1 – “NEL NOSTRO PAESE C’È DAVVERO BISOGNO DI LAVORO?” – LA STORIA DI MIRCO BERALDO, TITOLARE DI UN CANTIERE NAUTICO IN PROVINCIA DI VENEZIA, CHE NON TROVA OPERAI DISPOSTI A LAVORARE LA DOMENICA: LO STIPENDIO BASE È DI 1250 EURO MA LE CANDIDATURE LATITANO
“QUELLI CHE SI PRESENTANO VOGLIONO SOLO SAPERE QUANTE FERIE FARANNO. APPENA SENTONO CHE SERVE LAVORARE LA DOMENICA RITIRANO LA CANDIDATURA, MI DICONO: ‘DEVO ACCOMPAGNARE MIA MOGLIE AL CENTRO COMMERCIALE’”
LETTERE SU MIRCO BERALDO
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Ma ancora girano bufale come quelle dell'imprenditore che dice di non trovare lavoratori?
Siamo seri, e mettiamo in fila i fatti. Un cantiere nel veneto, una regione di fatto in piena occupazione, anzi, di più. Certo che quando chiede di lavorare la domenica si fanno di nebbia: perdinci, il sabato pomeriggio e la domenica sono dedicate al secondo lavoro, nell'operoso nordest! E questo vorrebbe distogliere onesti lavoratori, in nero, dalla loro seconda occupazione, in nero?
Semplicemente ridicolo, e ridicoli i giornalisti (giornalisti?) che ancora rincorrono queste storie inesistenti, storie buone giusto per riempire le colonne inutili dei giornaloni di lorsignori. L'imprenditore lo sa benissimo come si trovano i dipendenti: li si paga, e non gli rompe le palle quando hanno i turni del secondo lavoro!
Cordialità. Paolo
Lettera 2
Caro Dago, ho letto l'articolo sull'impreditore veneto che non riesce a trovare quattro lavoratori per riempire le caselle vuote della sua impresa. Chissa' perche'. Lui stesso dice: "A farsi avanti sono gli stranieri, tanti, ma si tratta di manovalanza che a livello professionale è lontana da ciò che si sta cercando."
Si comprende quindi che cerca personale qualificato; lo pagherebbe dai 1200 ai 1600 euro al mese per lavorare qualche volta anche la domenica. Pare che chi viene ad informarsi chiede informazione su quanto potrebbe guadagnare e sulle altre clausole contrattuali, per es. le ferie: ma che venali!
Pero' l'imprenditore che si lamenta e' un eroe: "Una cosa non faremo mai strappare dipendenti alla concorrenza, con la promessa di pagarli di più. Ma noi non siamo così."
Ecco bravo dimostragli che tu al denaro non dai alcuna importanza. Tu li assumeresti anche gratis!
Rgs
Lettera 3
Di Maio come il mago Silvan by GianBoy
Leggo del titolare di un cantiere navale di Venezia che non trova operai specializzati per la sua azienda. Lamenta che la prima cosa che gli aspiranti lavoratori chiedono nel primo colloquio è di quanto è lo stipendio e quante ferie avranno. E scappano appena sentono che occorre lavorare la domenica.
Non perchè sono buoni cristiani (figuriamoci!), ma perchè la domenica devono accompagnare la moglie al centro commerciale (testuale!). Ci dicono le statistiche che la disoccupazione sia intorno al 10% e che quindi bisogna creare posti di lavoro con investimenti pubblici e privati.
Il vero è che chi vuole lavorare, lavora, chi non ha voglia cerca tutte le scuse. Il fatto è che alla base di tutto c'è un equivoco di fondo: il disoccupato italiano non vuole un lavoro, vuole uno stipendio, si vuole, come usa dire, sistemare. Ecco, per lui ora arriva il reddito di cittadinanza, e se, puta caso, un ingenuo navigator gli trova un lavoro(magari a 1.200 euro al mese, ma bisogna lavo rare la domenica), lo inseguiranno a calci nel sedere: "ma come si permette?".
DI MAIO E LA CARD PER IL REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO
Gaetano Il Siciliano
Lettera 4
Caro Dago,
come l'imprenditore Veneto di Cà Nogare anche io, ingegnere con studio tecnico a Gallarate, "non sò più da che parte girarmi, una disperazione". Ho molto più lavoro di quanto non ne riesca a fare ... ma non trovo nessuno disposto a venire a lavorare da me ..... laureati compresi ! Premetto che assumo, in regola, a tempo, inizialmente determinato, con stipendio da 1.200 € per 14 mensilità.
Ho assunto nell'ultimo anno due neolaureati che, sorpresa (anche se ormai non lo è più), dopo un paio di settimane si sono dimessi .... troppo lavoro, troppa pressione .... L'idea che mi sono fatto ? non c'è più gente che ha veramente bisogno di lavorare ! non c'è "fame", non esiste più spirito di sacrificio e l'orgoglio di imparare una professione ! Non mi voglio dilungare sui colloqui: imbarazzanti ! Stipendio ? orario di lavoro ? Ferie ? Da paura .... Io che mi reputo un sovranista a volte mi dico che forse "in Europa" fanno bene a "massacrarci" ... siamo diventati un popolo di inetti ...
ing. Stefano Caligara (Gallarate VA)
Lettera 5
Caro Dago, gli articoli del tipo "offro-lavoro-ma-non-trovo-nessuno" sono ormai diventati a tutti gli effetti un sottogenere (vagamente demenziale) della pubblicità redazionale sulla stampa locale. Analizziamo ad esempio nel merito questo ennesimo stupidario in diretta dal cantiere nautico lagunare:
- Intanto il titolare lamenta che "da due anni, ci sono quattro cartelline vuote: non arriva alcun curriculum" e "facciamo fatica a raccogliere dei nominativi anche solo per i colloqui". Sono andato sul sito internet del cantiere in questione per vedere gli annunci delle posizioni aperte e, sorpresa, non c'è neanche una sezione "Lavora con noi". Ma che strano che non arrivino le candidature se non pubblichi gli annunci ne manco sul tuo sito! Ma non mi dire!
meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 2
- Poi però nella stessa intervista si contraddice dicendo che i candidati arrivano sì, ma che la gente "ritira la candidatura appena sente che serve lavorare la domenica". Ma allora la gente non si candida o sui candida ma poi si tira indietro al colloquio?
- Poi si precisa che "si tratta di figure specializzate" (tanto è vero che gli immigrati non andrebbero bene perché sono "manovalanza che a livello professionale è lontana" dalla richiesta) ma sottolinea che "non faremo mai [...] strappare dipendenti alla concorrenza". Perché uno che è specializzato a lavorare nella cantieristica nautica secondo lui dove vorrebbe trovarlo, se non in un cantiere nautico? Forse in una cioccolateria o nella bottega di un ciabattino o in una filarmonica?
- Poi lamenta che "Quelli che si presentano, hanno solo in mente chiedere quanti soldi prenderanno". Ma che ingrati questi millenials, tu gli offri un lavoro e questi osano pure chiedere quant'è la paga! (mentre in tutti i paesi seri la retribuzione è già indicata in bella mostra già nell'annuncio)
- E ripete ben due volte la domanda retorica "ma nel nostro Paese c'è davvero bisogno di lavoro?" e "siamo così sicuri che in Italia ci sia tutta questa necessità di lavorare?" osservando che "gli italiani [...] non si danno da fare" ma contemporaneamente afferma che i suoi dipendenti devono fare "il doppio del lavoro". Ma allora se gli italiani sono così scansafatiche perché i suoi operai sono disposti a fare una montagna di straordinari?
Cioè, leggendo articoli come questi mi cadono davvero le braccia. Ma non è che il problema dell'Italia più che gli ipotetici bamboccioni millenials scansafatiche siano piuttosto gli imprenditori incapaci di fare recruitment in modo efficace e competitivo, ed i giornalisti che non fanno un minimo di fact checking e lasciano passare qualsiasi stupidaggine e contraddizione logica senza fare domande?
Crazzo Benz
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