“NEL 1993 IL SISDE VOLEVA FAR EVADERE TOTÒ RIINA” - E’ LA RIVELAZIONE DEL PENTITO PASQUALE NUCERA AL PROCESSO “’NDRANGHETA STRAGISTA” CHE DESCRIVE UN PIANO STILE “EL CHAPO”: LA ’NDRANGHETA AVREBBE DOVUTO ASSOLDARE MERCENARI SERBI E UN PILOTA DI ELICOTTERO. CI SAREBBE STATA ANCHE UNA RIUNIONE, A MONTECARLO DOVE PEZZI INFEDELI DELLO STATO SI SAREBBERO INCONTRATI CON UN AGENTE LIBICO, IL FIGLIO DEL BOSS MICO LIBRI E VITTORIO CANALE, STORICO AMBASCIATORE DELLA COSCA DE STEFANO IN COSTA AZZURRA…

-

Condividi questo articolo


Lucio Musolino per https://www.ilfattoquotidiano.it

 

barillari toto' riina barillari toto' riina

Attraverso le cosche calabresi, il Sisde voleva fare evadere Totò Riina sei mesi dopo la sua cattura a Palermo nel gennaio 1993. A riferirlo è il pentito Pasquale Nucera, sentito ieri nel processo “’ndrangheta stragista” che vede imputati i boss Giuseppe Graviano e Rocco Filippone, accusati dell’attentato ai carabinieri Fava e Garofalo rientrante nelle “stragi continentali”.

 

Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, il collaboratore di giustizia descrive un progetto di evasione stile “El Chapo”: la ’ndrangheta avrebbe dovuto assoldare mercenari serbi e un pilota di elicottero.

TOTO RIINA TOTO RIINA

 

Ci sarebbe stata anche una riunione, a Montecarlo dove pezzi infedeli dello Stato, già coinvolti nell’inchiesta sullo scandalo dei fondi neri del Sisde, si sarebbero incontrati con un agente libico, il figlio del boss Mico Libri e Vittorio Canale, storico ambasciatore della cosca De Stefano in Costa Azzurra. A quella riunione Pasquale Nucera non partecipò ma accompagnò proprio Vittorio Canale che, in quel periodo, lo stava ospitando a Nizza, nell’hotel “Panoramic”, “una vera e propria base per ‘ndrangheta e Cosa nostra”.

 

GIUSEPPE GRAVIANO GIUSEPPE GRAVIANO

Sono passati più di vent’anni da quando Nucera ha deciso di saltare il fosso facendo trovare, a largo delle coste calabresi, la nave militare “Laura C”, affondata agli inizi del Novecento con tonnellate di tritolo diventato poi l’arsenale della ’ndrangheta. Alcuni nomi non li ricorda. Altri invece ce l’ha impressi nella mente come quello di Licio Gelli conosciuto a Roma in un incontro organizzato per discutere dell’appalto sul doppio binario che collegava Reggio Calabria a Saline ioniche.

 

Quando il pm lo incalza rivive tutte le situazioni e incastra le circostanze come aveva già fatto davanti ai magistrati di Palermo e Firenze. Era il luglio 1993 quando – dichiara il pentito – si svolse una riunione in un albergo di Montecarlo”. A quell’incontro “c’era un agente libico e c’era Broccoletti, uomo dei servizi deviati”. Il nome di battesimo non lo fa, ma il riferimento è a Maurizio Broccoletti, l’ex direttore amministrativo del Sisde, allontanato nel 1991 dagli apparati di sicurezza e coinvolto nello scandalo dei fondi neri.

Maurizio Broccoletti Maurizio Broccoletti

 

L’agente libico, invece, per il pentito Nucera è un personaggio che, “fino a 4 o 5 anni fa lavorava con il petrolio, la benzina di contrabbando che veniva venduta a parecchi distributori gestiti dalla ’ndrangheta e da cosa nostra”. “Ho accompagnato Vittorio Canale a quell’incontro in cui Broccoletti e l’agente libico lo avevano incaricato di organizzare l’evasione di Salvatore Riina dal carcere. – dichiara Nucera – Gli avevano dato una prima rata di acconto di 100mila dollari. Forse di più. Soldi che dovevano servire ad assoldare un gruppo di 20 mercenari e un pilota di elicottero”.

 

Questo compito spettava proprio a Pasquale Nucera perché era in contatto con i mercenari che nel 1991 avevano combattuto la guerra del Golfo. In Iraq, infatti, c’era pure il pentito: “Sono stato lì 22 giorni”. È per questo che – aggiunge – a me diedero l’incarico di gestire i rapporti con i mercenari che servivano per l’evasione di Riina”. Nucera fornisce i loro nomi: “Sono andato a Belgrado. Dovevano essere serbi. Gli dovevo presentare alcuni mercenari di Milosevic come Vinco, Machilla, Luis e Alain”.

Antonino Scopelliti Antonino Scopelliti

 

I rapporti tra le cosche calabresi e quelle siciliane stanno dietro pure all’omicidio del giudice Antonino Scopelliti consumato nel 1991. La decisione di uccidere il magistrato, che in Cassazione avrebbe dovuto rappresentare l’accusa nel maxi-processo a Cosa Nostra, fu presa in un summit a Villa San Giovanni dove i boss calabresi incontrarono “il commercialista di Riina, Mandalari”, e un tale “Santoro”. In realtà, quest’ultimo era “Leoluca Bagarella”. Non ha dubbi il pentito Nucera: “’Ndranghetisti e massoni hanno deciso di eliminare il giudice Scopelliti”.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?