Francesca Chaouqui è intervenuta questa mattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano. La papessa ha parlato di Navarro Valls: "Grandissima persona, questa mattina quando ho saputo della sua morte ho ripensato alla prima e all'ultima volta che l'ho incontrato, circa un paio di anni fa.
Poi ci siamo sempre tenuti in contatto attraverso messaggi, lui mi aveva consigliato prudenza nei confronti del Monsignore segretario della Commissione di cui facevo parte. Devo dire che era un uomo profetico, è stato un grande comunicatore, capace di raccontare un pontificato come quello di Giovanni Paolo II. Vi do un piccolo aneddoto, l'ultima volta che si è collegato a whatsapp è stato martedì mattina, questo è stato un segno, fino all'ultimo è riuscito ad essere connesso con il mondo. Senza di lui il pontificato di Giovanni Paolo II sarebbe stato raccontato diversamente, Giovanni Paolo II è stato per la prima volta mostrato anche dal punto di vista umano".
Su Charlie Gard. "Al momento c'è stata una mobilitazione generale per salvare questa piccola vita. Questo è stato uno dei passaggi più importanti di questa Europa che stava morendo dimenticandosi delle proprie radici, quella stessa Europa che aveva inneggiato alla morte di deejay Fabo. Per questo bambino invece si è mobilitato il mondo, dal Papa a Trump, con lo stesso nostro Governo che ha messo in piedi un'azione diplomatica molto importante. Al momento ci sono dei motivi giuridici che frenano il tutto, è stata tolta la patria potestà ai genitori, nessuno può disporre di quel bambino, se non in applicazione delle sentenze. Nei prossimi giorni si proverà a ridare la patria potestà ai genitori e in quel caso Charlie verrà trasferito".
Su Monsignor Pell, accusato di Pedofilia: "Il cardinal Pell per ora rifiuta anche solo l'idea di andare in Australia. Sta implorando medici, dottori e chiunque possa convincere il Papa che il suo trasferimento in Australia sarebbe mortale per il suo fisico e la sua salute. Il Santo Padre è determinato invece affinché Pell si possa trasferire in Australia e affrontare il processo. Io ad ora non l'ho ancora visto uscire dal Vaticano, non so se andrà mai in Australia, appena atterrerà in Australia sarà arrestato. Non è scontato che Pell vada in Australia, non ha fatto ancora nessun passaggio in questo senso, per ora è in Vaticano".
Su Papa Francesco: "La defenestrazione del Cardinal Muller è stato l'ultimo attacco a una Chiesa che aveva una qualche forma di raziocinio. Defenestrare il Cardinal Muller, che è stato uno dei teologi più importanti del nostro secolo, che ha dato un'impronta molto decisa a quello che è un istituto fondamentale come il Sant'Uffizio secondo me è stato un grandissimo errore.
Un errore che la Chiesa pagherà tra qualche anno. Non ho nulla da dire su chi ha preso il suo posto, ma Muller doveva rimanere lì. La politica di togliere di mezzo chi non la pensa come lui mi sembra un grande errore. Certe volte Papa Francesco tocca dei temi che è veramente raro sentir pronunciare a un pontefice. Lui parla a ruota liber, ancora non ha capito che è il Papa.
Se si è svegliato tardi sul caso Charlie? E' già tanto che si è svegliato, c'è stata una attività di lobbyng dietro il suo svegliarsi abbastanza importante. Fossi stata io al suo fianco come qualche anno fa, avremmo preso un aereo e saremmo andati di persona a prendere Charlie. Su questo posso metterci la mano sul fuoco. Oggi invece dobbiamo aspettare i tempi vaticani per intervenire".