».

Storia terribile e insieme di grande umanità che altri figli di vittime del terrorismo hanno riconosciuto a Ferrandi incontrandolo più di una volta e attestando il suo radicale cambiamento.

ANNI DI PIOMBOANNI DI PIOMBO ANNI DI PIOMBO MARIO FERRANDI GIOVANEANNI DI PIOMBO MARIO FERRANDI GIOVANE

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?