GLI HANNO RIDATO PURE I SOLDI – CASO SURREALE A TREVISO: UN RICHIEDENTE ASILO VIENE ARRESTATO PER SPACCIO DI DROGA E VIENE SCARCERATO SUBITO. I GIUDICI CHIEDONO ALLA MUNICIPALE DI RIDARGLI PURE I SOLDI CHE AVEVA CON SÉ (PRESUMIBILMENTE PROVENTO DELL’ATTIVITÀ DI VENDITA) – IL SINDACO INFURIATO: “CHIUDERÒ LA STRUTTURA CHE LO OSPITA E SCRIVERÒ AL MINISTRO PERCHÉ…”
1 – MIGRANTE SPACCIA, SUBITO LIBERO. E IL GIUDICE ORDINA: "LA POLIZIA GLI RIDIA I SOLDI"
Claudio Cartaldo per www.ilgiornale.it
spacciatore nigeriano arrestato e rilasciato subito
Ci sono voluti mesi di indagini, mica solo qualche giorno. Però alla fine la polizia municipale di Treviso era riuscita a catturare un richiedente asilo dedito allo spaccio di droga. Un crimine "infame", come lo ha più volte definito il ministro Salvini. Peccato che la cattura e lo sforzo degli agenti non sia bastato ad assicurare al pusher la permanenza dietro le sbarre. Anzi.
I fatti risalgono a tre giorni di giorni fa, quando i quotidiani locali diffondono la notizia dell'arresto da parte della polizia locale di un 21enne nigeriano richiedente asilo e ospite da due anni nella Caserma Serena di Dosson. La Municipale gli aveva messo gli occhi addosso già a luglio ma solo pochi giorni fa è riuscita a portare a termine l'operazione. Lo hanno visto nel centro storico in bicicletta, lo hanno bloccato e perquisito.
Nelle tasche aveva qualcosa come 250 grammi di marijuana e una sorta di libro contabile dove - secondo i vigili - avrebbe tenuto i nominativi di altri stranieri cui forniva le dosi da spacciare. Il resto della droga, però, è stata trovata nella sua stanza alla Caserma Serena. Qui la polizia e la cinofila hanno scoperto altri 230 grammi di droga: in totale fa quasi mezzo chilo di droga. In camera poi è stato rinvenuta anche una carta prepagata, alcuni cellulari e diverse banconote (250 euro).
Tutto bene quel che finisce bene. O forse no. Perché lo spacciatore nigeriano è stato processato per direttissima e condannato dal giudice a due anni di carcere per detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. Grazie ai benefici di legge, però, è subito stato rimesso in libertà con tanti saluti agli sforzi della Municipale. Non solo. Perché come se non bastasse, la toga ha anche ordinato alla polizia Locale di ridare all'immigrato i soldi, la carta prepagata e i vari cellulari trovati durante la perquisizione.
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Il sindaco si è infuriato: "Chiedo rispetto nei confronti delle forze dell'ordine e dei cittadini che ci chiedono sicurezza - Mario Conte - Presenterò al Ministro dell’Interno Matteo Salvini una relazione dettagliata perché non è possibile buttare all’aria mesi di indagini per la mancanza di certezza della pena.
Se viene fermato uno spacciatore con 500 grammi di droga, 250 euro in tasca e cellulari e di fatto risulta nullatenente non è possibile che venga dissequestrato il denaro". E pensare che per la Municipale si tratta dui un grossista dello spaccio e non di un piccolo spacciatore. "Siamo allibiti - dichiara il Comandante Maurizio Tondato, come riporta TrevisoToday - Dopo mesi di pedinamenti, intercettazioni, ricerche sul campo e tante energie profuse, vediamo un importante grossista della droga del trevigiano che probabilmente non viene punito a dovere, dovendo noi come Polizia Locale restituirgli quanto sequestrato in precedenza perché non è certo fosse provente della sua attività di spaccio, nonostante il ragazzo avesse dichiarato di essere nullatenente".
2 – LA RABBIA DEL SINDACO DI TREVISO
Dalla pagina Facebook “MARIO CONTE sindaco”
+++DROGA NELL’EX CASERMA SERENA+++
Grazie ad una intensa attività di indagine condotta attraverso appostamenti, controlli incrociati e verifiche delle segnalazioni, gli Agenti del Nucleo di Pg della Polizia Locale, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno rinvenuto nei locali dell’ex Caserma Serena ingenti quantità di sostanze stupefacenti. Centinaia di dosi pronte per essere smerciate nel nostro territorio.
Chiederò al Prefetto di accelerare l’iter per la chiusura di questa struttura che, a quanto pare, è diventata un hub dello spaccio… Oggi, però, sono particolarmente arrabbiato. E sapete perché?
mario conte sindaco treviso con matteo salvini
Perché lo spacciatore processato per direttissima questa mattina, non solo con la condanna a 2 anni con i benefici di legge non passerà un giorno in carcere, ma si vedrà pure restituire i soldi dalla PL perché, secondo i magistrati, non ci sarebbe la prova che il denaro fosse il provento dell’attività di spaccio.
Nonostante le somme, nonostante le dosi, nonostante il cellulare e la lista clienti!!!
Inoltre presenterò al Ministro dell’Interno Matteo Salvini una relazione dettagliata perché non è possibile buttare all’aria mesi di indagini per la mancanza di certezza della pena. Penso sia una cosa frustrante per le stesse Forze dell’ordine.
Ringrazio il comandante della Polizia Locale Maurizio Tondato e tutti i suoi uomini per il grande lavoro e la professionalità dimostrata anche in questa importante operazione antidroga.
#avantitutta