Michela Allegri per il Messaggero
Non è stata provocata dall' odio razziale, l' aggressione ai danni di Daisy Osakue, l' atleta della nazionale italiana di origini nigeriane, colpita all' occhio da un uovo lanciato da un' auto in corsa a Moncalieri. È la tesi della procura di Torino, che sull' aggressione ha aperto un fascicolo per lesioni. Per il momento, la pm Patrizia Caputo ha deciso di non ipotizzare l' aggravante xenofoba.
Intanto la polemica politica non accenna a placarsi. Ieri sul caso è intervenuto anche Beppe Grillo, con un attacco ai media che sottintende la difesa del governo giallo-verde e l' appoggio della linea leghista. «L' indignazione di un uovo in faccia, c' è quanto basta per restare paralizzati mediaticamente - scrive il garante del M5S su Facebook - Quello che fanno i media è portare la nazione verso il baratro: non avevo mai visto con i miei occhi un così forte condizionamento prima d' ora».
Chiosa con una battuta: «L' unica cosa sensazionale è stata la mira del razzista di m... oppure il caso». Tradotto: per l' ex comico l' aggressione non è connessa all' atteggiamento del governo sulla questione immigrazione.
I MALUMORI Le sue parole suonano come un tentativo di placare i malumori all' interno del Movimento per le dichiarazioni del ministro Matteo Salvini: «Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze», aveva detto il vicepremier, augurando a Daisy una pronta guarigione. In effetti, tra i commenti al post di Grillo c' è anche quello della senatrice pentastellata Elena Fattori: «Caro Beppe ora al governo siamo noi e non ci sono troppi alibi. Ogni cosa che succede sarà nostra responsabilità, al netto di narrazioni di regime».
LE REAZIONI Il post del fondatore del M5S scatena una nuova bufera politica. Il primo a parlare è il senatore Pd Bruno Astorre - «Grillo ha perso un' occasione per dire una cosa sensata su una grave aggressione» -, seguito dal segretario dem Maurizio Martina:
«Alcuni ministri e Grillo minimizzano questi episodi, è vergognoso». Il sottosegretario all' Interno Carlo Sibilia, invece, difende la linea di Salvini e pubblica su Facebook una tabella che «smentisce le analisi false che vogliono una correlazione tra il Governo del cambiamento e un presunto aumento dei reati di odio o a sfondo razziale». L' arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, lancia un appello invitando «al rispetto reciproco».
Mentre per il vicepremier Luigi Di Maio «più si parla dei casi di aggressione a persone di colore, più si interroga la società su quanto siano imbecilli e criminali».
LE INDAGINI Intanto proseguono le indagini per individuare gli aggressori.«L' hanno fatto apposta. Volevano colpire me come ragazza di colore», aveva detto Daisy all' uscita dell' ospedale Oftlamico. In realtà, dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che nelle ultime settimane a Moncalieri si sono verificati almeno altri 5 episodi di lanci di uova contro abitazioni e passanti. Nella notte tra il 14 e il 15 luglio era stato colpito il muro di una casa, mentre il 25 luglio le vittime erano state tre donne all' uscita da un ristorante. I responsabili viaggiavano sempre a bordo di un Fiat Doblò che gli inquirenti stanno cercando.
BRUNELLA GAMBINO
Giacomo Nicola per il Messaggero
«Ho avuto davvero paura.Quando siamo state aggredite ho avvertito un rumore fortissimo. Come dei vetri che si rompevano. Ho pensato che ci avessero lanciato una bottiglia da uno dei balconi, ma poi è stato ben chiaro quello che era accaduto». Brunella Gambino, 47 anni, impiegata, è una delle tre donne che sono state bersagliate dalla banda delle uova lo scorso 25 luglio. E, non è una coincidenza, abita a Moncalieri, in provincia di Torino, nella stessa via di Daisy Osakue.
Secondo lei quindi il razzismo non c' entra?
«Almeno non con quanto accaduto con me e le mie amiche. E dalla descrizione direi che gli autori erano gli stessi. Poi magari sono anche razzisti, non posso saperlo, e quella sera si sono divertiti a prendersela proprio con lei per via del colore della sua pelle».
Che cosa vi è accaduto esattamente?
«Quella sera ero andata a mangiare una pizza con due ex compagne di scuola e dopo cena ci siamo fermate a chiacchierare.Ci stavamo per salutare. Saranno state più o meno le 23.30. Poi è spuntata quella macchina».
Sempre una Fiat Doblò?
«Sì, si è avvicinata all' improvviso con i fari spenti. Abbiamo prima sentito il rombo del motore e subito dopo visto questa vettura scura che si dirigeva a forte velocità verso il centro di Moncalieri. Poi abbiamo sentito un rumore fortissimo. Una delle mie amiche è stata colpita al braccio e si lamentava per il dolore».
Lei è stata colpita?
«Io per fortuna no. La mia amica ha riportato una contusione. Ovviamente ci siamo spaventate, non capivamo quello che era successo. Volevamo rifugiarci nel ristorante, ma era già chiuso. Poi ci siamo rese conto che si trattava di un uovo, ma era stato tirato con una violenza inaudita.
Il braccio della mia amica era completamente rosso e stavamo cercando di aiutarla, quando c' è stato il secondo episodio».
Cioè, la banda è tornata per un secondo attacco?
«Sì, l' auto è riuscita a fare il giro dell' isolato ed è ritornata vicino a noi. E hanno riprovato a colpirci. Questa volta però ci siamo accorte in tempo del loro e abbiamo visto una persona che sporgeva il braccio fuori dal finestrino e lanciava un altro uovo contro il marciapiede. Indossava un cappellino ma era troppo buio per riconoscerlo. Purtroppo non abbiamo potuto descriverli bene, ma speriamo che vengano presto fermati».
Daisy Osakue Daisy Osakue Daisy Osakue