mago nicola

“MAGO NICOLA RISOLVE QUELLO CHE GLI ALTRI NON POSSONO” - AIUTAVA I CUORI SOLITARI CON ELISIR D’AMORE MA ADESSO NICOLA QUARTA E’ ALLA SBARRA PER TRUFFA: INVECE DEI PROBLEMI DI CUORE E DEL MALOCCHIO LO STREGONE ERA BRAVO A FAR SPARIRE I SOLDI DELLE VITTIME

 

Enrico Lupino per “il Tempo”

 

NICOLA QUARTANICOLA QUARTA

«Il vostro è un amore impossibile? Mago Nicola risolve quello che tanti non possono». Recitava così un spot che pubblicizzava le misteriose arti del mago pugliese da alcuni anni nella Capitale. Ed è proprio un elisir d' amore ad aver portato alla sbarra per truffa il quasi 70enne originario di Corigliano D' Otranto.

 

La presunta vittima dello stregone nato nel Leccese sarebbe stato un cittadino di Civita di Bagno, afflitto da problemi d' amore. Ma per risolvere il problema, stando a quanto riportato dall' accusa, sarebbe bastato sborsare la cifra di 6mila euro, per poter mettere fine alle sofferenze della presunta vittima del raggiro.

 

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Peccato che, una volta intascati i soldi, l' unica magia sarebbe stata quella di farli sparire. Secondo la procura infatti l' imputato di truffa avrebbe tratto in inganno il 55enne proveniente dall' Aquilano, procurandosi «in suo danno l' ingiusto profitto consistito nel versamento di circa 6.000 euro- scrivono gli inquirenti - a fron tedi risultati mai ottenuti».

A riprova della tesi degli investiga tori ci sarebbero le somme versate dalla parte offesa tramite 8 assegni bancari, sequestrati dal gip.

 

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Di questi, come riportano le carte della pro cura, due sarebbero stati «già posti all' incasso». Al contrario dei restanti sei, all' epoca delle indagini ancora in possesso dell' indagato. L' accusa, rappresentata dal pm Gabriella Chiusolo, riguarda fatti contestati risalenti al febbraio 2012. Ma non si tratta che dell' ultimo problema con la giustizia dello stregone pugliese.

 

Famoso nelle tv regionali e per le sue ospitate al «Processo» di Aldo Biscardi in onda il lunedì, Nicola Quarta non è un viso sconosciuto alla procura. Era il 24 ottobre del 2005 quando a piazzale Clodio il giudice condannò il divinatore pugliese in primo grado a 9 mesi di reclusione per truffa ai danni di una donna.

 

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L' imputato all' epoca aveva convinto la vedova a consegnargli oltre 60 milioni di lire per toglierle il malocchio, dalla quale la vittima credeva di essere afflitta. La vittima pagò fino a quando il figlio non si accorse dell' inganno e denunciò l' accaduto. La decisione fu ribadita dalla terza sezione della Corte d' appello nel novembre del 2007, quando al mago fu imposto di pagare una penale e le spese di giudizio.

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