L’ISLAM A CASA NOSTRA - “SEI TROPPO OCCIDENTALE”: UNA RAGAZZA DI PADRE MAGHREBINO E MADRE ITALIANA PICCHIATA DA TRE AMICHE MAROCCHINE - AI LORO OCCHI AVEVA IL DIFETTO IMPERDONABILE DI ESSERE “IMPURA”
Franco Giubilei per “la Stampa”
Per loro non era abbastanza marocchina e neanche abbastanza musulmana, così hanno deciso di darle una lezione che non si sarebbe scordata facilmente: dopo giorni di offese e minacce l’hanno aspettata alla fermata dell’autobus, l’hanno fatta scendere con uno stratagemma e l’hanno assalita a calci e schiaffi. Loro sono tre ragazze di origini marocchine che gliel’avevano giurata, una 16enne, una 18enne e una 19enne.
La vittima, che ha dovuto essere curata al pronto soccorso per ferite guaribili in una settimana, invece non è una maghrebina doc: 19 anni, iscritta all’ultimo anno di una scuola superiore, è figlia di un marocchino e di un’italiana, dunque agli occhi delle tre bulle aveva il difetto imperdonabile di essere «impura», come hanno annotato i carabinieri di Castelnovo Monti, il paese dell’Appennino reggiano teatro di questa vicenda di intolleranza al contrario.
Già perché Aurora, questo il nome della ragazza, non se ne è rimasta zitta e dopo la violenza si è presentata in caserma accompagnata dalla madre, Monja Beneventi, raccontando tutto quel che le era successo: fin dalle prime frasi sgradevoli subite già l’anno scorso, quando una delle tre le aveva rinfacciato di non essere né una vera marocchina né una vera musulmana. Una decina di giorni fa però la situazione ha cominciato a degenerare, sono arrivate le offese e qualche spintone, fino alle minacce alla fermata del bus, quando il gruppetto le ha urlato di scendere dal mezzo per fare i conti.
Giovedì scorso, alla stazione dei pullman scolastici di via Matilde di Canossa affollata di studenti, le tre sono passate all’azione e hanno aggredito la ragazza: le hanno tirato i capelli e l’hanno presa a calci, fra sputi e insulti, mentre la gente stava a guardare, finché l’intervento di un passante non ha messo fine al pestaggio. Dopo le cure in ospedale, Aurora e la madre si sono rivolte ai carabinieri ed è scattata la denuncia alla procura di Reggio e a quella dei minori di Bologna: le tre ragazze marocchine dovranno rispondere delle accuse di lesioni personali, minacce e ingiurie.
SPUTI E BOTTE ALLA RAGAZZA DA 3 AMICHE MAROCCHINE
Al comando di Reggio Emilia, i militari hanno confermato che a scatenare l’aggressione ci sono anche motivazioni di ordine etnico e religioso, oltre che dinamiche riconducibili al bullismo: per le giovanissime maghrebine, il fatto che Aurora sia di madre italiana ne ha inficiato la purezza, sia in quanto marocchina che in quanto musulmana. Le tre si sono pure gloriate della loro impresa sui rispettivi profili Facebook, i carabinieri non hanno avuto difficoltà nell’individuarle.
E mentre la Lega Nord tuona contro «certo Islam che sta corrompendo anche i giovani», i dati del Rapporto Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali - ricordano che la provincia reggiana, col suo 13,5% di immigrati regolari rispetto alla popolazione complessiva, è la seconda della regione per la presenza di stranieri, mentre il capoluogo Reggio Emilia raggiunge il 18,2%, al primo posto fra le città emiliane. L’Emilia Romagna da parte sua ospita la quota di stranieri più alta d’Italia, col 12%, contro l’8,1% della media nazionale.