cittadini a tutti i costi

ITALIANI IN TUTTI I MODI – PER LA CITTADINANZA SI ORGANIZZANO MATRIMONI TRUFFA TRA OTTANTENNI E VENTENNI CARAIBICHE, O DONNE ITALIANE IN DIFFICOLTA’ CHE PER SOLDI SPOSANO UN PROFUGO – IL TRUCCO DELLA TONACA: SI PRENDONO I VOTI IN PATRIA, SI ENTRA SUBITO IN ITALIA E POI “CASUALMENTE” SI PERDE LA VOCAZIONE

di Antonio Corbo per “il Venerdì di Repubblica”

 

ANZIANO BADANTEANZIANO BADANTE

Le frustate di tramontana battono sulla vecchia casa di Liscia. Dal tugurio esce una ragazza mulatta. Magra, alta, un agente di commercio la descrive come una modella da copertina, è il primo ad incontrarla. Avvolta in una pelliccia bianca, il bavero sul viso, ha freddo ed è spaventata. Esterrefatto, lui la osserva ma non si avvicina.

 

Arriva trafelato un anziano malmesso che urla, minaccia, supplica, le dice di rientrare. Non ci sono altri in strada. Il rappresentante di detersivi riparte da Liscia, paesino abruzzese di 709 abitanti, verso Roccaspinalveti, che ne ha 1.340. Si infila in uno dei due bar, e racconta la scena. Inverno del 2014. Sono passati due anni e cinque arresti.

 

ANZIANO BADANTEANZIANO BADANTE

Antonello Carnevale comanda la stazione dei carabinieri. Dicono che è il call center dell'Alto Vastese, lo chiamano per tutto, anche da San Buono e gli altri centri vicini. Da brigadiere ad Aversa combatteva la camorra, qui nel 2003 ha arrestato in un conflitto a fuoco una banda di albanesi.

 

Dal bar qualcuno gli telefona. Neanche il tempo di informare a Vasto il maggiore Gianluca Vitiello, e va a Liscia. Possibile che in un tugurio viva una fotomodella? Non la trova, l'uomo gli dice che è una ballerina, è andata a Bologna per cercare lavoro, a giorni tornerà. Ha lasciato una foto: ragazze del Boca Chica di Santo Domingo, accolgono di sera gli stranieri e anche molti italiani, e sognano i night di Milano e Bologna. Era anche lei una Chica?

 

ANZIANO BADANTEANZIANO BADANTE

L'indagine porta a Monza, a due donne. La cinquantenne Ramona Bajano Munoz, «assistente sanitaria», e la figlia Sorangela, 29 anni. In Italia sono arrivate sposando italiani a Santo Domingo. Saranno arrestate il 17 febbraio 2016, con la ballerina Daniela Di Stefano e due italiani della provincia di Chieti, accusati di reclutare anziani tristi o disoccupati, disposti a volare a Santo Domingo, per sposare ragazze e consentire loro l'ingresso in Italia. Solito pacchetto: sbarco a Las Americas Airport, albergo e night a richiesta, un'occhiata a Fortaleza Ozama, breve visita alla Cathedral di Santa Maria La Minor, quindi nozze, firma e ritorno. Tutto gratis, alla fine 10 mila euro per il disturbo. Le neo-spose dopo qualche giorno, rare carezze e molti no, spariscono. «Vado a trovare un'amica, amore, torno».

 

IO LORO E LARA LAMORE PER LA BADANTE IO LORO E LARA LAMORE PER LA BADANTE

Arrivano i complimenti del comandante interregionale Franco Mottola. Un evento in paese. Il procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio, prosegue sull'asse Chieti-Monza-Milano le indagini, avviate nel 2014 con il pm Giancarlo Ciani. Finora scoperte 25 nozze finte, e non finisce qui.

 

A Roccaspinalveti – solo due bar, 42 chilometri per il cinema Globo a Vasto, una quieta vita in grigio – la straniera fa sognare. E il nuovo parroco, don Alberto, nel paese ormai irrequieto, le ferma con tre fogli sul sagrato. «No ai sacramenti per risposati o conviventi». Ma le nozze sono ormai ricorrenti tra i sistemi per entrare in Italia senza barconi.

 

migranti in strada fra i turistimigranti in strada fra i turisti

Più audace la truffa scoperta dai carabinieri, con 18 arresti della Procura di Velletri l'11 gennaio. In parallelo con un traffico di droga, arrivavano dalla Grecia coppie improbabili. Migranti del Medio Oriente che dopo un finto fidanzamento ad Atene si imbarcavano per Roma con donne italiane tra i 20 e 40 anni: la centrale le pescava tra ragazze e signore in difficoltà, alcune sotto usura. A ciascuna diecimila euro per viaggio e recita alla frontiera.

 

VEDOVOVEDOVO

Il questore di Brescia, Carmine Esposito, ha uffici speciali per gli immigrati. La provincia ne conta 200 mila, la città 110 mila, nel 2015 ben 45 mila permessi di soggiorno e 1.200 espulsioni. Un'attività capillare che ha scovato presunti terroristi islamici, ma anche tenere storie. Sospetta per i matrimoni fittizi è la enorme differenza di età, quaranta i casi osservati dalla polizia di Brescia, uno ha commosso la città. Un vedovo ottantenne avvicinato da una splendida cubana cede alla sua richiesta, si lascia accompagnare a casa. Lei sta qualche giorno, si dice innamorata, lo convince a sposarla, lui emozionato dice sì, poi Maria Paula si allontana. «Ho un'amica che sta male a Modena, scusami». L'anziano sposo si guarda intorno, è stato circuito, denuncia. Solo, disperato, ormai povero. La polizia rintraccia la cubana per riportarla all'Avana. Non può fare altro.

 

computer per produrre documenti falsicomputer per produrre documenti falsi

Il procuratore di Nola, Paolo Mancuso, firma un inconsueto comunicato per segnalare i misteri cinesi dell'ultimo blitz. Cinque arresti, compresi un ispettore dei vigili di Terzigno e una impiegata dell'Anagrafe. I carabinieri hanno sequestrato 600 carte di identità, intestate a cinesi, con foto e generalità complete. Tutti residenti in 31 alloggi, peraltro vuoti. Si chiede Mancuso dove siano, che cosa facciano quei 600 fantasmi nei paesi vesuviani. Una pista: documenti falsi e sempre gli stessi per i cinesi, quando arrivano e partono. Un lasciapassare per migliaia di immigrati, chi va e chi viene.

 

«Questa è la nuova industria del falso». Niente sorprende i poliziotti di Napoli, da quando informarono la dirigente Bianca Lassandro di una improvvisa folla nel bar vicino all'Ufficio Immigrazione. Tutti a spingere e scalciarsi per avvicinarsi ad un tavolino: due faccendieri napoletani ed un mucchio di documenti. «Aiutiamo questa povera gente, siamo una specie di Caf, li assistiamo» spiegarono i due, non sapendo di parlare con agenti. Una breve indagine, e gli arresti. Era stato creata una finta agenzia mobile: attribuendoli a persone morte o inesistenti consegnavano i libretti di lavoro. Falsi ma identici ai veri, costo della pratica 500 euro.

BADANTE 1BADANTE 1

 

Le nozze finte furono inventate a Napoli. Il vicequestore Lassandro arrestò le due bande di Ponticelli che offrivano a ragazzi d'avventura viaggio e 500 euro, destinazione Marocco. A Casablanca e Rabat sposavano ragazze marocchine, per farle arrivare in Italia. Nozze mai consumate. Uno dei giovani fu arrestato per bigamia: tornato a Napoli sposò la fidanzata.

ANZIANO BADANTE ANZIANO BADANTE

 

A Napoli arrivano da Ucraina, Sri Lanka, Cina, Bangladesh, Marocco. Sono le comunità più vaste dei 110 mila immigrati regolari. Stratagemmi e documenti falsificati vengono in parte scoperti dalla polizia: dopo il permesso di soggiorno, scattano controlli a campione. A casa, le due prime prove: gli spazzolini da denti nel bagno, devono essere due. Il guardaroba, poi. «Gli abiti raccontano tutto» dicono gli esperti. Una volta trovano solo vestiti e slip succinti femminili. Tutto chiaro dopo un po': una florida napoletana dei Quartieri aveva accolto in casa un trans brasiliano, sposandolo per interesse.

 

FALSI PRETIFALSI PRETI

Da Napoli a Roma dove a Tor Cervara, in via Teofilo Patini, c'è la prima, vera barriera dell'immigrazione. Stessi trucchi, stessi controlli nell'ufficio immenso del vicequestore Fabrizio Francini, presidiato dall'Esercito, con due task force. Privilegiata è la corsia per i religiosi. Seminaristi e suore arrivano e passano subito, per entrare nei conventi. Molti da Centro Africa e Filippine. Qualcuno, arrivato in Italia, sente svanire la vocazione. Suore e preti denunciano, ma nessuno tornerà indietro: a Roma ci sono e restano.

 

Più delicate alcune richieste di asilo, a Napoli come a Roma.

soccorsi gommonesoccorsi gommonebarcone pienobarcone pienomigranti alla stazione centrale a milano  9migranti alla stazione centrale a milano 9

Gli algerini riferiscono si essere perseguitati in patria, perché omosessuali o cristiani. Vero o falso? L'Italia li accoglie tutti, senza far domande. Oltre la frontiera, scoprono la civiltà di un Paese diverso.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...